"Io...Voglio essere un Hero!"...

By jinchurems

6.6K 761 289

Miyuki Kaminaze sa di voler essere un Hero ma sa anche che diventarlo, per lei, non sarà così semplice. Figl... More

L'inizio della fine.
Domande
1-A
Dimostrazioni
Sorprese
6.30 a.m.
Bakugou contro Bakugou
Mezze verità.
Legami
Inquietudine
Cicatrici
Oscurità
Rivelazioni
?
Confusione
Amici
"Nessuno morirà oggi."
Vigilia di Natale
Natale
Strane sensazioni.
Fine delle vacanze
Primo giorno di tirocinio
Pelle
Aperture
Una domenica da dimenticare
"Katsuki..."
Febbre
Cambiamenti
Bollore
Gelosia
Perdita
Pioggia
Calamite
Giochi
Cioccolato e Peperoncino
San Valentino
Hatsumici
Tutta la verità
Il giorno dell'incidente
"Più in la'."
Papà
Kirishima
Sconfitta
Ritiro nei boschi - Parte I

Gossip

75 12 21
By jinchurems


I passi del ragazzo si facevano sempre più veloci nel tentativo di seminare le sue compagne di classe.
Da quando la sera precedente infatti, tutti avevano assistito a quella strana interazione tra Bakugou e Miyuki, oltre al modo in cui il loro tipo di combattimento fosse diverso rispetto a quello di tutti gli altri e anche rispetto a quello che Miyuki aveva attuato con lui, Kirishima non aveva avuto un secondo di libertà.

Vedendoli salire insieme al piano di sopra e scomparire nel buio degli ultimi scalini, le ragazze si erano immediatamente fiondate sull'isola della cucina dove, parlottando, Kirishima e Shoto si stavano preparando la cena.
"Allora?" aveva detto Mina curiosa e girandosi verso di lei, i due l'avevano guardata come se nulla fosse.

"Allora cosa?" fece Kirishima mentre Shoto mandava giù un paio di mandorle sbucciate; la ragazza sbuffò mentre le altre li guardavano con lo sguardo di chi sapesse che stavano nascondendo qualcosa.
"Come allora cosa – fece Mina inclinando ripetutamente la testa verso le scale – lo abbiamo visto tutti!"
Shoto corrugò la fronte "Che avete visto esattamente?"
Uraraka e Tsuyu lo guardarono "Dai, era così palese che non puoi non essertene accorto!" fece la prima.
"Di che parlate?" chiese Midoriya avvicinandosi; Uraraka lo guardò "Di Bakugou e Miyuki!" il suo tono si fece un po' più alto e nel sentire quei due nomi insieme, ancora traumatizzati dai sette minuti all'inferno, Mineta, Kaminari e Sero decisero che sarebbe stato meglio lasciare quella stanza per far sì che nell'eventualità che Bakugou avesse scoperto stessero parlando di loro, non gli avrebbe fatto nulla.

Guardando con la coda dell'occhio i tre che sparivano insieme, Kirishima pensò a ciò che gli aveva detto Miyuki "E perché?" chiese sempre Midoriya.
"Dai!" esclamò Mina "Lo sappiamo che voi tre – inserì anche Midoriya che davvero non aveva idea di cosa stessero parlando – sapete cosa c'è tra loro due!" indicò la scala con l'indice.
Shoto strinse le spalle "Io non so nulla" e posando il sacchettino con le mandorle sul marmo si allontanò per andarsi a sedere a tavola.

Le ragazze lo guardarono allontanarsi "Dai Kirishima, sappiamo che tu sai qualcosa – lui cercò di fare la migliore faccia da Poker che poté – sei il migliore amico di Bakugou e stai sempre con Miyuki!"
"Dove vai tu!" Mina acchiappò la felpa di Midoriya che si stava allontanando, sapeva che se si fosse messo a farsi gli affari di Bakugou, lui gliel'avrebbe fatta pagare.
"Sto andando a cenare!" esclamò lui quando lei l'ebbe lasciato "Voi non vi muovete da qui finché non parlate" asserì Hagakure.
Kirishima sospirò "Sentite, io davvero non lo so – alzò le braccia – non ho visto nulla di strano tra di loro, soprattutto sta sera" le guardò come se fossero pazze.

"Sì certo – Hagakure incrociò le braccia ma gli altri non lo capirono – chi di voi qui dentro ha mai dato il cinque a Bakugou?!" chiunque lì dentro la guardò confuso "O meglio – continuò – Bakugou ha mai dato il cinque a qualcuno di voi?"
"A me sì" fece Midoriya.
"Quelli sulla faccia non contano" rispose Jirou.

Quella discussione andò avanti per almeno un altro quarto d'ora prima che Bakugou e Miyuki ricomparissero insieme.
"Vedi?" fece Mina tirando la felpa di Kirishima per potergli bisbigliare all'orecchio "Sono sempre insieme!"
Kirishima la guardò "Anche io e Bakugou siamo sempre insieme ma questo non vuol dire ci sia qualcosa!" bisbigliò a sua volta per poi strattonare via la manica che lei stava tenendo stretta – quella situazione lo stava stressando parecchio ed essendo solo Mineta, Kaminari e Sero gli unici a sapere qualcos'altro, non aveva nessuno con cui sfogarsi.

Seduti a tavola, Shoto accanto a Miyuki e Kirishima accanto a Bakugou, gli uni di fronte agli altri, Kirishima continuò a mangiare come se nulla fosse, ignorando i bisbiglii delle ragazze che, non troppo lontane da loro continuavano a confabulare.
Quando poi mangiando, Miyuki si ustionò la bocca a causa dell'alta temperatura, esordendo con un "AH!" che gli fece cadere il boccone di bocca e Bakugou, quasi immediatamente sgranò gli occhi e strinse il pugno, le ragazze iniziarono a bisbigliare fra di loro, aumentando l'intensità di quel chiacchiericcio quando, successivamente, lui le chiese se era tutto a posto.
"Okay aspettate" bisbigliò Mina "adesso provo io!" e mettendosi un boccone in bocca, ormai freddo poiché invece di mangiare stava solo chiacchierando da quando si erano seduti a tavola, fece la stessa cosa che aveva fatto Miyuki ma, contrariamente a com'era successo prima, nessuno la degnò di uno sguardo.

Facendosi aria con il suo quirk per raffreddare la bocca Miyuki iniziava a sentire la lingua meno ustionata e nel frattempo, Bakugou la guardava dritto negli occhi scuotendo la testa divertito – quel suo essere come un phon lo faceva morire dal ridere.

Seduti accanto a loro, cercando di essere il più impassibili possibile, Shoto e Kirishima che non sapevano l'altro sapesse, li guardavano per poi tornare fissi con gli occhi sul loro piatto.
Come aveva fatto Shoto a non capire nulla, quei due urlavano di stare insieme con ogni poro della loro pelle e lui non ci aveva fatto proprio caso.
Quando poi, a sua volta, Bakugou si lamentò di quanto cazzo fosse davvero caldo ciò che stava mangiando e Miyuki si offrì di raffreddarglielo, Shoto e Kirishima si scambiarono uno sguardo che, dal quel momento, avrebbe cambiato tutto.

Guardando negli occhi il ragazzo che gli stava seduto di fronte, Shoto capì che lui sapeva e anche Kirishima capì, che Shoto sapeva.

Iniziarono così a mandarsi segnali con gli occhi anche se, non erano davvero sicuri di star comunicando bene o di star capendo esattamente cosa intendesse l'altro, la cosa importante però, era che, non erano soli.

Continuando a camminare e a girare angolo dopo angolo, Kirishima non sapeva più dove andare per sfuggire alle ragazze.
Poi, arrivato in punto ceco, si girò per fare retro front ma, come la vittima di un serial killer che è destinata a morire, alle sue spalle, arrivarono le sue compagne di classe.

"Sei intrappola Eijrou." asserì Tsuyu facendogli accapponare la pelle; Kirishima si girò, era con le spalle al muro nel vero senso della parola.

"E' impossibile che tu non abbia notato niente a cena" fece Mina che non aveva potuto dirgli niente la sera prima poiché dopo aver visto salire "la coppia" come ormai li chiamavano, Kirishima era schizzato in camera sua chiudendo a chiave la porta.

"Ragazze ma cosa volete da me – piagnucolò indietreggiando – chiedete a loro!" strinse la tracolla del suo zaino.
Prima che loro potessero iniziare a parlare però, da dietro il gruppo comparve Shoto "C'è il professore in classe che vi cerca" e girandosi di scatto, le ragazze corsero via allarmate.
Kirishima rimase un po' attonito dalla velocità con cui le vide scappare "E' successo qualcosa?"
Shoto rise "Aizawa non è nemmeno arrivato."

Camminando per i corridoi e ripercorrendo tutta la strada che Kirishima aveva fatto per sfuggire a "quelle pettegole" come le aveva chiamate lui, i due rimasero in silenzio per un po' poiché non erano davvero sicuri che l'altro sapesse tutto.
"Tu – fece Kirishima corrugando la fronte – cos'è che sai?" lo guardò; Shoto sgranò un po' gli occhi "E tu?" gli domandò a sua volta.
Kirishima contrasse la mascella e, guardandosi intorno per vedere se Bakugou fosse nelle vicinanze, lo prese per la giacca della divisa e lo trascinò sotto le scale "Ahia!" gli fece cenno di star zitto.
"Senti – prese a parlare poi – gli unici che sanno qualcosa oltre noi sono Kaminari, Sero e Mineta"
"Mineta?" domandò Shoto.
L'altro annuì "Ma con loro non voglio parlarne perché sono davvero troppo viscidi" ripensò al fatto che fossero rimasti a guardarli tutto il tempo mentre facevano cose in piscina da Momo.
"Cosa sanno loro?"
Kirishima tornò alla realtà "Partiamo da cosa sai tu."
Shoto sospirò e si guardò intorno anche lui sperando di non farsi vedere da Bakugou "Miyuki mi ha detto che si sono baciati." le speranze di Kirishima sprofondarono in un abisso ma almeno era sicuro che Shoto fosse una persona più seria di quegli altri tre.
"Sì – asserì lui – almeno duemila volte ormai" rispose poi.
"Perciò stanno insieme" fece l'altro; Kirishima si guardò di nuovo intorno "Beh penso di sì, Bakugou è venuto anche a chiedermi dei preservativi." Shoto lo guardò quasi sconvolto "Dovrei decisamente smettere di andarlo a dire." continuò Kirishima dopo aver visto la sua faccia.
"Scusa – si avvicinò a lui – posso capire io e te ma, Sero, Mineta e Kaminari?" alzò un sopracciglio.
Kirishima sospirò "Li hanno visti fare robe a casa di Momo" il suo tono di voce era così basso che l'altro non era sicuro di aver capito bene.
"A casa di Momo?!" esclamò a bassissima voce facendo ridere Kirishima "E dove?!"
L'altro si sentì accapponare la pelle "Nella piscina riscaldata."

Appoggiata lei contro la parete con le finestre davanti la loro classe e lui, contro lo stipite della porta, Miyuki e Bakugou continuavano a guardarsi negli occhi, a distanza, mentre nella loro testa erano decisamente più vicini di così.
Noncuranti di tutto ciò che li stava circondando, i due continuavano a fissarsi con sguardo serio finché, con la coda dell'occhio, entrambi non furono catturati da due macchie rosse che, alla loro destra si avvicinavano.
Girando la testa allo stesso momento, Miyuki e Bakugou notarono i loro due amici in atteggiamento inusuale che, quasi a braccetto, parlottavano a bassa voce ed entravano in classe ignorandoli completamente.

Con sguardo confuso e curioso, i due tornarono a guardarsi e decisa a saperne di più, Miyuki lasciò la sua postazione e fece capolino in classe mentre, alla sua sinistra, grazie alla vicinanza, Bakugou ne approfittava per toccarle in maniera totalmente casuale, o almeno così voleva far sembrare, la mano sinistra di Miyuki.
Guardando i due ragazzi che, seduti al loro posto continuavano a parlare, Miyuki si concentrò più che poté per riuscire a sentire cosa stessero dicendo e quando entrò del vento dalla finestra, inconsciamente finì per controllarlo facendo sì che questo le portasse, proprio come un messaggero, spezzoni della loro conversazione.
Stupita da cosa aveva appena fatto, Miyuki tirò la testa fuori dall'aula.
"Che succede?" fece lui notando la sua espressione; lei lo guardò "Credo di aver sviluppato un'altra abilità" corrugò la fronte.
"Del tipo?"
"Ho sfruttato, non so come, l'aria che entrava dalla finestra per ascoltare meglio ciò che stavano dicendo." Bakugou alzò un sopracciglio.
"Puoi fare anche queste robe?" lei strinse le spalle "A quanto pare."

Di quello che si erano detti però, non si ricordava. Era rimasta così stupita da ciò che aveva appena fatto che aveva completamente smesso di pensarci e quando finalmente il professore arrivò in classe, non ebbe più il tempo di preoccuparsene.

"Dai Hagakure solo tu puoi farlo!" esclamò Mina quel pomeriggio mentre tutte, tranne Miyuki, erano sedute a cerchio sul letto di Momo poiché l'unico abbastanza grande per farcele stare tutte.
"Non voglio!" la sua felpa fece capire alle ragazze che aveva incrociato le braccia al petto.
"Ma non ti vedrà nessuno!" la pregò Mina scuotendola.
"E cosa dovrei fare? Stare nuda in camera di Miyuki ad aspettare qualcosa?!" Mina smise di scuoterla.
"In realtà pensavo in camera di Bakugou" strinse le spalle.
"No dai – Jiro rise – a parte che in camera di Bakugou è impossibile entrare, metti che comincia a fare cose" marcò l'ultima parola per farne capire il doppio senso.
"E se si mettono a fare cose – guardò Jirou ma lei non la vide – mentre io sono bloccata lì? Non posso mica prendere e aprire la porta, mi scoprirebbero subito."
Uraraka rise "Immaginate la scena – si coprì la bocca con la mano mentre rideva – loro due intenti a fare robe e la porta che si apre con Hagakure in preda al panico!" tutte scoppiarono a ridere.
"Secondo me Bakugou ha paura dei fantasmi" ipotizzò Tsuyu "Potresti spaventarlo a morte e obbligarlo a parlare" strinse le spalle.
Le ragazze la guardarono "Da quand'è che sei così macabra?" fece Jirou.

Mina si buttò all'indietro affondando nei sei cuscini che Momo aveva sul letto "Dobbiamo trovare il modo di scoprirlo, io sono sicura che tra loro ci sia qualcosa!"
"Eppure – fece Momo tamburellando sul mento con l'indice – io avrei giurato che lei avesse qualcosa con Kirishima."
"E' vero! - asserì Jirou – Stanno sempre attaccati e abbracciati e quando hanno fatto la combo in palestra sembravano un sacco affiatati" tutte annuirono.
"Sì ma – Mina si rimise a sedere – voi non guardate i particolari!" tutte la guardarono.
"Ogni volta che Miyuki parla con Shoto, Bakugou diventa una bestia! - scuoté la testa – Prima pensavo c'entrasse Midoriya perché quei tre stanno sempre insieme e dato il passato di quei due pensavo fosse solo odio immotivato per Deku." risero.
"Però, da quando lui l'ha fatta finire all'ospedale e anche prima in realtà – ci pensò – sì! Da quando siamo tornati a casa, ogni volta che Shoto e Miyuki parlano, lui li guarda con gli occhi in fiamme."
"E poi – continuò mentre le altre prestavano attenzione – volete mettere la combo di ieri? Quei due stavano scopando sul pavimento della palestra, è palese. Sono troppo intimi insomma, - aprì le braccia – nessuno ha mai toccato Bakugou così e voi pensate che per una combo, lui si faccia avvinghiare in questo modo da chiunque?" alzò un sopracciglio.
"A parte che Bakugou e combo nella stessa frase..." fece Hagakure.
"Sì! - Tsuyu annuì convinta – Ma perché vogliamo parlare di come è tornato indietro dopo che lei lo ha lanciato su Tetsutetsu?!" tutte si guardarono "Bakugou Katsuki? Quello che non fa nemmeno la strategia ma obbliga tutti a seguirlo perché è lui che comanda e anzi, devi pure stare attento a non metterti troppo in mezzo che torna indietro e aspetta di attaccare con qualcun altro!" continuò Mina.
"Però è carino" asserì Momo; tutte la guardarono "avete visto ieri come si è preoccupato quando si è bruciata la lingua."
Mina rise "Sì, sicuramente perché con la lingua bruciata non può limonarla per bene." tutte la guardarono sconvolte.
"Cosa? - strinse le spalle – Dai su, pensate che si guardino a basta? Per come si sono avvinghiati in palestra è palese che abbiano fatto altro."
"Dici?" Uraraka arrossì.
"Eh direi! Ma poi – rise – non vi siete accorte di come ha fulminato Uraraka quando io l'ho obbligata a baciarlo?"
"Sì!" squittì Hagakure "Secondo me avrebbe voluto ucciderti!"
"Uccidere me? - Mina si indicò – Miyuki voleva strappare il cuore ad Uraraka, era così incazzata che secondo me ha pilotato l'uscita successiva così da poterlo far ingelosire baciando Shoto" scoppiò a ridere.
"Beh però – Jirou rise – chissà cosa sarebbe successo se i tuoi genitori non fossero tornati a casa prima" guardò Momo.
"Già – fece Mina – secondo me Bakugou sarebbe diventato una furia" scoppiò a ridere e con lei tutte le altre.

"Quindi come facciamo? - domandò Jirou dopo dieci minuti – Abbiamo appurato che quei due non ci diranno niente."
Mina sbuffò "Kirishima è proprio inutile."
"Beh secondo me è un po' intimorito da Bakugou e, onestamente dovremmo esserlo anche noi anche se – Momo si grattò il braccio – non so chi mi spaventi di più tra lui e Miyuki. Anche lei sa essere terrificante quando vuole, l'avete vista con Monoma."
"Per me Bakugou non vuole semplicemente che si venga a sapere che ha un lato carino e premuroso – asserì Tsuyu – magari si vergogna."
"Ma perché? – fece Momo – Sono così carini insieme, il modo in cui la guarda è adorabile, anche quando le ha dato il cinque in quella maniera goffissima."
Rimasero in silenzio per qualche minuto "Credo sia proprio questo il motivo" asserì Mina.
"Penso che per com'è lui, che ci tiene tanto a questa sua aria da: niente mi tocca, niente mi scalfisce, sono migliore di tutti, fottetevi – imitò la sua voce – farsi vedere in quel modo dagli altri finirebbe per smontarlo."
Jirou sospirò "Però chi l'avrebbe mai detto – la guardarono – io non pensavo che lui fosse il suo tipo o che lei fosse il tipo di Bakugou."
"No? - fece Mina – Io l'ho pensato subito" strinse le spalle compiaciuta.
"Ah sì?" asserì Momo.
Mina annuì "Sin dal primo loro scontro, quando lei si è lanciata dagli spalti per farlo sbattere contro il muro – rise – ero sicura che una forte così sarebbe stata il suo tipo. Dopotutto, come abbiamo visto, insieme fanno le bombe"
"Cavolo è vero – asserì Uraraka ricordandosi di quel giorno in palestra – gli si è lanciata addosso con una potenza assurda."
"Sì per non parlare poi di quanto sia cazzuta – aggiunse Jirou – non parlo solo del suo passato ma, l'avete vista combattere. Per certi sensi, quando siamo state in squadra insieme quella volta, era come stare in squadra con Bakugou – rise – infatti l'abbiamo chiamata così quel giorno."
"Sono uguali – asserì di nuovo Momo – ma diversi. Sul campo sono praticamente la stessa persona mentre fuori, lei non è per niente come lui. Voglio dire, nel modo di porsi con gli altri, sempre disponibile e gentile è tutto l'opposto di Bakugou."
Hagakure sospirò "Magari è per questo che si sono trovati."
"Mh – Jirou si strofinò la fronte con l'indice – è probabile che Bakugou veda in lei, forse per la prima volta, un suo pari – risero – contrariamente a noi che siamo solo delle povere controfigure nella sua vita" continuò divertita.
"Io comunque voglio che lo ammettano – Mina batté il pugno destro sul suo palmo sinistro – dobbiamo organizzare qualcosa e se Hagakure non vuole stare nuda in camera di Miyuki-"
"Non voglio."
"-vedremo di organizzare un pigiama party."

Seduta sul divano del soggiorno con Bakugou disteso su quello di fronte, Miyuki faceva finta di stare al telefono mentre, con la coda dell'occhio spiava Kirishima e Shoto che, dietro l'isola della cucina, stavano ancora parlottando di chissà cosa.
Aggiornando ripetutamente la pagina principale di Google, Miyuki continuava a fissarli e ad ogni loro risatina, la curiosità la mangiava viva.
"Si può sapere perché continui a fissarli?" la vibrazione del suo telefono la fece sobbalzare; corrugando la fronte guardò Bakugou che, guardandola a sua volta alzò un sopracciglio.
"Perché voglio sapere che cos'hanno da confabulare." rispose sospirando per poi tornare a guardarli.
Bakugou sospirò "Vuoi davvero passare tutto il mio unico pomeriggio libero a spiare quei due invece di stare nella mia stanza?" lei lo guardò e roteò gli occhi.
"Non t'insospettisce il fatto che il tuo migliore amico, all'improvviso si metta ad essere così amichevole con il mio migliore amico?" lo guardò alzando le sopracciglia e aspettando che leggesse il messaggio.
"A quanto pare sì..."
"Aspetta, Shoto è il tuo migliore amico?!" la guardò disgustato.
"E comunque ho smesso di preoccuparmi di Kirishima da quando anche tu non facevi altro che stargli attaccata e arrovellarmi il cervello su quello mi aveva fatto pensare che voi steste insieme."
Miyuki lesse tutti e tre i messaggi e lo guardò perplessa.
"Punto primo, sì, lo è. E' il primo amico che io abbia mai avuto qui e, secondo, hai davvero pensato che io stessi con Kirishima?!" la velocità con cui scrisse quel messaggio lo fece preoccupare.
"Senti, il vostro rapporto non è da normali amici. Nessuno sta così attaccato ad una persona se non ci sta insieme." nel momento in cui sentì la vibrazione del telefono di Miyuki, si pentì di aver mandato quel messaggio.
Miyuki rilesse il messaggio almeno tre volte e ogni volta che ritornava con lo sguardo sullo schermo, Bakugou sentiva la voglia di far esplodere il suo telefono e di farsi saltare le mani.
"Quindi io e te stiamo insieme." lo sapeva che gliel'avrebbe scritto.
"Certo che per scegliere Shoto come migliore amico devi proprio avere gusti di merda." Miyuki lesse il messaggio dall'anteprima e vedendo solo la prima parola per poco non sputò fuori il cuore.
Poi aprì aprì tutto il messaggio e lo guardo roteando gli occhi "Limono con te da settimane, di certo i miei gusti non possono essere eccellenti."

Bakugou lesse il messaggio e rimase a bocca aperta "Ah ah ah."
Lei lo guardò compiaciuta "Ah ah ah."
"Devi essere anche campione di salto dell'argomento a quanto pare." gli inviò poi pensando al fatto che lui non le avesse risposto.
Bakugou corrugò la fronte "Che vuoi dire?" e leggendo il messaggio lei gli inoltrò di nuovo quello dove gli chiedeva se stessero insieme.
Letto il messaggio, Bakugou guardò lo schermo per qualche istante con le labbra arricciate "Quindi?" lui alzò lo sguardo, Miyuki lo stava guardando divertita e con un sopracciglio alzato.
"Se ti dico di no che succede?" capendo che volesse giocare con lei, perché dalla sua espressione traspariva al cento per cento la sua idea di stuzzicarla per vedere se sarebbe arrivata a pregarlo, Miyuki si sistemò meglio sul divano con le gambe incrociate – improvvisamente non gliene fregava più niente di Shoto e Kirishima.

"Beh, vorrebbe dire che ho fatto bene a non mettere paletti." lo guardò dritto negli occhi.
"Davvero?" la sua finta espressione rilassata fece trasparire un piccolissimo punto di preoccupazione – era così divertente il fatto che abboccasse subito a qualsiasi cosa.
"Beh – Miyuki sospirò mentre scriveva – dopotutto, non mi hai mai chiesto l'esclusiva." ghignò.
"Ah, allora avevo ragione su te e Kirishima." scrivere quel messaggio gli venne difficilissimo perché se Miyuki era seria e lui avesse scoperto così la verità, si sarebbe preso a cazzotti in faccia.
"Nah, io e lui non abbiamo mai fatto nulla... E' troppo semplice andare con il migliore amico." cercava di trattenersi dal ridere.
Bakugou sentì il cuore un po' più leggero però, adesso che aveva scoperto che Shoto era solo il suo migliore amico e che con Kirishima non aveva mai fatto niente, con chi aveva fatto le stesse cose che faceva con lui?

"Allora con chi?" contrasse la mandibola e Miyuki scoppiò a ridere nella sua testa, ci stava credendo completamente.
"Mh, dritto al punto." rispose allora, adorava vederlo bollire nel suo stesso brodo.
"Indovina." mandò subito dopo.
Bakugou la guardò dritto negli occhi con il telefono stretto tra le mani e delle piccole esplosioni che iniziavano a scoppiettare a causa del sudore che si stava accumulando per il nervosismo che quella situazione gli stava causando.
Sapeva in cuor suo che non poteva essere vero ma il fatto che l'espressione di Miyuki non lasciasse trasparire nessun segno di tradimento, iniziava davvero a fargli venire la tachicardia.
"Lo conosco?"
Miyuki rise "Ovvio." alzò le sopracciglia.
Il cuore di Bakugou accelerò, chi cazzo era?
"Abita con noi?"
"E certo, mica ho come uscire da qui no?" quel gioco non gli stava piacendo più. Doveva decisamente smettere di iniziare a scherzare su quelle cose con lei.

Bakugou iniziò a tamburellare con il piede a terra e ad ogni tocco, cercare di non ridere diventava sempre più difficile. Si stava incazzando di brutto.
"Iida."
Miyuki rise "No."
Bakugou iniziò a mangiarsi l'unghia del pollice sinistro "Sato" ripensò a quando avevano fatto la torta e il suo cervello iniziò a partorire scenari che, sicuramente, non si erano mai avverati.
Miyuki tornò seria "No, lui mi ha solo fatto vedere come non smontare gli albumi." alzò le sopracciglia.
Bakugou digrignò i denti, se stava scherzando, quella sera qualcos'altro sarebbe stato smontato e non sarebbe stata una cosa piacevole, per lei.

"Jirou." Miyuki fu sorpresa dal fatto che lui avesse pensato ad una ragazza.
"Come mai pensi sia una ragazza?" lui strinse le spalle.
"Avete dormito insieme a casa di Momo no?"
"Sì ma – lo guardò negli occhi – quella sera mi sono dedicata solo a te." era troppo esilarante.
Bakugou prese a scrivere velocemente "Chi cazzo è?!"
Miyuki lo guardò facendo finta di essere offesa da quella sua reazione "Già non vuoi più giocare?"
"Dimmelo."
"Ma non è più divertente così" portò all'infuori il labbro inferiore.
Bakugou strinse la mano attorno al suo telefono "Okay." mandò lei per evitare che lo spaccasse a metà.
"Però non dire che non ti avevo avvertito poi." strinse le spalle mentre sul suo volto ormai non c'era più segno di divertimento.
"Dai, ti do un ultimo indizio" nonostante lui stesse ribollendo di rabbia, Miyuki non voleva smettere.
"Sbrigati." glielo inviò senza distogliere lo sguardo da lei; Miyuki lesse il messaggio e continuando a guardarlo schioccò la lingua sul palato.
"Lo conosci da sempre." anche lei, inviò senza interrompere il contatto visivo e quando Bakugou sentì la vibrazione, lo abbassò solo per qualche secondo per poi, tornare a guardarla con gli occhi che iniziavano a riempirsi di sangue e le palpebre più aperte del solito.
Continuando a guardarlo Miyuki sapeva di star andando troppo oltre "Andavate pure alle medie insieme." Bakugou lesse anche quel messaggio per poi tornare a guardarla.
"Devo dire che mi sono sempre piaciuti i tipi con le lentiggini ma... soprattutto..." Bakugou rimase con gli occhi fissi sullo schermo mentre, in basso, i tre pallini che indicavano che l'altra persona stesse scrivendo si muovevano e si fermavano in continuazione, segno che Miyuki stava scrivendo e cancellando.
"COSA?!" inviò lui e lei riuscì a sentire tutto il suo odio in quel messaggio.
"Mi piacciono gli idioti che abboccano alle mie stronzate come nulla fosse." e dopo essersi assicurata che lui l'avesse letto, Miyuki scoppiò a ridere di gusto buttandosi all'indietro sul divano.

Bakugou dovette rileggere quel messaggio più e più volte perché non aveva ancora capito che si stesse riferendo a lui dato che Midoriya era una persona che davvero si beveva tutto come niente.
"Sei stata davvero con Deku?!" le inviò e Miyuki, sentendo il suo telefono vibrare, dopo aver aperto il messaggio ed essersi assicurata che i due se ne fossero andati lo guardò.
"Ma sarai stupido?" lui la guardò con lo sguardo in fiamme "Non hai capito che stavo scherzando?" Bakugou tornò con lo sguardo sul telefono e dopo aver riletto per l'ennesima volta il suo penultimo messaggio, la guardò di nuovo.
"Non ci posso credere" fece lei scoppiando a ridere di nuovo.
Con il cuore che gli stava facendo esplodere la gabbia toracica per l'aver creduto per davvero che lei avesse fatto qualcosa anche con qualcun altro, Bakugou, con le mani completamente sudate, lasciò il telefono sul divano e si avviò verso il suo dove Miyuki, vedendolo arrivare così incazzato, iniziò ad indietreggiare finché non fu bloccata dallo schienale del divano.

"Dai, Kacchan – rise ancora – stavo scherzando."
"Non chiamarmi Kacchan" asserì lui a denti stretti mentre le strappava il telefono dalle mani maledicendo il giorno in cui aveva acconsentito nel contribuire per regalarglielo.
Chinandosi su di lei e poggiando entrambe le ginocchia attorno alle sue gambe, Bakugou la bloccò e, afferrati entrambi i polsi, le bloccò anche le mani sulla testa.
"Dai, è carino Kacchan" continuò ridendo lei chiudendo gli occhi e ritraendo la testa per paura che lui potesse darle una testata.
Stringendo la presa sui suoi polsi, Bakugou continuò a spingerle le braccia all'indietro.
"Come ti ho detto che devi chiamarmi?" ringhiò avvicinando la sua faccia a quella di Miyuki che stava ancora ridendo.
"Ka- spinse le sue braccia ancora oltre -Katsuki!" asserì lei che non riusciva a smettere di ridere "Katsuki!" continuò a ripetere più volte.

Liberatasi da quella presa e con ancora nessuna risposta alla sua domanda, Miyuki che era ancora un po' turbata, piacevolmente turbata, dalla posizione in cui l'aveva tenuta e dal fatto che le avesse fatto ripetere il suo nome più volte, si avviò verso la sua stanza poiché Bakugou era stato chiamato da sua madre e come ogni volta che succedeva, usciva di casa per chissà quale motivo.

Arrivata davanti la porta della sua stanza, Miyuki fece per aprirla ma, come se la stessero aspettando, da qualche porta più indietro, uscirono Mina e Hagakure – Miyuki vide i suoi vestiti fluttuanti, che con un sorriso enorme si avvicinavano a lei.
"Ehi – le salutò Miyuki un po' preoccupata da quegli sguardi – posso... aiutarvi?"
Mina sorrise così tanto da strizzare gli occhi "Stasera sei con noi" sgranò gli occhi; Miyuki la guardò confusa "E dove?"
"Nella tua stanza" asserì Mina; Hagakure batté le mani "facciamo un pigiama party!"

"Un pigiama party?" domandò sconsolato Kirishima quando Miyuki rifiutò la sua offerta di guardare un film.
"Già – si girò sulla sedia mentre in mano aveva una penna – e poi onestamente dopo che ogni volta che mi chiedi di vedere un film esco dalla tua stanza turbata, non mi alletta più l'idea."
Kirishima rise "Dai ma avevo scelto un film bellissimo!"
"Un'altra commedia?" alzò un sopracciglio.
Lui fece di no con la testa "No... - fece spallucce – assolutamente no" lei scuoté la testa.
"Mi dispiace Kiri – strinse le spalle – hanno già deciso. Prenderemo cibo da asporto e faremo cose da femmine" accennò un sorriso.
Lui la guardò distendendo gli angoli della bocca "Ma ti senti? - lei tornò a scrivere sul quaderno – Cose da femmine. Si vede lontano un miglio che non ti va!"
Miyuki rise "Beh non potevo dire di no!"
"Sì invece. – sbuffò – Posso stare qui almeno?" continuò dopo qualche secondo di silenzio.
Lei lo guardò sgranando gli occhi "Sto buono e in silenzio, ti prego!"

E così, nemmeno un'ora dopo, quando le ragazze arrivarono nella sua stanza, ci volle poco prima che si accorgessero dell'enorme ed ingombrante figura di Kirishima che, seduto sul letto accanto a Miyuki le salutava sorridendo.
"E tu che vuoi?" chiese Mina infastidita; Miyuki sospirò "Scusate ragazze, a quanto pare ho un animale domestico. – Jirou rise – Ha promesso di stare zitto e buono se lo facciamo rimanere e, onestamente, - lo guardò maligna – possiamo svoltare la cosa a nostro vantaggio." Kirishima d'un tratto parve essersi pentito di aver chiesto di stare lì.

Qualche tempo dopo infatti, Kirishima si ritrovò seduto a terra mentre Miyuki e Mina si divertivano a renderlo imbarazzante.
"Secondo me, dobbiamo fare qualcosa a questi capelli" commentò Jirou prendendo tra le dita una ciocca rossa.
"Sì – asserì Uraraka – sono secchissimi, è come se fossero sempre soggetti a trattamento chimico."
Miyuki guardò la ragazza, possibile che non sapesse che quello non era il colore naturale dei suoi capelli? Notando il lieve panico negli occhi dell'amico però, decise di non farne parola.
"No secondo me – prese la ciocca che aveva in mano Jirou – sbagli solamente shampoo e balsamo." Kirishima la ringraziò con il pensiero.

"Miyuki ma non hai il phon? - chiese Momo facendo capolino dalla porta del bagno – Non lo trovo da nessuna parte e se dobbiamo fargli la piega è un po' difficile."
Miyuki guardò verso la porta del bagno "No, non lo uso" asserì tornando a scompigliare i capelli dell'amico che, in realtà, stava apprezzando tutte quelle attenzioni.
"Non lo usi?" chiese Tsuyu che stava seduta sul suo letto; Miyuki fece di no "E come ti asciughi i capelli?" aggiunse Jirou.
Miyuki rise "Così" e facendo in modo che il suo quirk uscisse da sotto la sua cute, le ragazze videro i suoi capelli iniziare a muoversi sotto il getto d'aria calda.
Jirou scoppiò a ridere "E' fantastico!"
"E' super comoda come cosa!" commentò Momo "Quindi tu ti asciughi subito e senza aiuto" Miyui annuì.
"Ma puoi farlo anche sugli altri?" Uraraka portò la mano all'altezza della testa di Miyuki per sentire l'aria calda che stava ancora uscendo.
Lei annuì "Quando ero più piccola mi divertivo a fare questo alle mie bambole" e riprendendo una ciocca di capelli dell'amico, iniziò ad attorcigliarsela sull'indice per poi tenerla ferma lì qualche istante.
Poco dopo, tirato fuori il dito, la ciocca aveva preso la forma di un boccolo e Kirishima vedendolo lo afferrò immediatamente "Oh – rise – è fighissimo!"

Morte dalle risate per il fatto che Miyuki fosse come un phon e una piastra insieme, le ragazze la obbligarono a fare tutti i capelli di Kirishima perciò, lei passò almeno mezz'ora seduta accanto all'amico mentre gli arricciava i capelli,
"Mi dispiace" fece lei a bassa voce quando le ragazze facevano una pausa nell'attesa che Momo tornasse al piano di sopra con ciò che aveva portato il fattorino.
"Ah! - sospirò Hagakure – Se tutti i ragazzi fossero come te, Kirishima!" lui arrossì.
"Già – si aggiunse Tsuyu – la tua fidanzata sarebbe la più fortunata del mondo." adesso Eijiro stava iniziando a sentirsi a disagio.
Con ancora i suoi capelli tra le dita, Miyuki che aveva il vago presentimento del motivo per cui avessero scelto di fare quel pigiama party e dell'argomento che sarebbero andate a tirar fuori, iniziò a pentirsi di non aver accettato la serata film in camera di Kirishima.
Avrebbe preferito sorbirsi venti film di merda piuttosto di una conversazione sui ragazzi della loro classe.

"Uh – fece Hagakure – è arrossito!" tutte si avvicinarono a lui e Miyuki si sentì tremendamente in colpa.
"Allora ce l'hai la ragazza!" esclamò Mina divertita; Kirishima rise "No, non ce l'ho."
Lei fece finta di crederci, aveva intenzione di andare a parare da tutt'altra parte "Beh, peccato – sospirò – sei uno di quelli che piace di più tra di noi" rise facendo sentire Kirishima ancora peggio.
"Davvero?" fece Miyuki e lui la guardò; Hagakure rise "Sì, noi diciamo che abbiamo una lista dei ragazzi che ci piacciono" a Miyuki sembrò una cosa un po' da folli.
"Per esempio – continuò – ad Uraraka piace da morire Modiriya!"
"Hagakure!" squittì lei coprendosi la faccia con le mani e lei e Kirishima rimasero sconvolti.
"Ah" asserì Miyuki cercando di trattenere il suo ghigno soddisfatto, aveva ragione ma comunque se avesse baciato Bakugou le avrebbe strappato la lingua.
"Proprio tutte?" domandò Kirishima scombinandosi i capelli una volta che Miyuki ebbe finito di arricciarglieli; Mina annuì "Tutte!" poi guardò Miyuki "A te invece, - lei deglutì rumorosamente – chi è che piace?"

Kirishima si girò verso l'amica e per quanto le dispiacesse, si meritava un po' quella situazione dato che aveva rifiutato di vedere un film con lui per fare "cose da femmine".

"Della classe?" fece la finta tonta; le ragazze annuirono all'unisono "Nessuno" rispose poi mettendosi a ridere.
Mina strizzò gli occhi "Proprio nessuno?" alzò le sopracciglia e Miyuki percepì che forse lei sapeva qualcosa ma, decidendo di non mollare, annuì continuando a far come se nulla fosse.
"Mh – fece Hagakure – allora facciamo così, proviamo ad indovinare."

Nemmeno due minuti dopo, Miyuki si ritrovò sulla sedia della scrivania con gli occhi di tutte le ragazze, e di Kirishima, addosso nel tentativo di capire chi potesse piacerle.
"Allora – partì Mina – io direi di escludere tutti quelli che hanno un quirk come il tuo" guardò le altre che annuirono e Miyuki si sentì un po' sollevata poiché, in base a quel ragionamento, Bakugou era decisamente fuori dalla lista.
"No – fece Kirishima – perché escluderne alcuni già a prescindere?" Miyuki voleva lanciargli la scrivania in faccia, da che parte stava?
"Sì, Kirishima ha ragione!" asserì Jirou.
Mina sospirò "Okay allora, essendo lei – non capiva perché parlassero alla terza persona – un tipo molto forte, penso che per avere un po' di equilibrio abbia bisogno di qualcuno più calmo accanto" alzò un sopracciglio.
Miyuki continuava a non capire che le ragazze stessero fingendo l'intera conversazione da quando erano entrate nella sua stanza poche ore prima.
Mina aveva organizzato ogni cosa nei minimi dettagli e, anche in quel momento, si stava rigirando Miyuki nelle sue mani come una burattino.

"Sì – Tsuyu annuì – secondo me pure. Non la vedo proprio con qualcuno come Bakugou." tutte la guardarono e lei cercò di rimanere impassibile mentre, dietro alle ragazze, Kirishima si schiacciava la faccia contro un cuscino.
"Però – fece Uraraka; le ragazze volevano far leva su ciò che Mina avesse visto durante il gioco della bottiglia e quindi lei era stata scelta per stuzzicarla a dovere – in realtà Bakugou non è male."
"Ti piace anche Bakugou, Uraraka?" domandò Mina con finto interesse e stupore; l'altra ridacchiò "Beh, i tipi così violenti un po' mi attraggono."
Miyuki stava cercando di mantenere la calma.

"Io avrei detto fossi più da Midoriya, sappiamo tutte che ti piace – aggiunse Jirou – però, sì Bakugou ha il suo fascino – Miyuki stava fumando, odiava essere così gelosa ma non riusciva a contenersi – chissà se è single."
Miyuki sgranò lievemente gli occhi e dato che ancora lui non aveva risposto alla sua domanda di quel pomeriggio, il fatto che le ragazze, nonostante sapessero che molto probabilmente tra loro due ci fosse qualcosa, si chiedessero se fosse single, le fece aumentare i battiti.
"Secondo me sì!" esclamò Tsuyu mentre Miyuki stringeva i braccioli della sedia cercando di non impazzire.
"Secondo te?" Mina si girò verso Miyuki e lei la guardò impassibile, non avrebbe fatto capire assolutamente nulla.
Mentre tutte si giravano a guardarla dato che stava perdendo forse troppo tempo a rispondere, Miyuki pregò che qualcuno mettesse fine a quello strazio e come se l'avesse chiamato, poco dopo, si sentì bussare alla porta della sua stanza.
"E' quasi mezzanotte si può sapere perc-" Bakugou, che aveva iniziato a parlare prima di rendersi conto di cosa stesse succedendo in quella stanza, si fermò di getto quando i suoi occhi, posatisi sul letto di Miyuki, si accorsero della presenza di tutta quella gente.
Spostato lo sguardo un paio di volte sulle ragazze e su Miyuki, che, come un gatto impaurito stava aggrappata ai braccioli della sedia, Bakugou corrugò la fronte.
"Che sta succedendo qui?"
Le ragazze si girarono tutte verso di lui con in volto un ghigno soddisfatto. Bakugou non aveva nessun motivo di andare in camera di Miyuki a quell'ora se non c'era assolutamente nulla tra loro due perché, in quei pochi mesi in cui avevano condiviso lo stesso tetto, Bakugou non era mai andato in camera di nessuno per di più, a mezzanotte.

Miyuki lo guardò con gli occhi sgranati sperando che lui recepisse il messaggio e che la trascinasse fuori da quella situazione.

"Stiamo facendo un pigiama party" rispose Mina; Bakugou diede un'altra occhiata alla stanza "una cosa tra ragazze" continuò.
"E perché c'è Kirishima?" domandò indicando l'idiota che stava ancora con la faccia dietro il cuscino nel tentativo di non farsi sentire mentre rideva.
Kirishima finalmente si scoprì "Fatti i cazzi tuoi."
Bakugou alzò un sopracciglio e senza essere stato invitato ad entrare, scivolò dentro e chiuse la porta.
"Tu come mai sei qui?" chiese Jirou divertita; lui s'infilò le mani nelle tasche anteriori per poi andarsi ad appoggiare alla parete di fronte a dove stava seduta Miyuki, che era anche la parete.
Miyuki si schiarì la gola e distolse lo sguardo mentre le ragazze continuavano a guardarlo sorridenti "Stavate facendo un casino – rispose lui serio – vi si sente fino all'altro corridoio." non era vero, e le ragazze lo sapevano. Avevano bisbigliato per tutto il tempo e anche se avessero parlato con un tono più alto, Bakugou non avrebbe comunque potuto sentir niente a causa della distanza tra le due stanze anche perché, la camera di Miyuki, era proprio l'ultima del corridoio.

"Beh – Mina si schiarì la gola – hai intenzione di rimanere?" lo guardò dritto negli occhi.
Bakugou sospirò "Dipende da cosa state facendo e soprattutto dal perché Kirishima è qui e ha dei capelli ancora più di merda del solito." l'amico se li sistemò.
"Glieli ha fatti Miyuki – esclamò Hagakure – tu sapevi fosse in grado di fare come il phon?" Bakugou cercò di rimanere serio, sapeva benissimo di quella sua capacità.

"Comunque – fece Mina – dov'eravamo rimaste?" guardò le amiche con gli occhi sgranati e Jirou dovette trattenersi dal ridere.
"Stavamo chiedendo a Miyuki se Bakugou fosse single" asserì Tsuyu e Bakugou si pentì di essere entrato "ma – continuò – dato che sei qui possiamo chiederlo direttamente a te" tutte lo guardarono di nuovo e, questa volta, anche Miyuki, che all'improvviso, stava trovando piacevole quella serata.
Guardandolo dritto negli occhi con un ghigno, Miyuki moriva dalla voglia di sapere come ne sarebbe uscito ma, Mina, che era troppo intelligente e sveglia, rincarò la dose.
"Sì, - i due la guardarono – perché a quanto pare piaci ad Uraraka."

A quelle parole, Kirishima dovette ficcarsi l'intero cuscino in bocca per non ridere mentre Miyuki rimpianse seriamente di essere fuggita da casa sua.
Rimasto però impassibile, Bakugou che dentro di se stava imprecando ad alta voce perché il suo intento quella sera era solo di dormire insieme a Miyuki e non di sorbirsi quel fastidiosissimo interrogatorio poiché, odiava raccontare i cazzi suoi agli altri, fece un respiro profondo.
"Mi dispiace – Miyuki sgranò gli occhi mentre tutte le altre si tenevano pronte per la bomba che stava per lanciare – non sei il mio tipo." Kirishima urlò.

"Come mai ve lo stavate chiedendo?" chiese poi lui dopo che Kirishima ebbe smesso di urlare; Mina ghignò e guardò con la coda dell'occhio Miyuki "Stavamo cercando di indovinare chi piacesse a Miyuki – lui la guardò divertito e Miyuki, che ancora aspettava una risposta, decise che avrebbe fatto sparire quel suo ghigno dalla faccia iniziando a stare al gioco – e, ti avevamo escluso a prescindere. Sei troppo violento e noi pensiamo a Miyuki serva qualcuno di più pacato."
Miyuki strinse le spalle "Beh, non avete tutti i torti" improvvisamente il suo tono di voce era molto più amichevole.
"Quindi c'è qualcuno che ti piace!" esclamò Hagakure battendo le manì; Miyuki strinse le spalle "Ho degli occhi anche io."

"...e per questo secondo me è Shoto!" concluse Jirou dopo cinque minuti d'intervento in cui spiegava i motivi per i quali, secondo lei, il tipo che piaceva a Miyuki fosse Shoto.
Sapeva che non era lui, lo sapevano tutte, ma le espressioni di Miyuki e Bakugou durante tutta quella conversazione era impagabili. Alle ragazze non serviva più che lo ammettessero a parole perché era palese che stessero insieme però, nonostante ormai il loro scopo fosse stato raggiunto, continuarono.
Momo annuì "Secondo me pure – strinse le spalle – e poi, li avete visti combattere in palestra." Bakugou strinse il pugno ricordando quel giorno che lo aveva tormentato "Sembravano così intimi" continuò.
Miyuki, che ormai non poteva sprofondare più a fondo di così nella sedia, si era rassegnata. Quella sera, l'avevano distrutta.

"Sì – esclamò Uraraka – erano così in sintonia. Per forza dev'essere Shoto e poi – la guardarono – sareste anche una bella coppia."
Gli occhi di Miyuki schizzarono su Bakugou che ancora appoggiato a quella parete, teneva la testa bassa.
Divertita Miyuki sospirò "Dite?" e Bakugou iniziò a tamburellare con il piede sul pavimento mentre, rimpiangendo di non essersi portato le solite patatine, Kirisihima si godeva quello spettacolo come se fosse al cinema.
Non capiva perché Bakugou preferisse infliggersi quella sofferenza piuttosto che ammettere di stare con Miyuki.
Era ovvio che le ragazze sapessero, lo avevano tormentato per due giorni e il fatto che stessero continuando a battere sempre sugli stessi argomenti, voleva solo dire che li stessero stuzzicando per ottenere ciò che che volevano ossia, una confessione.

"E certo! - esclamò Jirou – E poi, c'è anche Endeavor che a quanto pare ha puntato gli occhi su di te!" continuò alzò la testa "Secondo me per forza ti sta testando perché vuole che tu diventi la moglie di suo figlio."
Quell'idea, che non aveva mai sfiorato la mente di Miyuki, stranamente, in quel momento, iniziò ad avere un minimo di senso.
Endeavor era decisamente troppo gentile e premuroso nei suoi confronti più che in quelli di suo figlio e onestamente, il fatto che potesse star pensando ad un matrimonio combinato, la lasciò senza parole.
"Già! - esclamò seria Hagakure – Endeavor non si è mai sbattuto così tanto per qualcuno. Secondo me, dopo aver visto la tua abilità con il quirk, ha pensato che saresti stata ottima per dargli dei nipotini fortissimi!"

Miyuki scoppiò a ridere "Penso che stiamo andando un po' oltre." Bakugou la guardò dritto negli occhi, glieli avrebbe dati lui i nipotini, a suon di calci nel culo.
"Secondo me Hagakure ha ragione – asserì Mina – tu che dici Bakugou?" lo guardarono di nuovo tutte.
"Io penso che voi stiate male." le ragazze risero.
"Perché? - Jirou fece la finta tonta – E' così ovvio, voglio dire, se no perché Endavor l'ha mandata a chiamare per allenarsi con lui e aiutare Shoto a sua volta?"
"Sì ma – s'intromise Mina – tralasciando questo, vogliamo parlare del destino che voleva farli baciare al gioco della bottiglia?"
"Il destino" ripeté lui annuendo e guardando Miyuki che si stava trattenendo dal ridere.
"Secondo me tu a lui piaci" fece Tsuyu "era così nervoso quando stavate per baciarvi e poi non ho mai visto Shoto ridere così tanto come fa con te."

Quella conversazione andò avanti per almeno un'altra ora e per quanto Miyuki trovasse divertente le reazioni di Bakugou, iniziava ad avvertire il sonno.
Era più stanca di quando si allenava e tutto perché le ragazze, da ore, continuavano a fare congetture su di lei e chiunque altro della loro classe e il fatto di non poter dire di stare con Bakugou, l'aveva stremata.
Se l'avesse detto, si sarebbe risparmiata una serata all'insegna del gossip.

"Non lasciare mai più che io rifiuti una serata film." asserì Miyuki, il giorno dopo quando, mentre le altre continuavano a dormire in camera sua, era scesa per fare colazione e aveva incontrato Kirishima intento nel prepararsela.
Lui rise "E' stata la serata più bella della mia vita."
"Io credo finalmente di aver capito perché non ho mai avuto amiche" si buttò di peso su una delle sedie attorno al tavolo "non posso sopportare due sere di seguito a parlare dei ragazzi che ci piacciono."

Lui le si sedette accanto poggiando il piatto sul tavolo "Secondo me lo stavano facendo apposta – rise di nuovo; Miyuki lo guardò – dai, casualmente la prima volta che fate un pigiama party l'argomento schizza sui fidanzati e, sempre casualmente, su Bakugou?" alzò un sopracciglio.
Miyuki corrugò la fronte "E' dall'altra sera, quella della sfida in palestra, che tormentano me e Shoto per sapere qualcosa su voi due." lei sgranò gli occhi facendolo ridere.
"Devi ammettere che è un po' palese che ci sia qualcosa tra voi due – mandò giù un boccone di omelette – ormai lo stiamo notando tutti."
Miyuki sospirò e si lasciò cadere sul tavolo "E in più, devo ammettere che Bakugou sta diventando un po' imbarazzante – rise – non gliene è mai fregato nulla se qualcuno si ustionasse la lingua mentre l'altra sera, se avesse potuto, l'avrebbe fatta pagare a ciò che te l'aveva bruciata" Miyuki scoppiò a ridere.

Non potendo tornare nella sua stanza poiché le ragazze vi stavano ancora dormendo dentro, Miyuki rimase al piano di sotto a guardare la tv da sola poiché Kirishima, dopo aver finito di fare colazione, era tornato nella sua stanza per passare il resto di quel sabato a dormire dato che, la sera prima, lo aveva fatto poco e male.

Distesa sullo stesso divano sul quale il giorno prima si era divertita a stuzzicare Bakugou, Miyuki continuava a pensare alla sera prima e alle espressioni di lui quando la accoppiavano con Shoto e dovette ammettere di non aver mai pensato all'ipotesi che Endeavor potesse volerla far finire con suo figlio.
Ripensandoci non era nemmeno una cosa così tanto fuori dal normale, i matrimoni organizzati per unire diversi quirk non erano una novità, anche quello tra sua madre e suo padre doveva essere stato frutto di ciò però, una vita con Shoto.

Seduta a gambe incrociate e con la schiena sullo schienale, Miyuki prese a pensare all'eventualità di una cosa simile.
Con Shoto era tutto molto più semplice, tralasciando il fatto che non fosse sveglio come chissà cosa però, dopotutto era davvero una persona decisamente pacata, tranquilla e anche molto piacevole da avere accanto e il fatto che con lui lei vedesse solo i suoi ricordi felici, in un certo senso, non le faceva sembrare quell'ipotesi così terribile.
L'idea di poter vivere una relazione normale, priva di drammi, anche se pure Shoto in quanto a traumi non scherzasse, non le dispiaceva però le bastava ritornare a pensare a tutto ciò che provava anche solo quando Bakugou le passava accanto per far sì che, quel futuro utopistico con Shoto, svanisse nel giro di un battito di ciglia.

Per quanto fosse decisamente complicato ed estenuante avere a che fare con Bakugou Katsuki ventiquattro ore su ventiquattro, con le sue paturnie, le sue crisi e la sua ira, quando stavano chiusi nella sua stanza, l'uno tra le braccia dell'altro, era come se il mondo, d'un tratto, si mettesse a posto.

Le bastava guardarlo negli occhi per sentirsi protetta e le bastava che lui la sfiorasse per sentirsi amata.
Non le importava davvero che lui le dicesse a voce che stavano insieme, lo sapeva anche lei, glielo aveva detto in moltissimi altri modi diversi e anche se non c'era una sorta di contratto sancito a voce che le metteva dei paletti, lei li aveva già piantati la sera di Natale quando, per la prima volta, aveva lasciato che il suo profumo le riempisse i polmoni.

Ritrovatasi con lo sguardo sul punto in cui il pomeriggio precedente stava seduto lui, Miyuki rise ripensando alla sua espressione quando aveva letto di conoscere da sempre la persona con cui lei aveva fatto qualcosa e mentre rideva, sentì vibrare il suo telefono.
"Dove sei?" rise, dove poteva essere? Non aveva dove andare e se non era nella sua stanza, poteva solo essere al piano di sotto.
"Indovina."
"Dai, che cazzo." scoppiò a ridere.
"Aspetta, ti ho sentita." Miyuki sentì i suoi passi scendere le scale e quando lo vide arrivare, stava ancora ridendo.

"Dove pensavi che fossi? In camera del mio futuro marito?" alzò le sopracciglia; Bakugou sbuffò "Quelle sono delle vipere, non delle ragazze" lei rise ancora.
"Vieni?" le tese la mano; Miyuki corrugò la fronte "Dove?"
Bakugou sbuffò "Poi sono io quello che non capisce – lei rise – dai." e alzandosi dal divano Miyuki gli prese la mano e contrariamente alle altre volte, Bakugou non la lasciò mentre si dirigevano al piano di sopra anche se c'era l'eventualità che qualcuno li vedesse.

Arrivati davanti la sua stanza, Bakugou aprì la porta e come faceva sempre, una volta dentro, se la chiuse alle spalle facendo sì che tutto il resto non potesse sfiorarli poiché bloccato da quella.
Da soli, all'interno di quelle quattro mura, Bakugou e Miyuki, con ancora le dita intrecciate e in silenzio, si abbracciarono contro la solita superficie in legno che, piano piano, stava iniziando a prendere la forma delle spalle di lui che, da un mese ormai, ci si appoggiava contro stringendola tra le sue braccia e facendo sì che, proprio come aveva pensato lei quel pomeriggio, tutto si mettesse al suo posto.




Angolo autrice:

BUOOOOOOOOOOOOOON GIORNO HAHAHAHAHH Questo capitolo mi ha fatto volare e come sempre, dato che è un mio tratto distintivo, o alla fine c'è il dramma o c'è il pippone romantico che io amoldsjkfhohdshfoihs 
Godetevi questo capitolo bello frivolo perché sarà uno degli utlimi, ahimé dato che, d'ora in poi si va IN DISCESA - anche se ci saranno parti carine anche negli altri eheheh
Detto questo, come sempre vi esorto a lasciarmi un pensiero/una stellina e noi ci vediamo al prossimo sperando che rimarrete con me fino alla fine!

Continue Reading

You'll Also Like

139K 3.7K 78
perché ho gli occhi molto più cechi del cuore e non sono mai riuscita a vederci amore... rebecca chiesa, sorella di federico chiesa, affronta la sua...
11.6K 436 32
Ginevra frequenta l'ultimo anno di liceo. Ha una grande passione per il giornalismo e vuole viaggiare il mondo proprio come suo padre. Una sera viene...
1.6M 50.3K 72
"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. Ma la verità era che non ero pronta per d...
58.1K 3.4K 28
Se non è amore, dimmelo tu, cos'è?