Più che un amico

By FarfallaBiancaa

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Questa è la storia di Niccolò e Chiara. Chiara e Niccolò si sono conosciuti quando avevano sedici anni. La lo... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
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Capitolo 29
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Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56💙
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66

Capitolo 38

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By FarfallaBiancaa

È pomeriggio e io stavo dormendo tranquillamente... Ma a svegliarmi è la suoneria del mio telefono. Senza nemmeno guardare chi fosse, rispondo.

<Pronto?>

<Chià, stasera io e le altre ragazze stiamo andando in discoteca e tu verrai con noi... Non accettiamo un no come risposta> è Camilla

<Va bene, basta che mi lasci tornare a dormire>

<Wooow, è stato più facile del previsto... Fatti trovare pronta per le ventidue e trenta>

<Sisi, ciao> dico io chiedendo la chiamata in faccia a Camilla

*LA SERA*

<Stasera dobbiamo divertirci e non pensare a niente> dice Arianna per poi bere tre shottini di non so che cosa.

<Alla nostra> dico io bevendo gli stessi shottini di Arianna. Strizzo gli occhi perché inizialmente mi gira la testa

<Evvai> dice Priscilla bevendo insieme a me

<Andiamo a ballare> dice Camilla dopo aver bevuto

<Aspettate, prima voglio prendere il mio amato Gin tonic> lo ordino al barista e dopo pochissimi minuti, mi consegna il bicchiere con il drink che gli avevo chiesto. Glielo pago e vado in pista con le ragazze.

Non amo per niente la discoteca, penso sia il posto che odio di più al mondo. Ma ogni tanto ci vengo solo per fare contente le mie amiche.
Oggi ho deciso di lasciarmi andare e di divertirmi anche io un po'.

Ballo insieme alle ragazze per un bel po' e dopo torno al banco per ordinare un altro gin tonic. Poi un altro, un altro ancora e ancora e ancora... Penso di averne bevuti almeno cinque o sei.

Con la testa che mi gira più di una trottola, vado fuori a prendere un po' d'aria. Non so bene il perché, ma quando sono fuori, prendo il telefono e chiamo Niccolò.

POV'S NICCOLÒ

Chiara stasera è andata in discoteca con le sue amiche.
Spero che stia andando tutto bene e che si stia divertendo anche se non le piacciono questi posti.

Io sono con i ragazzi al parcheggio, stiamo fumando qualche sigaretta e beviamo birra mentre parliamo e scherziamo.

<Regà, ma che ore so'?> Chiede Tiziano

<Le tre e mezza> dice Adriano
Nell'esatto istante in cui Adriano finisce di parlare, il mio telefono squilla. Così, lo prendo per vedere chi fosse. È Chiara.

<Regà, scusate. Mi allontano un attimo per rispondere>

<Vai tranquillo> dicono tutti

Così, mi allontano un po' e rispondo.
<Amò, tutto apposto?>

<NIIIC, Ciaooo>dice Chiara ridendo in modo per niente sobrio. È ubriaca.

<Chiarè, sei ubriaca... Quanto hai bevuto?>

<Tre shottini di non ricordo cosa e tantissimi gin tonic> dice lei continuando a ridere felice

<Ma perché hai bevuto così tanto?> Le chiedo io

<Perché mi andavaaaa hahahah>

<Vabbè, dimmi dove sei così ti vengo a prendere>

<Noooo, non te lo dicoooo. Voglio tornare a casa da sola... Non ho bisogno del tuo aiuto>

<Chiara, guarda che ho la tua posizione, posso rintracciarti ugualmente>

<Nooo, torno da solaaa. Ciao Nicolinoooo> mi chiude il telefono in faccia

<Cazzooo> dico io incazzato.

E se qualcuno dovesse toccarla o farle del male?
No, no, no. Non posso permetterlo, devo andare a cercarla adesso.

Torno dai ragazzi e dico: <Regà, io devo andare>

<Perché? Dove vai?>

<Mi ha chiamato Chiara al telefono e mi  ha detto che voleva tornare a casa da sola... Era ubriaca fradicia, quindi ho paura che, se qualcuno volesse approfittarsi di lei, Chiara non sia in grado di difendersi... Devo correre da lei>

<Fratè, stai tranquillo... Per qualsiasi cosa chiamaci>dice Adriano

<Va bene, grazie regà. Ciao> dico io andando via.
Salgo sulla mia macchina e prendo il telefono.
Io e Chiara abbiamo la posizione condivisa, così ché, se dovesse succedere qualcosa a uno dei due, sappiamo dove trovarci.

È in una discoteca non molto distante da qui e fortunatamente conosco bene la zona, quindi arrivarci sarà un gioco da ragazzi.
Vedo che piano piano si sta spostando...Con il cuore in gola, poso il telefono e sfreccio verso la discoteca in cui si trova Chiara.

Dopo venti minuti minuti, finalmente, arrivo in questa maledetta discoteca. Parcheggio la macchina e inizio a camminare lì davanti e nei dintorni cercando Chiara.

Dopo vari minuti di ricerca, un po' più avanti della discoteca, vedo una ragazza che fisicamente somiglia molto a Chiara e un tizio che le sta dietro.

Mi avvicino a loro e noto che quella effettivamente è la mia Chiara.

<Lasciami sta-re in pace... Non ci voglio stare con te... Io voglio solo Niccolò> dice lei a quel tizio.

Sorrido dentro me.

<Dai bambolina... Vedrai che ci divertiremo insieme> dice lui afferrandola dal braccio per avvicinarla a sé

A questo punto intervengo. Spingo delicatamente Chiara all'indietro liberandola dalla presa di quell'essere spregevole.

<Cosa cazzo pensavi di fare?> Dico io prendendo quel tizio per il colletto della camicia. Gli sferrò un pugno fortissimo in faccia

<Ma che vuoi te? Chi cazzo sei?> Dice lui dandomi un pugno vicino alle labbra

<Ma non te fai schifo? Maniaco de merda> dico io dandogli tanti pugni sullo stomaco

Lui si accascia per terra a causa del dolore e io lo riempio di calci.

<Non ti permettere mai più di sfiorarla anche solo con un dito, perché se lo vengo a sapere, ti faccio fuori... HAI CAPITO BRUTTA TESTA DI CAZZO?> dico io a questo coglione

Lui annuisce impaurito. Gli do un ultimo calcio per assicurarmi che abbia seriamente imparato la lezione.

<Niccoo> dice Chiara venendo verso di me per poi abbracciarmi.
Non ricambio il suo abbraccio perché sono molto arrabbiato con lei... È stata una cosa molto incosciente bere così tanto. Poteva benissimo evitarlo.

<Menomale che sei arrivato tu...> Dice lei ancora un po' scossa per quello che è successo

<Andiamo a casa, dai> dico io portando Chiara in macchina.
Saliamo in macchina e parto per riportarla a casa.
Io resto in silenzio per tutto il viaggio, Chiara invece, ancora sotto effetto di alcool, parla e ride in continuazione.

<Niiic> dice lei

<Si?>

<Lo sai che sei ancora più sexy con quella piccola ferita sul labbro?>

Io sorrido e scuoto la testa.

<Mi dai un baciooo?> Dice lei ridendo

<Non posso, sto guidando>

<Uffaaa... Va bene>

Quando arriviamo a casa di Chiara, parcheggio la macchina ed entriamo in casa.
Appena entriamo in casa, Chiara si toglie i tacchi e inizia a correre verso il bagno, con una mano sulla bocca.
La sento vomitare. Vado in bagno da lei e le tengo i capelli mentre continua a vomitare.

<Cristooo, che schifo> dice lei abbracciandomi forte quando ha finito.

<È tutto finito. Adesso sciacquati la faccia, lavati i denti, metti il pigiama e vai a dormire> dico io stringendola un po' a me.

Lei annuisce, io esco dal bagno per lasciarle un po' di privacy e vado in camera da letto.
Mi cambio mettendo un paio di pantaloncini e una maglietta del pigiama, che l'altro giorno ho lasciato qui.

Mi siedo sul letto con il telefono in mano mentre aspetto il ritorno di Chiara. Cinque minuti dopo, lei entra in camera barcollando, dato che l'effetto dell'alcol non è ancora svanito. Spegne la luce e si sdraia accanto a me.

<Nicoooo, mi ami?> Dice lei ridacchiando

<Certo che ti amo... Ma sono arrabbiato con te. Adesso dormi che è tardissimo> la copro con le coperte e si addormenta dopo qualche minuto

*LA MATTINA DOPO*

POV'S CHIARA
Mi sveglio con un mal di testa terribile, sicuramente causato dall'enorme quantità di alcool che ho ingerito ieri sera.
Noto che Niccolò non è più al mio fianco.

Ricordo abbastanza bene quello che è successo ieri sera.
Fortuna che è arrivato Niccolò a salvarmi, sennò chissà cosa mi avrebbe fatto quel tizio.

Mi alzo e vado
in bagno per fare la mia solita routine. Quando finisco, vado in cucina. Trovo Niccolò seduto su una sedia mentre sorseggia il suo caffè.
Sembra piuttosto arrabbiato.

<Buongiorno amore> dico io
Mi avvicino a lui, stavo per dargli un bacio ma si scansa.

<Che hai? Ce l'hai con me?>

<Si perché sei stata un incosciente del cazzo, Chiara> dice lui alzandosi

<Andiamo Niccolò, non fare il moralista. Ho solo bevuto un po' troppo>

<MA LO CAPISCI O NO CHE BEVENDO COSÌ TANTO TI SEI MESSA IN PERICOLO DA SOLA? SE NON FOSSI ARRIVATO IO, CHISSÀ COSA TI AVREBBE FATTO QUEL VERME. E QUESTO PERCHÉ? PERCHÉ HAI BEVUTO COME UN INCOSCIENTE... NON HAI MINIMAMENTE PENSATO ALLE CONSEGUENZE> mi urla contro lui

<NICCOLÒ, HO VENTUNO CAZZO DI ANNI... PERMETTI CHE OGNI TANTO VOGLIA DIVERTIRMI PURE IO? E POI TU NON PUOI PROPRIO FARMI LA PREDICA PER DUE MOTIVI: 1. TU NON SEI MIO PADRE, 2. QUESTE COSE LE HAI FATTE ANCHE TU, QUINDI NON PUOI RIMPROVERARMI NIENTE.>

<AH SÌ?!? SCUSA DAVVERO TANTO SE TENGO A TE> Dice lui prendendo la sua giacca per poi dirigersi verso la porta

<NICCOLÒ, IO SO BENISSIMO CHE TU CI TIENI A ME, MA NON SOPPORTO CHE TU MI FACCIA LA MORALE DATO CHE SONO COSE CHE HAI FATTO>

<Ma vaffanculo... E io stronzo che mi preoccupo per te> dice lui uscendo da casa mia

<Vaffanculo Niccolò>

Spazio autrice
Da che parte state? Secondo voi ha ragione Niccolò oppure Chiara? Fatemi sapere la vostra opinione nei commenti 💙

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