Capitolo 7

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<<Prenditi quel posto, realizza il tuo sogno. Ci vediamo tra qualche giorno>> tre giorni di Gran Premio in qualche parte del mondo e due settimane di distanza dalla gara prossima, non starò nove mesi lontana da lei eppure la sensazione di non averla vicina in un esperienza nuova per me fa lo stesso effetto, tanto che mi ritrovo a piangere in una zona appartata dell'aeroporto

<<ti manderò tantissime foto, da ogni punto della pista>>

<<sono orgogliosa di te solo per questo>> ironizza lei stringendomi tra le sue braccia <<fai quello che ti senti>> mi sussurra all'orecchio quando vediamo Carlos avvicinarsi a noi dopo avere parlato con il pilota del suo Jet, non ho bisogno che aggiunga altro, so a cosa si riferisce

<<princesa possiamo andare>>

<<Carlos Sainz>> la fan si pone davanti a quest'ultimo che la guarda con faccia stupita per questo momento autoritario <<fai che accada qualsiasi cosa di brutto, che c'entri tu o meno, alla mia migliore amica e sei un uomo morto>> nascondo una risata mentre mi godo la raccomandazione <<bene, ciao ragazzi>> mi lascia un ultimo bacio sulla guancia. Raggiungiamo la pista salendo sul Jet di Carlos, siamo solo io e lui. Niente menager attorno. Non sono mai salita su un Jet privato, è tutto assurdo qua dentro, sembra quasi un piccolo appartamento. Mi accomodo sul sedile, il doppio di quello del solito aereo economico <<ti piace?>> probabilmente ha notato i miei occhi vagare in ogni punto

<<è davvero forte, non sono abituata a tutto questo lusso>>

<<ora vivrai solo con quello, tra Jet, macchine, hotel, feste>> il mio sogno è sempre stato girare con la mia macchina fotografica per il mondo e farlo come lavoro, non sognavo sicuramente di diventare nello specifico fotografa della Ferrari che comporta a ciò che ha appena detto Carlos. E' la Formula 1, lo sport che forse supera il calcio per i soldi che girano dietro..sono davvero pronta ad immergermi in questo mondo pericoloso a me sconosciuto? <<a che pensi?>>

<<che forse non sono pronta ad affrontare tutto questo mondo>>>

<<ti ci devi solo ambientare ma fidati, se entri nel team ti sentirai parte di un enorme famiglia con loro..e poi ci sono io, resterò sempre al tuo fianco per qualsiasi cosa>> addolcisce il suo tono nell'ultima frase facendo fare una capriola al mio stomaco

<<spero di riuscire a conquistarli>>

<<hai talento e sei anche un pò raccomandata dal qui presente>>

<<se comincerò a lavorare per la Ferrari diventeremo colleghi, parte dello stesso team>>

<<e non lo trovi eccitante? Colleghi che appena sono soli si baciano>> un improvvisa vampata di calore pervade il mio corpo, una scarica di adrenalina nel basso ventre. Il viso malizioso di Carlos mi fanno annebbiare la mente e lui questo lo percepisce <<ti guardo prima della gara sapendo che appena finita potremmo ritrovarci a baciarci nel mio motorhome>> al solo pensiero sento le gambe tremarmi, usa troppo bene il suo timbro provocatorio, odio come mi rende impotente solo utilizzando delle parole

<<solo baciarci?>> sputo di getto, voglio giocare anche io, voglio scoprire che effetto posso provocargli. Resta a guardarmi, uno sguardo penetrante. In modo automatico il mio corpo si alza andandosi a sedere sulle sue gambe. Continua a rimanere pietrificato, con le braccia ferme sui braccioli <<magari oltre a vincere il premio della gara vinci anche altro nel motorhome>> soffio sul suo orecchio facendo alzare e abbassare in maniera irregolare il suo petto

<<se continui così finisce che questo 'altro' lo vinco ora>> mi mordo il labbro inferiore trattenendo un sorriso. Il mio autocontrollo è quasi esaurito. Passo la mano alla base dei suoi capelli, dietro il collo, a questa mia azione lui lascia abbandonare la testa al sedile chiudendo gli occhi. Osservo da vicino il suo viso, qualche lentiggine sparsa sulle guance e sul naso, la pelle scura come un tipico spagnolo, le ciglia nere lunghe da fare invidia a tutte le ragazze, le labbra carnose ormai diventate un mio vizio. Mi avvicino al suo collo lasciandoci una striscia di umidi baci mentre il suo profumo invade le mie narici. Preso alla sprovvista stringe la mia coscia con la mano che aveva poggiata sopra di essa <<Cloe>> trattengo un sorriso continuando facendo salire le labbra dal collo alla mandibola, dalla mandibola all'angolo della sua bocca <<mi stai uccidendo lentamente>>

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora