Tutto nasce dal nulla|| Carlo...

Galing kay aurorabrozzetti

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Chissà perchè la vita attrae sempre ciò che all'apparenza sembra così lontano. Due mondi opposti. Due vite op... Higit pa

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60

Capitolo 4

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Galing kay aurorabrozzetti

Sono passati due mesi dal viaggio a Madrid. Due mesi dall'ultima volta che ho visto Carlos. Non ci siamo più visti ma solo sentiti tramite risposte vaghe a qualche storia pubblicata da uno dei due. Ed ora, cancellando degli impegni, mi ritrovo in Bahrain, in Asia per assistere all'inizio del Gran Premio di Formula 1 di quest'anno, nonchè la mia prima volta. Carlos questo non lo sa, è rimasto in sospeso da quando mi ha regalato il pass nella sua Ferrari grigia, solo Charles ne è al corrente, che un mese fa inaspettatamente mi ha iniziato a seguire su Instagram così gli ho scritto di questa piccola 'sorpresa' <<cristo santo non posso crederci!>> urla Alexa abbracciandomi mentre camminiamo in mezzo a giornalisti, meccanici, piloti di cui non conosco il nome <<o mio dio! Lando Norris! Can we take a picture?>> il giovane pilota si avvicina preparandosi per il selfie

<<tu sei Cloe?>> chiede quest'ultimo improvvisamente terminata la foto con la mia amica

<<io..si..come..>> mi ritrovo a balbettare per la prima volta

<<ci vediamo>> fa un sorrisetto malizioso prima di essere chiamato da un signore alle nostre spalle

<<ok..cosa è appena successo?>> la bionda accanto a me è ancora più basita <<dai andiamo mancano trenta minuti all'inizio della gara, dopo la Red Bull ci sono i box della Ferrari>> mi prende per mano muovendosi come se conoscesse alla perfezione questo posto e forse, a furia della sua ossessione, credo sia proprio così. Ad ogni passo sento il mio cuore esplodere, sia per la sorpresa, sia perchè ammetto di aver immaginato questo momento ogni giorno per due mesi

<<Cloe!>> un allegro accento francese mi richiama, quando mi volto vedo il volto sorridente di Charles

<<Charles! Ciao>> ci avviciniamo entrambi in un fugace abbraccio <<come stai? Agitato?>>

<<il giusto, ti presento Alexandra>> poggia la mano dietro la schiena della ragazza al suo fianco <<la mia ragazza>>

<<piacere di conoscerti>> ci stringiamo la mano, ha un tocco davvero delicato <<siete veramente belli insieme. Lei è Alexa, la mia migliore amica>> spiego più alla ragazza che affianca il pilota

<<ciao>> sorride ad entrambi un pò impacciata, quello che a me sembra scorrere come un qualsiasi giorno, per lei è invece un sogno diventato realtà

<<Alexa, dato che sei appassionata di questo mondo intanto Alexandra può mostrarti il box, poi vi raggiungo>>

<<sarebbe un sogno>> si gira verso di me poggiando le braccia sulle mie spalle <<buona fortuna>>

<<qui è il mio box, questo che vedi accanto è il suo>> mi fa strada il numero 16 <<qui c'è la sua dressing room, è qua dentro, quando manca poco alla gara si rifugia qua>>

<<d'accordo, grazie Charles>> mi da una pacca di incoraggiamento sulla spalla per poi lasciarmi sola. Faccio un profondo sospiro e poi busso alla porta tappezzata di rosso, sperando di non dare troppo all'occhio

<<avanti>> sentire la sua voce dal vivo, anche se da dietro una porta, mi provoca dei brividi. Con il cuore che fuoriesce dal petto e la mano tremante, apro la porta. Lo spagnolo stravaccato sul divanetto in pelle nera, con il pezzo sopra della divisa che ricade sul bacino, la maglia sempre della scuderia talmente stretta che è in grado di riportare ogni lineamento dei suoi muscoli, era al telefono fino a quando al mio ingresso rimane come incantato <<Cloe>> sussurra schiudendo le labbra carnose <<sei..>>

<<sorpresa!>> esclamo gesticolando, stando attenta a nascondere l'ansia che si sta impossessando del mio corpo

<<che bello che tu sia qui>> si alza lanciando il telefono sul divanetto e in meno di un secondo si scaraventa su di me stringendomi tra le sue braccia. Anche se forte la sua stretta è piacevole. Poggio la testa sul suo petto, chiudo gli occhi e mi godo il suo tocco, il suo profumo, mi godo quella strana sensazione che pervade il mio corpo in sua presenza e devo ammettere che mi era mancata <<non mi hai avvisato di nulla>> si stacca tenendo le mie spalle tra le sue grandi mani dove, sotto il loro tocco, la mia pelle sta bruciando

<<ho cancellato gli impegni, sono voluta venire, ho avvertito Charles ed eccomi qui. Stavolta in Bahrain. Ti ho fatto una sorpresa>>

<<dopo se la vedrà come il principino di Monaco>>

<<piantala>> rido dandogli un'amichevole spinta <<come stai?>> divento seria riferendomi alla gara

<<sono agitato, non lo nego, ogni inizio campionato e in particolare questo circuito, rende nervoso chiunque, tranne Verstappen, lui è padrone di questo circuito>> commenta più a se stesso abbassando il tono della voce, inconsapevole delle mie ricerche su internet

<<sai..in questi due mesi mi sono informata>> dondolo sui talloni <<so che ieri ci sono state le qualifiche ma ero sull'aereo e non ho avuto modo di controllare>>

<<sono al quarto posto, dopo Charles>>

<<fantastico!>> mi osserva, sembra divertito dal mio atteggiamento <<che c'è Sainz?>>

<<niente Ferrara>> abbassa la testa per poi far scontrare di nuovo i nostri occhi <<mi fa piacere che tu ti sia informata sul mio lavoro, è strano sentirti parlare di questo, vederti qua..è bello>> aggiunge alla fine prendendomi la mano

<<si..è bello>> sorrido osservando il suo pollice accarezzare il dorso della mia mano, sta per dire altro ma una serie di voci si fanno sempre più intense, così annulliamo il contatto appena usciamo dalla stanza. Alexa, Charles e Alexandra fanno il loro ingresso nel box di Carlos

<<eccovi>> il numero 16 circonda con un braccio il collo del suo teammate

<<sapevi di questa sorpresa e non mi hai detto nulla>>

<<ops>> quest'ultimo viene spinto da Carlos creando una fragorosa risata di gruppo

<<ciao Alexa>> lo spagnolo riconosce la mia amica salutandola, quest'ultima paonazza ricambia il saluto ringraziandolo per avere reso possibile questo suo sogno

<<ragazzi è ora di andare>> i due piloti vengono richiamati da quello che penso sia essere un manager

<<è ora>> ripete Charles sospirando <<je t'aime>> afferra il viso della sua ragazza stampandole un bacio sulle labbra

<<buona fortuna Charles!>> esclamiamo tutti noi mentre quest'ultimo stando nel box accanto fa una piccola corsetta per raggiungerlo

<<buona fortuna anche a te>> sussurro al ragazzo difronte a me mentre si chiude la divisa fino al collo

<<gracias princesa>> mi stampa un veloce bacio sulla fronte correndo anche lui verso la sua monoposto. Il nomignolo spagnolo, princesa. Le sue labbra sulla fronte. Un gesto che non mi sarei mai immaginata potesse fare in pubblico, a prescinde un gesto che non mi sarei mai aspettata. E' uno dei miei preferiti, il bacio sulla fronte è più rappresentativo di un qualsiasi altro bacio

<<ci sei Cloe?>> la mia amica sventola la mano davanti ai miei occhi risvegliandomi dallo stato di trance che solo lui è in grado di provocarmi

<<hai..>> indico un punto non preciso

<<si ho visto>> ride <<è stato dolcissimo ma ora è meglio vedere la gara>>

<<ragazze se volete possiamo andare nella Hospitality della Ferrari, possiamo berci qualcosa mentre vediamo i ragazzi dalle vetrate>> ci invita Alexandra

<<io sono molto appassionata a qualsiasi cosa della Formula 1, preferisco restare nel box, osservare i meccanici, gli ingegneri al Pit Stop>>

<<va bene, se vuoi raggiungerci chiamami>> mi faccio guidare da Alexandra fino a dei tavolini con degli sgabelli proprio davanti alle vetrate di questa Hospitality: una grande struttura che ogni scuderia ha contenente stanze, sale relax, bar

<<allora Cloe, ho sentito parlare di te ma non nello specifico, sei la compagna di Carlos?>> quasi mi strozzo con il drink

<<oh no, siamo solo amici, forse in realtà, non sono sicura neanche di questo>> mi scappa una risata nervosa. Cosa siamo? Conoscenti? Amici? Gli racconto brevemente dal primo giorno che ci siamo visti fino ad ora per farle più o meno un quadro generale della nostra situazione <<non è nulla, ecco>>

<<a me non sembra affatto, sono molto diffidenti loro piloti, se ci trattano così è perchè vedono qualcosa di diverso in noi. Fidati>> poggia la mano sulla mia <<è così>> adoro questa ragazza, è fine nei modi e nei toni. Mi rilassa, la trovo perfetta accanto ad un tipo come Charles <<è bastato qualche minuto lì al box per percepire qualcosa tra di voi che va oltre l'amicizia>>

<<mi dispiace deluderti, se c'è qualcosa a questo punto possiamo definirla solo amicizia>>

<<ok ok, non voglio insistere>> scoppiamo entrambe a ridere, poi ci affacciamo appena vediamo dal grande schermo in alto che stanno per passare sotto di noi <<vai amore!>> saltella gasata nel vedere l'ottima posizione tenuta dal ragazzo, è così dolce come scena. Noto la seconda Ferrari, il numero 55 è al sesto posto, ha rallentato in una curva scalando di due posti

<<l'importante è che almeno arrivi quarto no?>>

<<si>> nota il mio nervosismo e le scappa una lieve risata <<sta tranquilla, sono forti e poi ci sei tu, vorrà sicuramente fare bella impressione>>

Quando si avvicina la fine della gara decidiamo di avviarci alla Pit Lane. Alexandra entra nel box del ragazzo, io in quello di Carlos dove trovo Alexa attaccata allo schermo, non le ho mai prestato così tanta attenzione quando passava il suo tempo davanti la televisione, è davvero così presa, mi viene da pensar che tutto questo dovrebbe viverlo lei al mio posto <<ehy>> le accarezzo la spalla

<<tra poco arriveranno al traguardo, stanno procedendo davvero alla grande>> guardo con attenzione lo schermo davanti a noi <<quando si è fermato al Pit Stop, in quella poca frazione di secondi che ci vogliono si è girato, sicuramente ti cercava>> alzo timidamente gli angoli della bocca

<<non starà sicuramente pensando a me in queste condizioni>>

<<manca poco!>> Max Verstappen taglia il traguardo, Sergio Perez gli succede, le due RedBull hanno fatto doppietta

<<andiamo si!>> i dipendenti della scuderia esultano quando Leclerc si guadagna il terzo posto <<va bene così>> commentano quando il numero Sainz arriva quarto

<<si fermeranno prima qui al box poi Charles dovrà salire sul podio>> mi spiega la mia amica, mi limito ad annuire aspettando di vedere la monoposto di Carlos fermarsi qui davanti. Dal box accanto si sentono fischi e applausi, segno che sia arrivato il pilota, poco dopo infatti arriva anche il suo teammate. Esce dal veicolo togliendosi il casco, dopo di che si sistema i capelli attaccati alla fronte sudata passandoci la mano. Tutto svolto sotto i miei occhi a rallentatore, come per farmi godere meglio quei gesti innocenti ma tremendamente sexy. Riceve pacche sulle spalle fino ad arrivare davanti a noi due frastornato dopo una lunga lotta a 330km/h

<<sei stato davvero bravo Sainz anche se alla sesta curva nel terzo giro hai un pò rallentato>> alza le sopracciglia sorpreso da questa piccola annotazione <<imparo in fretta>>

<<ora sarò pieno di interviste, stasera organizzano una festa nell'albergo in cui alloggiamo tutti noi piloti siete invitate, ti mando un messaggio per maggiori informazioni>>

<<d'accordo, a stasera>>

<<ciao ragazze>> prima di congedarsi mi rivolge uno sguardo profondo, concluso da un occhiolino capace di mozzare il fiato

<<qui c'è un ambi innamoramento in corso>>

<<piantala scema>> scuoto la testa e prima di abbandonare il paddock ci fermiamo qualche minuto ad osservare Charles festeggiare sul podio con il sorriso più fiero che possa risiedere.

[...]

Ringraziamo il taxi e saliamo gli scalini che ci portano all'ingresso del lussuoso hotel. Indosso un abito di raso verde, fascia completamente le mie curve, è delicato ed elegante, scelto per non dare troppo all'occhio <<pronta?>> mi rivolgo ad Alexa

<<si>> seguendo le indicazioni di Carlos saliamo fino all'ultimo piano. Quando le porte dell'ascensore si aprono due addetti alla sicurezza ci chiedono i nomi segnati sulla loro agenda. Spuntato il nostro nome sulla lista aprono la porta di quella che si palesa essere un enorme suite con tanto di terrazza, occupa praticamente tutto l'ultimo piano della struttura <<cazzo>> sussurro guardandomi attorno, c'è una numerosa folla di persone che spruzzano lussuria da ogni poro

<<Cloe! Alexa!>> nonostante la musica riesco a sentire la voce di Alexandra che ci invita ad avvicinarci alla coppia

<<Charles complimenti per il terzo posto, non male come inizio no?>>

<<assolutamente, grazie>> apre le braccia e ci stringiamo l'uno all'altra, ha un enorme cuore dolce questo ragazzo. Mi guardo attorno tentando di incontrare l'unico volto che conosco <<ancora non è arrivato, è un tipo dormiglione è molto probabile che si sia addormentato ma arriverà>> mi rassicura il numero 16

<<vado a prendere da bere, vuoi qualcosa?>> mi rivolgo solo ad Alexa dato che i due fidanzati hanno già la mano occupata

<<no, vado a farmi un giro>>

<<non importunare nessuno>> mi raccomando scherzosamente. Arrivo davanti ad un bancone con tanto di barman, come è possibile che tutto ciò stia accadendo dentro una suite? La vita dei più fortunati è davvero questa? <<un gin tonic grazie>>

<<anche per me grazie>> un ragazzo più slanciato dei due piloti della Ferrari mi fa compagnia al bancone rivolgendomi un sorriso in grado di abbagliarmi <<piacere Daniel Ricciardo>> mi porge la mano che mi ritrovo poco dopo a stringere

<<Cloe Ferrara>>

<<non ti ho mai vista>> afferriamo il drink preparato alzandolo contemporaneamente per un brindisi

<<si beh, diciamo che è una lunga storia>>

<<devo chiamare la sicurezza? Sei un infiltrata per caso?>> usa un tono ironico che fa scoppiare entrambi in una rumorosa risata

<<no tranquillo, conosco Carlos>> lo scruto <<ho cominciato ad interessarmi alla Formula 1 esattamente oggi>> quasi sputa divertito il drink <<non mi ha mai colpito ma vivendola ha suscitato qualcosa in me. Per dirti, io fino a cinque minuti fa non avevo idea di chi tu fossi>>

<<caspita, un colpo al cuore questo>> si porta la mano al petto in una finta sofferenza, siamo qui da neanche cinque minuti e credo sia la persona che più mi ha fatto ridere nel giro di pochi secondi in 24 anni di vita <<comunque se ti può interessare faccio parte dell'Alpha Tauri, prima ho fatto parte di altre scuderie. Quando vuoi sarai la benvenuta nel mio box>>

<<oh, sono lusingata>>

<<si e io sono dispiaciuto di interrompere questo fantastico momento>> la voce di Carlos si intromette nel discorso, quest'ultimo con una mano dietro la mia schiena mi allontana dalla sua concorrenza

<<buonasera anche a te Sainz>> ci troviamo in una parte più in disparte <<c'era bisogno di trascinarmi via? E' maleducazione o sei per caso geloso?>> lo vedo serrare la mascella, a quel punto sorrido soddisfatta

<<quando sei arrivata?>>

<<neanche venti minuti fa>>

<<sei venuta con il taxi?>>

<<si perchè?>>

<<dopo vi raccompagno io, non mi fido in piena notte in un paese sconosciuto>>

<<stai più rilassato Sainz, ti vedo troppo teso stasera>> gli accarezzo il braccio prendendomi gioco di lui

<<es difìcil si te tengo frente a mì vestida asì, princesa>> mi blocco in mezzo alla folla quando parla per la prima volta in spagnolo. Una dolorosa fitta colpisce il mio ventre. Odio l'effetto che ha su di me, colpa anche di quegli occhi color ambra in grado di penetrarti l'anima

<<mi piace se mi chiami così>> sussurro inclinando la testa, trovando la forza di ribattere. A quanto pare non sono l'unica a rimanere incantata quando apre bocca, entrambi proviamo la stessa sensazione <<allora è vero che lo spagnolo sia la lingua più sensuale>>

<<posso dire lo stesso dell'italiano, il tuo italiano>> sussurra quest'ultima frase al mio orecchio <<raggiungiamo gli altri?>> mi limito ad annuire, con una mano dietro la schiena mi tiene ancorata a lui fino a dei divani in cui troviamo i nostri ormai amici <<Muppet che ci fai qui?>> saluta un ragazzo accanto a Charles, ci metto poco a riconoscerlo, è quello incontrato oggi e che mi ha colta di sorpresa pronunciando il mio nome

<<non posso stare lontano da te Carlito>>

<<Cloe lui è Lando, un pilota della McLaren, eravamo teammate quando facevo parte anche io della McLaren>>

<<prima che mi tradisse con Charles>> conclude lui

<<abbiamo un legame fortissimo nonostante ormai facciamo parte di due scuderie diverse, rimane il miglior compagno avuto fino ad ora>>

<<grazie, davvero>> Charles strappa una risata a tutti aggrottando le labbra

<<comunque abbiamo avuto modo di incontrarci oggi, Alexa mi ha fermato per un selfie>>

<<come facevi a sapere il mio nome?>> Lando non risponde ma guarda divertito il suo ex teammate. Un attimo, sono in ottimi rapporti, sapeva già il mio nome..Carlos gli ha parlato di me?

Tra chiacchiere, risate, battute di Charles e Lando, drink, sento il bisogno di uscire in terrazza. Una volta raggiunta la zona aperta torno a respirare, l'aria si stava facendo troppo pesante con tutte quelle persone. Essendo in Asia, il caldo e l'umidità affondano nella mia pelle e in questo momento se mi immagino sul piccolo balcone a Fiorano mi vedo con addosso una felpa, lo sguardo rivolto verso l'alto per ammirare le stelle <<a che pensi?>> la sua voce proviene da dietro le mie spalle

<<nulla in particolare>> un calore pervade la mia schiena quando Carlos fa scontrare il suo petto sulla mia schiena, approfittando del momento soli in terrazza <<e ora come funzionerà?>> in maniera perspicace capisce ciò che voglio intendere

<<la prossima tappa è in Arabia Saudita, da domani ho ufficialmente una settimana e cinque giorni di 'libertà' che saranno però occupati da interviste, piccoli servizi e molto allenamento>> mi volto verso di lui con la schiena poggiata sulla ringhiera <<quel pass vale fino alla fine del campionato, vedi tu come usarlo>>

<<comincio a sentire un pò di stanchezza>> entriamo dentro <<Alexa io sono stanca>>

<<non ti preoccupare Alexandra e Charles si sono offerti di riaccompagnarmi>> i tre si scambiano un occhiata complice

<<domani abbiamo tutti il volo alla stessa ora giusto?>> annuiscono <<allora ci vediamo domani, ciao ragazzi>>

<<l'accompagno>> ed eccomi di nuovo su una Ferrari

<<mi era mancata>> accarezzo i suoi interni, anche se non è la stessa di Madrid è pur sempre una Ferrari. Siamo entrambi silenziosi, come se ognuno fosse immerso nei suoi pensieri, guardo le luci dei grandi grattaceli scorrermi davanti fin quando arriviamo a destinazione <<ti va di farci una passeggiata sulla spiaggia?>>

<<si>> risponde schietto come se stesse aspettando solo questa proposta, dato che l'hotel si trova proprio sulla spiaggia non dobbiamo camminare prima di sentire i piedi nudi sulla sabbia fresca <<ti piace il mare?>>

<<si e a te?>>

<<lo adoro, ho una casa a Mallorca sul mare>>

<<la parola noia non è nel tuo vocabolario vero?>> sghignazza. Entrambi ci sediamo a pochi passi dalla riva con le spalle che si sfiorano

<<è strano>> rimane poi in silenzio

<<cosa?>>

<<è come se avessi paura di non rivederti, l'ho sentita anche a Madrid>>

<<ti capisco, la sento anche io>>

<<non mi era mai capitato>> rimane così vago che le domande mi escono senza riflettere

<<cosa?>>

<<perdermi veramente negli occhi di una ragazza, mi succede sempre contigo>> le mie guance hanno assunto il colore della macchina rossa della Ferrari <<la prima volta è stata al circuito a Fiorano, la seconda la stessa sera sotto il tuo appartamento, a Madrid solo dio sa le volte che i tuoi occhi mi hanno catturato. C'è qualcosa di insolito nell'aria, ogni volta che mi sei vicino sento sempre più la voglia di avere un qualsiasi tipo di contatto. Durante la gara>> ride scuotendo la testa <<quando entro nella monoposto non faccio altro che pensare al fatto che io e lei siamo una cosa sola a 300 km/h mentre il mondo sembra andare a rilento, eppure oggi tra i miei pensieri ci sei stata anche tu, ad un Pit Stop ti ho cercata con lo sguardo ma non ti ho trovata>>

<<..ero a guardarti nella Hospitality>> sussurro, è solo questo che riesco a dire dopo questo discorso? Probabilmente si, perchè mi ha lasciata completamente senza fiato con questa dichiarazione. Non ha lontanamente paura di esternare ciò che pensa, a differenza mia che spesso mi fermo a pensare, rischiando di tenermi le cose per me ma fanculo stavolta è diverso <<..io..si beh..anche io vengo pervasa da una sensazione a me nuova in tua presenza. Quando mi sei vicino il mio cuore impazzisce, a volte temo esca dal petto>> mi attira a se e con un braccio cinge le mie spalle poggiando le labbra sui miei capelli. Ho bisogno di un suo contatto visivo, voglio leggere i suoi occhi, voglio perdermi come lui si perde nei miei ma quando alzo leggermente la testa lui l'abbassa.

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