Più che un amico

By FarfallaBiancaa

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Questa è la storia di Niccolò e Chiara. Chiara e Niccolò si sono conosciuti quando avevano sedici anni. La lo... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56💙
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66

Capitolo 60

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By FarfallaBiancaa

Un raggio di sole sfiora il mio viso. Io mi giro di spalle perché volevo dormire ancora un po' .

Stendo il braccio sull'altro lato del letto mentre sorrido, convinta di trovare Niccolò al mio fianco, ma non è così.
Quando mi rendo conto che effettivamente non c'è nessuno al mio fianco, apro gli occhi leggermente preoccupata.

Dov'è finito Niccolò?

Vado in bagno per sciacquare il viso e lavare i denti. Dopo che ho finito, vado in cucina dato che il mio stomaco aveva iniziato a brontolare perché ha bisogno di essere riempito.

In cucina, trovo il mio fidanzato intento a preparare dei semplici toast con la Nutella.
Vado dietro di lui e lo abbraccio.

<Buongiorno amore mio> dico io mentre continuo a stringerlo.

<Giorno amò> ha la bocca piena.
Preparo un toast anche per me, mi siedo sul tavolo della cucina e inizio a mangiare tranquillamente.

Quando ho finito, Niccolò si mette davanti a me e mi guarda. Io, senza dire niente, lo affero dal colletto della felpa, lo avvicino a me per poi fare unire le nostre labbra.
Il bacio si intensifica diventando sempre più passionale... Sento le mani di Niccolò andare dentro la mia maglietta e iniziano a fare su e giù per tutta la mia schiena. Un brivido percorre tutto il mio corpo fino ad arrivare al basso ventre...
Nel frattempo Niccolò aveva iniziato a baciarmi il collo.

<Nic... Io... Non posso. Devo fare la doccia e poi devo correre a lavoro>  dico io leggermente in difficoltà per l'effetto che hanno le sue labbra a contatto con la mia pelle.

<Per che ora devi essere a lavoro?> Dice lui senza smettere di baciare il mio collo e la mia spalla.

<Alle dieci inizio il turno>

<E che ore sono adesso?>

<Le otto e mezza>

<E allora annamo a fa' sta doccia insieme> dice lui mentre mi trascina in bagno.

<Sei incredibile> dico io mentre rido e lo seguo.

...

<Buongiorno Priii> dico io felice mentre entro in negozio.

<Buongiorno tesò. Come stai?> Mi abbraccia

<Molto bene, te?> Dico io non riuscendo a smettere di sorridere.

<Bene dai. Come mai così felice stamattina?>
Ha ragione, di solito la mattina non ho nemmeno voglio di parlare... Figuriamoci di sorridere così.

<No, niente...>

<Ho capito. Tu e Niccolò avete iniziato la mattinata in un modo più vivace> dice Priscilla mentre non riesce a smettere di ridere.

Io non dico niente, ma divento super rossa per l'imbarazzo.
<Possiamo evitare l'argomento e iniziare a lavorare? Sono entrate un paio di persone> dico io cercando una via di fuga da questa situazione imbarazzante.

<Va bene, per stavolta sei salva> continua a ridere.

Fortunatamente la mattinata passa molto velocemente.
Quando si fa ora di pranzo, io e Priscilla mettiamo tutto in ordine e poi torniamo a casa.

<Nico, sono tornata> dico ad alta voce dopo aver chiuso la porta d'ingresso.

Non ricevendo alcuna risposta, capisco che Niccolò non è ancora rientrato e che è ancora in casa discografica.
Ebbene sì, hanno finalmente aperto una sede qui a Roma della casa discografica che produce la musica di Niccolò. Ciò significa che non deve più andare a Milano e che non ci dovremmo più separare per tutto quel tempo.

Mi tolgo le scarpe e vado a mettere qualcosa di più comodo per stare in casa. Quando ho finito, vado in cucina per preparare il pranzo. Mentre accendevo il fuoco per fare bollire l'acqua della pasta, il mio telefono inizia a squillare. Lo prendo e vedo che è un numero che non conosco. Decido di rispondere comunque.

<Pronto?>

<Ciao, tu sei Chiara?>

<Si,sono io...Posso sapere con chi parlo?>

<Sono Lucia, la compagna di tuo padre, Damiano>
Sento il sangue gelarsi all'interno delle vene quando odo quel nome.

<...Oh... Salve signora. Mi scusi per la domanda, ma come ha fatto ad avere il mio numero di telefono?> Dico io abbastanza scioccata.

Chi può essere stato a darle il mio numero?

I miserabili no di sicuro, non mi avrebbero mai fatto una cosa del genere.
Stessa identica cosa le mie migliori amiche.

Ma la domanda principale è: cosa vuole da me? Perché mi ha chiamata?

<Tuo padre ha insistito tanto per mettersi in contatto con te, ma non c'è riuscito... Così, dopo che abbiamo scoperto il posto in cui lavori, abbiamo chiesto il tuo numero di cellulare alle tue colleghe>

Quelle stronze.
Non sanno che questo si chiama violazione del diritto alla privacy?

<Ho capito... La prego di non dire che Damiano è mio padre, perché non è così. Lo è solo biologicamente, ma questo non conta assolutamente niente>

<Capisco alla perfezione il tuo ragionamento, scusami.>

<Si figuri... Guardi, io sono di fretta perché ho mille cose da fare, non posso stare ancora per molto al telefono quindi gradirei che mi spiegasse velocemente il motivo di questa telefonata> so che sono stata fin troppo brusca con lei, anche se non c'entra niente con quello che ha fatto Damiano... Ma quando si parla di lui non riesco assolutamente a controllarmi.

<Certo certo, hai ragione. Mi sono dilungata fin troppo, come mio solito. Chiara, io volevo invitarti a cenare a casa nostra una di queste sere.>

Mi sta prendendo per il culo, vero?

Io non so cosa rispondere.

Sentendo il mio silenzio prolungato, lei dice: <Ovviamente non devi rispondermi adesso, prenditi tutto il tempo che ti serve e poi mi farai sapere. Oh, un ultima cosa. Ci tenevo a precisare che Damiano tiene molto che tu venga perché deve parlarti>

Sento formarsi un nodo alla gola e allo stomaco dopo che le sento dire l'ultima frase.

Cosa cazzo deve dirmi?

<... La ringrazio dell'invito, le farò sapere. Una buona giornata.> La saluto cordialmente

<Anche a te, aspetto una tua risposta in questi giorni> Chiudiamo la chiamata.

Dio.

Sento il bisogno di sedermi, dato che ho la sensazione di mancanza della terra sotto ai piedi per un attimo.

Passo le mani fra i miei capelli portandoli all'indietro.

Che cazzo dovrei fare adesso?

Dovrei andare oppure no?

Quando Lucia mi ha fatto la proposta, avrei voluto subito rispondere di no... Ma ho preferito pensarci e non prendere una decisione affrettata , perché si sa che la fretta è una cattiva consigliera.

Non ci tengo per niente a rivedere quell'orribile faccia di Damiano... Ma, allo stesso tempo, sono estremamente curiosa di sapere cos'è che deve dirmi.
Cristo.

Non so cosa fare.

Mamma, avrei proprio bisogno dei tuoi consigli in questo momento...

<Amò, so' tornato> Urla Niccolò per farsi sentire mentre chiude la porta di ingresso.

Vi starete sicuramente chiedendo il perché Niccolò sia di nuovo qui... Ecco. Piccolo dettaglio che avevo dimenticato di raccontarvi. Niccolò si è praticamente trasferito a casa mia. Ne abbiamo parlato e, prima di andare ufficialmente a convivere, abbiamo deciso di fare questa piccola prova per vedere un po' come vanno le cose.
Sono consapevole che stiamo insieme da poco ed è ancora troppo presto per fare un passo così importante... Ma ci conosciamo da una vita e ci amiamo, quindi non vedo perché non dovremmo provarci.

Cerco di farmi aria con la mano, ma niente da fare... È come se non ci fosse più nemmeno un briciolo di aria nel mondo. Non riesco a respirare.

Come dovrei fare ad avere un confronto con Damiano, se già solo a pensarlo mi viene un attacco di panico?

Non se ne parla, non ce la faccio. Io non ci vado a quella stupida cena. Più tardi chiamerò Lucia e le comunicherò la mia decisione.

<Amò, ma perché Nun hai risposto quando ho detto che so' tornato?> Dice Niccolò entrando in cucina.

Io, non riuscendo a parlare, lo guardo con gli occhi pieni di un mix di emozioni negative. Lui corre subito da me. Si siede nella sedia difronte la mia e mi afferra il viso con entrambe le sue mani.

<Che succede Chiarè? Ne vuoi parlare?> Mi guarda negli occhi.

Io scuoto la testa in segno di negazione. Sento i miei occhi riempirsi di lacrime.
Lui non dice niente. Mi lascia un bacio sulla fronte e mi fa mettere la testa sul suo petto mentre mi stringe.
Stiamo così per più di dieci minuti.

<Grazie Nì>

<Per cosa?>

<Per tutto. Ci sei sempre per me, senza mai chiedere o pretendere nulla in cambio>

<Lo faccio perché ti amo... E poi con te mi viene naturale>

Gli lascio un bacetto sulle labbra

<Dai, che dici? Pranziamo?>
Io annuisco e ci alziamo per preparare il pranzo.

...

<Perché non ne hai parlato con Niccolò?> Dice Camilla mentre beve la sua cioccolata calda.

Ho chiesto alle ragazze di incontrarci al bar, perché volevo raccontare loro della chiamata che ho ricevuto e dell'invito a cena di Lucia. Ho bisogno di un consiglio o almeno di sapere quello che avrebbero fatto loro al posto mio.

<Non lo so Milla... Non me la sono sentita, fortuna che lui non ha insistito. Non ho voluto dirglielo perché pensavo di rifiutare subito, solo che adesso non lo so. Sono indecisa.>

Cala qualche minuto di silenzio durante i quali le ragazze si mettono a pensare.
<Vi prego, ho bisogno di un vostro consiglio>

<Chià, io so quanto ti faccia paura rivederlo e doverci parlare di nuovo, ma secondo me devi andarci. È arrivata l'ora che tu lo affronti. Non puoi più scappare> dice sinceramente Arianna.

<Arià, ha ragione. Devi andarci... E poi almeno così puoi toglierti la curiosità di sapere cosa deve dirti> afferma Priscilla.

<Cristo... Non lo so>

<Hai ancora un po' di tempo per pensarci, su... ma non metterci troppo>

<Ovviamente noi ti supporteremo sempre. Qualsiasi scelta tu faccia, ricorda che noi staremo sempre al tuo fianco> Camilla mi accarezza delicatamente una guancia.

<Grazie ragazze.... Spero solo di riuscire a fare la scelta giusta e di non pentirmene>



Spazio autrice:
Scusate, ma non sono riuscita a postare in queste settimane!💙

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