Capitolo 43

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Pov Carlos

Anche quando siamo in vacanza non può mai mancare l'allenamento ed un'ora più che abbondante di scii, è sufficiente <<ad un certo punto ti ho visto prendere una traiettoria diversa, mi sono detto 'ci stiamo per giocare Norris'>>

<<ti preoccupi sempre per me amorcito>> cerca di darmi un bacio sulla guancia ma lo scanso ridendo

<<Charles caduto invece una cosa come...4 volte?>> interviene Alexandra, alzando delle prese in giro contro di lui che assume un volto imbronciato. Posiamo gli scii e ci incamminiamo verso il rifugio dove avevamo lasciato i tre

<<cristo santo>> sussurro

<<che co-...oh>> ci fermiamo tutti e quattro davanti alla scena di Daniel che carica sulle spalle Cloe, lanciandola poi su una piccola collinetta di neve

<<mantieni la calma Sainz>> si rassicura il mio teammate mentre ci avviciniamo sempre più, fantastico sembrano proprio una famigliola felice: lui che tiene in braccio la bambina con Cloe che gli cammina accanto lasciando pizzicotti ad entrambi

<<siete tornati>> a parlare è proprio lei <<come è andata?>>

<<Charles è caduto 4 volte, Lando ce lo stavamo perdendo e Carlos si sentiva alle olimpiadi di scii>> la informa Alexandra facendola sghignazzare <<adesso ho davvero voglia di una cioccolata calda>>

<<anche io!>> esclama Lando

<<forza bambini andiamo>> Charl sospira accompagnandoli entrambi dentro il rifugio

<<che avete fatto?>> con la mano scoperta mi tolgo il cappello per scuotere il ciuffo ribelle bagnato dal sudore

<<abbiamo creato quello>> indica il pupazzo di neve poco distante da noi <<e esordito ogni richiesta di Penelope>> sussurro un semplice 'ok' <<mettiti il cappello Carlos, sei sudato non ti farà bene>> esito per qualche istante e poi torno a indossarlo

<<hai il naso tutto rosso>>

<<il freddo>> arriccia il naso, dio come posso continuare ad essere infastidito dopo questo gesto

<<vuoi anche tu qualcosa da bere o mangiare?>>

<<no, voglio un abbraccio>> abbozzo un sorriso prima di farla sparire tra le mie braccia, nonostante il freddo i nostri corpi emanano calore che avvolge entrambi. Questo calore si spezza quando inaspettatamente e perciò privo di equilibrio, Cloe mi spinge per terra tra la neve

<<bastarda>> riesco ad  afferrare il suo polpaccio facendola cadere accanto a me. Giriamo la testa per poterci osservare ed entrambi, contemporaneamente mossi dal nostro amore, ci protendiamo per dar vita ad un lungo bacio <<te amo>> non risponde a parole ma decide di farlo baciandomi di nuovo

<<ehm ehm>> qualcuno schiarisce la sua voce <<non vorremmo disturba->>

<<in realtà si, ce una bambina>> dice Max interrompendo Charles. Ci alziamo da terra, pronti ad ascoltarli <<visto che sono le cinque direi di andarci a fare una doccia e per le sette ci incontriamo per l'aperitivo>> ci troviamo tutti d'accordo e quando ci stiamo per separare prendo parola

<<volevo dirvi una cosa..per correttezza o per prevenire qualsiasi scenario. Rebeca è qui, l'ho incontrata qualche ora fa>> guardo le espressioni degli altri che sembrano sorpresi in positivo e poi di nuovo Cloe, il suo volto torna ad incupirsi. Tutti hanno conosciuto Rebeca molto molto bene, tranne Daniel che probabilmente a causa degli scarsi, se non inesistenti, rapporti che abbiamo, l'avrà vista soltanto da lontano.

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Where stories live. Discover now