Più che un amico

By FarfallaBiancaa

16.7K 893 134

Questa è la storia di Niccolò e Chiara. Chiara e Niccolò si sono conosciuti quando avevano sedici anni. La lo... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56💙
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66

Capitolo 51

216 19 1
By FarfallaBiancaa

POV'S NICCOLÒ
Sono passati tre giorni da quando siamo tornati e Chiara sta ancora male.
Non ha la febbre a trentotto da ieri. Adesso si è abbassata a trentasette e mezzo... So che è una cosa positiva che le sia scesa, ma preferirei che le passi del tutto. Odio vederla stare così male, non se lo merita affatto.

Il dottore è venuto a visitarla di nuovo e le ha prescritto altre pillole e antibiotici. Lei, ogni volta, fa un sacco di storie perché non vuole prendere le medicine. Le fanno schifo. La capisco, perché nemmeno io vorrei prendere tutte quelle cose, ma deve farlo. Altrimenti non riuscirà a guarire in fretta.

Adesso è mattina e io sono sdraiato sul letto della camera degli ospiti, dato che in camera mia c'è Chiara.
Sono le sei del mattino e io sono sveglio già da un po'... Ho provato a prendere di nuovo sonno cambiando posizione o lato, ma niente da fare. Non sono più riuscito a dormire...

In realtà non è la prima volta che mi succede... È un periodo dove faccio difficoltà ad addormentarmi e mi sveglio prestissimo...

Non so... È come se ci fosse qualcosa che mi turba dentro... Il fatto è che non so nemmeno io di cosa si tratta.

Mi alzo dal letto e vado in bagno per fare una doccia veloce. Quando esco dalla doccia, lavo i denti e mi vesto.

Ho deciso che andrò a comprare la  colazione a Chiara... Chissà, magari se le porto la sua amata brioche con le gocce di cioccolato, mangerà un po'. Lo spero tanto, dato che in questi giorni ha toccato pochissimo cibo.
Metto le scarpe, il giubbotto ed esco di casa. Dato che non avevo voglia di camminare a lungo, vado in un bar vicino casa mia che hanno aperto da poco.

Ordino la colazione per me, per Chiara e prendo qualcosa anche per Valerio, Lorenzo e Mamma.
Pago, prendo il sacchetto ed esco da lì per tornare a casa.

Quando entro in casa, vado in cucina, mangio il mio croissant e mi faccio un caffè. Dopo che ho finito di mangiare, metto la colazione di Chiara in un vassoio e vado a portargliela.

Apro silenziosamente la porta della mia stanza, per non svegliare Chiara, nel caso in cui stesse dormendo.

La trovo seduta sul letto mentre si guarda intorno.

<Buongiorno amore mio> le dico io dopo essere entrato in stanza con il vassoio in mano.

<Buongiorno cuore> dice lei mentre mi sorride.
Sembra stare molto meglio, rispetto a ieri. Spero tanto che la febbre si sia abbassata ancora di più.

Metto il vassoio sul comodino e mi avvicino al letto.
<Come stai?> Le chiedo io dopo averle afferrato il viso.

<Molto meglio, le medicine stanno finalmente facendo effetto.> Mi dice lei con un enorme sorriso sul volto.
È un incanto.

<Sono contentissimo. Hai misurato la febbre?>

<Si, si è finalmente abbassata a trentasette>

Io sorrido contento e le lascio un bacio sulla fronte.
Ci guardiamo intensamente negli occhi e, dopo un po', io inizio a fissarle le labbra. Sono quattro giorni che non ci baciamo e mi sembra di stare vivendo una vera e propria agonia. Mi manca troppo sentire quella meravigliosa sensazione allo stomaco, quando le nostre labbra entrano in contatto.

Lei quando lo nota, si mette a ridere e dice: <Amore mio, anche io ho un estrema voglia di baciarti... Ma ho paura di attaccarti la febbre>

<Tanto stai guarendo... Non sai quanto desidero poterti baciare> dico io avvicinandomi sempre di più al suo viso.

<Non hai paura di ammalarti?>

<Chissenefotte> dico io mandando a fanculo la mia ipocondria per una volta.

Faccio unire le nostre labbra in un bacio pieno di passione e desiderio.
Chiara mi spinge sempre più verso di lei, dato che mi voleva vicino, e io salgo sul letto. Lei si sdraia e io mi stendo su di lei per poi tornare a baciarla.

Lei si stacca un secondo dal bacio e mi guarda.
<Niccolò?>

<Dimmi amore> dico io, dopo avergli lasciato un bacio a stampo.

<Voglio fare l'am-> Chiara smette di parlare perché il mio telefono inizia a squillare.

Sbuffo, lo prendo e vedo che è Alessandro.

<Rispondi, tranquillo> dice Chiara
Io la guardo ancora una volta e poi rispondo.

<Alessà, che vuoi?> Dico io abbastanza incazzato.

<Quanto semo acidi sta' mattina... Comunque, io, i ragazzi e le ragazze, vorremmo venire a fare visita a Chiara, per vedere come sta... Quando potemo passà?>

<Ma che cazzo ne so, Alessà... Potete venì quanno ve pare, sapete che casa mia è sempre aperta>

<E io che ne so? ... Pomeriggio va bene?>

<Sisi, vabbè allora se vedemo pomeriggio... Ve aspettamo, ciao ciao>

<Ciao Moricò, saluta Chiaretta e la tua famiglia>

<Grazie, ciaoo> dico io per poi chiudere la chiamata.

<Che voleva Alessandro?>

<Pomeriggio lui, i miserabili e le ragazze passano a trovarti per vedere come stai>

<Che gentili che sono> dice Chiara sorridendo.

<Già...> Dico io ancora dispiaciuto per il fatto che il mio telefono ci abbia interrotti.

Lei, notando il mio turbamento, mi abbraccia e cambia argomento.
<Alloraaa, cosa mi hai portato per colazione?>

<Stamattina sono uscito presto e sono andato a comprarti la brioche con le gocce di cioccolato>

<AAAAAA, siii. Che bello> dice lei felice
Io mi metto a ridere e le passo il vassoio.
...

La mattina passa molto velocemente e il pomeriggio arriva subito.
Io e Niccolò eravamo sdraiati sul letto abbracciati stretti stretti mentre guardavamo un po' di televisione... Quando a un certo punto, sentiamo il suono del campanello.

<Saranno sicuramente i ragazzi... Vado ad aprire> dice Niccolò prima di alzarsi per andare ad aprire.

Dopo cinque minuti, sento i ragazzi entrare in casa e dirigersi al piano di sopra nella camera dove sono io.

<Ciao bella> dice Adriano entrando insieme ai miserabili.
Per ultimo entra Valerio che, appena mi vede, corre verso di me e mi abbraccia.

<Tesoro mio... Come stai?> Dice lui mentre mi stringe forte. Mi lascia vari baci sulla guancia.

Guardo Niccolò e noto che sta guardando malissimo sia me che Valerio.

<Io sto bene, tu invece?> Chiedo io a Valerio.

<Se stai male tu, sto male anche io> dice Valerio dopo essersi staccato dall'abbraccio.

Io gli sorrido e parlo anche con tutti gli altri.
Dopo un po', inizio a sentire un po' di sete e fame.

<Ragazzi, io vado a bere un po' d'acqua e prendo qualcosa da mangiare... Qualcuno vuole qualcosa?>

<Chiarè, stai seduta. Vado io a prenderti qualcosa> dice Valerio.
Vedo che Niccolò lo guarda di nuovo male.

<Valè, non ti preoccupare, faccio da sola. Adesso sto bene>

<Nono, tu adesso ti siedi e non fai nessuno sforzo. Vado io in cucina>

<Ma sto bene...> Dico io a disagio.

<Non esiste, resta qui, torno subito> dice Valerio per poi andare in cucina.

Porto lo sguardo su Niccolò e lui non fa altro che guardarmi male. E adesso che c'entro io?

Valerio torna dopo qualche minuto, con tantissime cose da mangiare tra le braccia.

<Ecco a te amore mio> dice lui dopo essersi seduto vicino a me, sul letto.

Lo ringrazio, mi giro per guardare Niccolò e noto che stava respirando profondamente e guardava in modo bruttissimo Valerio. Aveva letteralmente il fuoco negli occhi, per la rabbia.

<ADESSO BASTA.> dice Niccolò avvicinandosi a noi.

Prende Valerio dal colletto della maglietta, lo fa alzare e lo sbatte contro il muro.
Gli dà un pugno molto forte sulla guancia destra e poi dice: <SI PUÒ SAPERE COME TI PERMETTI DI CHIAMARLA COSÌ E DI AVERE QUESTI ATTEGGIAMENTI CON LEI? CHIARA È LA MIA RAGAZZA, NON LA TUA> gli dà un altro pugno sul viso.

Valerio cerca di difendersi, ma non ci riesce più di tanto.

<NICCOLÒ, MA CHE CAZZO FAI? SEI IMPAZZITO PER CASO?> dico io mentre mi avvicino a loro.

I ragazzi separano Valerio e Niccolò.
Io mi avvicino a Valerio per cercare di aiutarlo, e gli pulisco il viso dal sangue che è uscito dalle ferite causate dai pugni di Niccolò.

<Vale, andiamo. A casa mia ho il disinfettante adatto.>
Lui annuisce in silenzio e io mi metto le scarpe.

<Adesso vai via con lui?> Dice Niccolò mentre i ragazzi lo tengono.

Io faccio un respiro profondo e dico:<STAI ZITTO, NICCOLÒ. Non ti voglio ascoltare. Non voglio avere a che fare con le persone violente come te. Ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Cosa ti sta succedendo? Non ti riconosco più...> Dico io mentre lo guardo con delusione.

Lui mi guarda e i suoi occhi si riempiono di lacrime.

Mi giro e vado via insieme a Valerio.

Quando siamo usciti da casa di Niccolò, io dico a Valerio: <Mi dispiace così tanto Vale... Niccolò è stato uno stronzo e un animale del cazzo> dico io dispiaciuta con gli occhi pieni di lacrime.

<Non ti preoccupare...  Non è colpa tua> dice Valerio mentre mi abbraccia.

Continue Reading

You'll Also Like

127K 7.1K 114
quando incontri la persona giusta poi è così difficile lasciarla andare, diventa il tuo punto di riferimento, la tua casa, il tuo tutto.
118K 5.2K 53
Where... Camilla Leclerc e Lando Norris scoprono cosa c'è oltre la linea sottile che divide il punzecchiarsi e l'amore. Non possono o meglio non vogl...
3K 131 9
Stella è una ginnasta,con una grandissima passione per questo sport. Riuscirà a continuare ad andare avanti nonostante​ le mille difficoltà che dovrà...
43.5K 1.1K 70
ambra Mancini,figlia dell'allenatore Italiano Roberto Mancini é costretta a seguire il padre durante gli euro 2020.E se si innamorasse di qualcuno de...