Tutto nasce dal nulla|| Carlo...

By aurorabrozzetti

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Chissà perchè la vita attrae sempre ciò che all'apparenza sembra così lontano. Due mondi opposti. Due vite op... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55

Capitolo 8

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By aurorabrozzetti

Essendo ora le sei, quando Carlos finirà di lavorare saranno le sette, tempo di prepararsi e si faranno le otto. Per ammazzare il tempo decido di appendere il pass al mio collo, infilare le cuffie nelle orecchie e sfoggiare la mia macchina fotografica. Esco tornando nella zona paddock. Le foto che farò saranno ovviamente per me ed esclusive per Alexa, come promesso. Scruto con gli occhi tutto ciò che mi circonda e ad attirare la mia attenzione sono i motorhome delle varie scuderie allineati sotto il cielo arancione di questo tardo pomeriggio, scatto. Proseguendo la passeggiata dedico diverse foto alla rete ai lati della pista, dietro di essa la pista è spalleggiata dal cielo arancione del tramonto <<è qualcosa di indescrivibile vero?>> una voce sconosciuta ma al contempo lontanamente familiare compare alle mie spalle facendomi sobbalzare. Quando mi giro anche se non ricordo il nome mi ritrovo il pilota conosciuto alla festa a fine gara in Bahrain, prima che Carlos arrivasse ad interromperci <<ehi di nuovo tu!>> anche lui si ricorda di me quando una volta girata mi guarda in volto

<<ciao>> sorrido facendogli capire, anche se con imbarazzo, di non ricordarmi il suo nome

<<Daniel...Cloe giusto?>> alzo le sopracciglia sorpresa <<è un pò difficile dimenticarti, sono sincero, ho anche una buona memoria però ce da dire>> abbasso la testa sghignazzando <<come mai sei qui?>>

<<beh sto per diventare fotografa della Ferrari>>

<<non ci credo!>> si porta una mano tra i capelli, sembra un bambino davanti al suo eroe preferito <<lavoreremo vicini allora, anche se non ti guarderò più con buon occhio..concorrenza>> serra gli occhi ed io divertita dal suo modo lo copio <<stasera c'è una cena con tutti noi piloti, ti andrebbe di venire?>>

<<vengo con Carlos>> aggrinza le labbra dondolandosi sui talloni, è così energetico questo ragazzo

<<tra voi due?..>> si lascia intendere

<<oh no, siamo soltanto..>> 'eviteremo di farlo in pubblico, non voglio che si venga ancora a sapere di questa cosa' le parole di Carlos mi rimbombano nella testa <<amici>>

<<oh ok, l'importante è che tu ci sia. Ti andrebbe di scattarmi una foto? Magari poi me la giri e la metterò sul mio profilo taggandoti, ti seguiranno molte persone!>>a questa proposta sento lo stomaco contorcersi, apprezzo tantissimo quando qualcuno mi chiede le foto, ancor di più se è un personaggio pubblico ed ora la figura di Daniel al tramonto con la sua Race Suit bianca è perfetta

<<sii naturale, scegli tu, in base a come ti senti più al tuo agio, mi piace molto più cogliere l'attimo>> accendo il mio gioiellino puntandolo sul pilota dell'Alpha Tauri. Quest'ultimo comincia a saltare, ridere, girovagare, fare facce serie e facce buffe <<diciamo che saresti un modello perfetto>>

<<ehi>> si fa serio <<lo sono>> fa un giro su se stesso <<ora scappo, ci vediamo stasera!>>

Torno nella mia stanza d'hotel verso le sette. Avendo già fatto la doccia devo solo scegliere cosa indossare. Apro la valigia e rovisto tra i vestiti eleganti che ho voluto portami sapendo delle feste che organizzano dopo le gara o perchè no, qualche cena fuori. Essendo tutti uomini non voglio apparire, indosso un jeans stretto accompagnato da un maglioncino e per concludere degli stivali con il tacco nero che arrivano fino a poco più sopra del ginocchio. Passo ad un trucco leggero e ad una acconciatura di capelli mossa <<bene>> afferro il telefono, si avvicinano le otto. Non sapendo che fare esco fuori dalla mia camera e busso due porte dopo la mia, dove ce Carlos, attenta a non farmi sorprendere anche se il corridoio è vuoto. Dopo qualche secondo la figura dello spagnolo mi si palesa davanti, intento a sistemarsi i bottoni delle maniche della camicia bianca arrivate poco più giù del gomito, quest'ultima è slacciata sfoggiando petto e addominali. Dio, è come stare in paradiso <<entra forza>> mi trascina all'interno dal polso, poi chiude la porta <<stai veramente bene vestita così>> commenta ma non posso smettere di osservare quel fisico così asciutto e scolpito <<vuoi abbottonarla tu?>> senza proferire parola mi avvicino, tengo gli occhi fissi nei suoi mentre le mie mani abbottonano questa maledetta camicia <<devo indossarla più spesso>> sussurra, prosciugando ogni mia parola possibile 

<<se non la indossi è ancora meglio>> soffio ad un millimetro dalle sue labbra

<<non riesco a starti lontano, un'ora senza di te e già sembrava tutto diventare così noioso>> ora è serio, non si sta prendendo gioco di me. Come risposta poggio la mano sulla sua guancia dando vita ad un lento e dolce bacio, non è forastico, gli sto mostrando gratitudine per la frase appena detta. Il suo telefono vibra, Charles <<dai andiamo>> prima di aprire la porta con una mano sulla maniglia si gira di scatto per lasciarmi un ultimo bacio a stampo, un semplice gesto che mi provoca rossore per la sua semplicità. Bisogna scendere solo un piano di scale e ci troviamo nella hall, uno accanto all'altra a debita distanza, per non destare troppi segnali

<<dove andiamo?>>

<<è un ristorante a dieci minuti da qui, prendiamo la mia macchina>>  essendo all'interno del circuito non possono esserci paparazzi quindi tranquillamente entriamo nel veicolo. Quando ci troviamo sulla strada con una mano tiene il volante, l'altra, la poggia sopra la mia ed io in risposta comincio ad accarezzargliela

<<grazie>> dico con tono flebile mentre lo guardo di soppiatto, aggrotta la fronte non sapendo a cosa sia dovuto questo ringraziamento <<se sta accadendo tutto ciò è grazie a te>> 

<<è grazie al destino o grazie ad Alexa mi verrebbe da dire>> scoppiamo in una fragorosa risata, tutti torti non li ha. Per il piccolo tratto da fare restiamo in silenzio, con la musica di sottofondo, il fantastico rumore del motore e le nostre mani unite.

Parcheggia nel posto riservato a lui per questa sera <<dobbiamo tornare a fare finta di nulla>> mette il broncio, a questa visione resto ad ammirarlo

<<un ultimo bacio?>> annuisce ed entrambi ci avviciniamo facendo unire di nuovo le nostre labbra, poi le nostre lingue. E' un continuo cercarsi, entrambi desideriamo le labbra dell'altro,  proprio come due perfetti dipendenti <<scendiamo>> all'entrata veniamo portati gentilmente verso il tavolo quasi pieno

<<ciao ragazza>> mi saluta Charles scostando la sedia accanto alla sua per invitarmi a sedere

<<grazie, prima mi presento velocemente>> lo avverto arrivando a fine tavola dove i piloti già si erano alzati per seguire il mio intento

<<piacere Cloe>> varie strette di mano e vari nomi <<Max>> <<Lewis>> <<Fernando>> <<Nico>>, poi tornado verso il mio posto sorrido al ragazzo già conosciuto, Lando, che si siede davanti al suo ex teammate e migliore amico

<<buonasera fantastici giovani!>> una voce squillante e allegra irrompe nell'area riservata a noi, Daniel. Fa un giro di saluti veloci per poi posare gli occhi su di me <<Cloe eccoti!>> ci battiamo un pugno, emana così tanta positività che è in grado di essere portato subito al cuore questo ragazzo <<ciao Carlitos>> i due si stringono la mano, ma 'Carlitos' sembra essere un pò rigido. Mi presento anche ad altri due piloti arrivati insieme a Daniel, George e Lance. Prendendo posto mi trovo Carlos alla mia destra e Charles alla mia sinistra, sembrano la mia scorta, davanti ho per fortuna la positività fatta in persona, gli si addice come soprannome <<ah Cloe>> quest'ultimo mi richiama estraendo il telefono <<ti andrebbe di girarmi le foto di oggi?>>

<<oh si vero! Prima le ho passate dalla macchina al telefono, ho migliorato anche la qualità>>

<<sei fantastica>> lo spagnolo schiarisce la voce, Charles invece strozza una risata

<<te le giro su Instagram>> iniziamo entrambi a seguirci ed io mi ritrovo a mandargli le foto di oggi. Lui le controlla ed io osservo le sue espressioni, scruta con attenzione, sentire la sua opinione è giù un passo avanti e fondamentale

<<sono straordinarie! Complimenti, davvero. Le posto subito e come promesso ti taggherò>> sorrido ringraziandolo

<<posso vedere anche io queste straordinarie foto?>> chiede Carlos senza sporgersi troppo verso di me ed io gli passo il telefono <<quando è successo?>> ha un tono cupo ma basso, per non farsi sentire dal resto della tavolata

<<quando hai detto che ti mancava un'ora prima di tornare in albergo, non sapevo cosa fare e sono uscita per scattare delle foto. Ho incontrato Daniel e ho scattato anche per lui>> imperterrito torna dritto con la schiena al suo posto

<<Alexandra?>> mi volto verso la mia sinistra

<<è a casa>> aggrinza le labbra <<non riesce a venire ad ogni Gran Premio, anche lei è impegnata>>

<<è una ragazza davvero fantastica, mi è piaciuta al primo impatto, di solito non mi succede con le donne>>

<<anche a lei hai fatto una bella impressione, spero possiate conoscervi di più a questo punto>>

La cena scorre tranquilla tra risate causate dalle battute in particolare di Daniel e Charles, gossip, aneddoti sul loro lavoro che ascolto molto volentieri. Stiamo attendendo il dolce, Carlos si alza scusandosi <<esco un attimo>> avvisa prima di sparire. E' silenzioso, non interagisce molto se non con Lando, l'unico a riuscire a strappargli un sorriso <<vorrei andare da lui>> dichiaro al ragazzo accanto a me

<<fregatene e vai se lo vuoi Cloe>> sa che c'è della chimica tra di noi, è l'unico oltre insieme a Lando a sapere e non si è mai azzardato a proferire parola, neanche il pilota della McLaren

<<d'accordo>> essendo tutti occupati a parlare tra loro mi alzo alla ricerca dell'uomo misterioso. Quando mi trovo all'aria aperta vago in un piccolo giardino che circonda la struttura ed eccolo, poggiato con le spalle al muro mentre guarda le stelle che brillano evidenti sopra di noi. Si accorge più tardi della mia presenza a causa del rumore dei tacchi, rimanendo in silenzio azzero la distanza posando il mio corpo su di lui, la mia testa poggia invece proprio sopra il suo cuore che comincia a battere più veloce, così come il mio quando mi circonda il collo con le sue braccia <<che succede?>>

<<è che mi sembra di essere tornato adolescente. Appena qualcuno ti parla, in questo caso Daniel, appena tu parli con lui, ridi e scherzi sento lo stomaco attorcigliarsi. Mi viene automatico di stare in silenzio>> rimanendo abbracciati gli stampo un piccolo bacio sul mento, abbassa lo sguardo e ricambia stampandomi un dolce bacio sulla punta del naso

<<ci aspetta il dolce Carlito, non voglio perdermelo>> lo prendo per mano fino all'entrata, poi sciogliamo il contatto rimanendo comunque molto vicini, entrambi con un sorriso che potrà fregare il nostro nasconderci.

Verso mezzanotte torniamo tutti in hotel, salutiamo i più stretti e saliamo con altri due suoi colleghi che soggiornano nello stesso nostro piano. Cammino dietro Carlos che invece si trova in mezzo ai due. La prima porta che incontriamo quando i due piloti vanno nelle rispettive stanza lasciandoci da soli, è la sua ma entrambi sembriamo stare su un altro pianeta <<ti va di stare un pò insieme ancora?>> annuisco freneticamente. Guardandoci attorno per assicurarci che non ci sia effettivamente nessuno che possa scoprirci riusciamo ad entrare. Mi tolgo subito i tacchi per poi raggiungere il letto e buttarmici teatralmente, lui fa lo stesso. Sdraiati a pancia in su, l'uno accanto all'altra giriamo le teste per far scontrare i nostri occhi, la nostra calamita. Si sdraia per bene al centro del letto ed io gattono su di esso raggiungendolo per poi appallottolarmi vicino al suo corpo. Cinge metà del mio busto con un braccio, l'altra mano la usa per accarezzarmi il viso. La sua delicatezza mi lascia stupita. Chiudo gli occhi beandomi di quel leggero tocco e delle sue labbra che lasciano una sequenza di piccoli baci tra i miei capelli 

<<sto davvero bene in questo momento>> e come sempre con lui non riesco a tenere a bada ciò che sento ma questo sembra solo che gradirlo

<<vorrei che il tempo si fermasse per sempre in questo esatto momento>> prosegue lui <<resta qui stanotte>> torno ad aprire gli occhi, sarebbe la prima volta per entrambi dormire insieme ma qualche minuto più tardi mi ritrovo ad uscire dal bagno con solo una sua felpa addosso che mi arriva fino a metà coscia, il suo profumo mi inonda le narici <<sei fantastica con la mia felpa addosso>> ammette facendo tingere le mie gote di rosso. Mi attira nuovamente a se, una volta sotto le coperte. Poggio la testa sul suo petto e più sotto le nostre gambe si intrecciano per farci sentire più vicini  <<buenas noches princesa>>

<<notte Carlito>> schiocco un bacio sulle sue labbra e nella pace più assoluta in questa stanza, in questo letto, tra le sue braccia, chiudo gli occhi.

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