Capitolo 41

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Pov Carlos

L'adrenalina scorre nelle vene al ritmo del sangue. E' l'ultimo Gran Premio, voglio godermelo a pieno e con questo intendo non pensare di non farcela ma premere ancora più forte quell'acceleratore, entrando alla perfezione nelle curve così da non perdere tempo. Dall'ottava posizione mi trovo in sesta, siamo soltanto al tredicesimo giro.

'Perfetto Carlos, quinta posizione' sento l'ansia, in positivo, accrescere <<ho Alonso davanti, a quanto?>> '2.4'

Quarantaseiesimo giro, ottenuta la quarta posizione, dopo aver superato Fernando lungo il rettilineo senza la necessità di attivare il DRS. E' indiscutibile, la Ferrari nei rettilinei è in grado di volare <<Charles?>> 'è secondo, è riuscito a superare Perez che ora è a 5.1 da te' <<credo di farcela>> 'Ti basteranno pochi giri per ottenere il podio. Ti rendi conto di chi sei su quella monoposto? Sei una forza sovrannaturale. Non abbatterti per un'ottava posizione perchè per te sarà una passeggiata e comunque vada per me sarei tu il campione del mondo' ripercorro le parole di Cloe intonandole come fossero una preghiera. E' tanto il distacco con  Checo ma più affamato che mai stringo il volante, devo farcela.

E poi eccola, dopo tanto sudore per questa scalata, la bandiera a scacchi 'P3 Carlos! P3!'. Mi lascio scappare un urlo. Certo non sarò campione del mondo ma da ottavo sono arrivato sul podio come mi sono promesso, come ho promesso, all'ultima gara del Gran Premio. Sono fiero di me stesso, fiero di aver scelto questo nella vita, fiero della mia determinazione. I fuochi d'artificio danno spettacolo in questo cielo scuro che preannuncia la notte insonne che ci sarà. Anche questo campionato è finito. Anche quest'anno è volato. Un anno pieno di soddisfazioni lavorative e personali. Non sono salito sul podio soltanto a due GP e le mie prestazioni sono state sempre ottime ma ho spaccato anche in amore, avendo la miglior ragazza che potessi desiderare. Dopo il giro di ringraziamenti ai tifosi ed essermi goduto l'ultimo giro della stagione su questa monoposto che mi ha accompagnato per tutta la stagione, la parcheggio davanti al cartello che segna la mia posizione. Poggio i piedi a terra ed alzo le mani al cielo per esultare sotto le grida dei tifosi e poi a braccia aperte il mio teammate, mi raggiunge. Ci stringiamo in un abbraccio, forte, aggrappandoci alle nostre tute. Charles e Carlos, noi facciamo parte di una scuderia pazzesca, una scuderia che ha fatto nascere la nostra fratellanza ed ora concludiamo ad Abu Dhabi insieme, non importa che lui stia davanti a me, se lo merita più di chiunque altro <<sai bene di avere una missione Charl, continua a portarla in alto. Sono entrambi orgogliosi di te>> lo incito lasciandogli diverse pacche sulle spalle. Annuisce alzando la testa verso l'alto, verso i suoi due uomini. Ci dirigiamo verso il team che dietro le transenne esulta come poche volte gli ho visto fare, lascio a Charles buttarsi per primo tra le loro braccia mentre io raggiungo quelle che tanto bramo. Faccio una piccola corsetta quando la trovo schiacciata in mezzo agli uomini della RedBull e della Ferrari e senza pensarci due volte entrambi ci catapultiamo sulle labbra dell'altro. Lascio che non ci sia nessuna transenna di mezzo a separarci perciò la sollevo da sotto le braccia facendola scavalcare, si lancia su di me allacciando le braccia attorno al mio collo

<<lo sapevo Carlos, sapevo che ce l'avresti fatta cazzo>>

<<è stato tutto perfetto quest'anno>> la allontano quel poco che basta per poterle accarezzare il viso, con gli occhi che si perdono nei suoi travolti dalla felicità proprio come i miei <<grazie per essermi stata vicina>>

<<tieniti i ringraziamenti per quando avremo ottant'anni>> mi scappa una risata e torno a baciarla di nuovo, perchè non ne avrò mai abbastanza. Charles si avvicina a noi <<sei stato eccezionale>> Cloe con il sorriso abbagliante avvolge anche lui tra le sue braccia.


Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Where stories live. Discover now