"Io...Voglio essere un Hero!"...

By jinchurems

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Miyuki Kaminaze sa di voler essere un Hero ma sa anche che diventarlo, per lei, non sarà così semplice. Figl... More

L'inizio della fine.
Domande
1-A
Dimostrazioni
Sorprese
6.30 a.m.
Bakugou contro Bakugou
Mezze verità.
Legami
Inquietudine
Cicatrici
Oscurità
Rivelazioni
?
Confusione
Amici
Vigilia di Natale
Natale
Strane sensazioni.
Fine delle vacanze
Primo giorno di tirocinio
Pelle
Aperture
Una domenica da dimenticare
"Katsuki..."
Febbre
Cambiamenti
Bollore
Gelosia
Perdita
Pioggia
Calamite
Giochi
Cioccolato e Peperoncino
Gossip
San Valentino
Hatsumici
Tutta la verità
Il giorno dell'incidente
"Più in la'."
Papà
Kirishima
Sconfitta
Ritiro nei boschi - Parte I

"Nessuno morirà oggi."

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By jinchurems

Più tardi quella stessa mattina, a Miyuki vennero fatti gli ultimi accertamenti e nonostante le infermiere non fossero molto convinte nel lasciarla tornare a casa, i risultati delle analisi e dei test effettuati mostravano che qualsiasi fosse la condizione che l'aveva tenuta in quella sorta di coma per almeno quattro giorni, ormai era sparita e con essa anche l'instabilità del suo quirk.

Miyuki quindi, con l'aiuto di Bakugou, Kirishima e Kaminari, prese le poche cose che si erano accumulate nella sua stanza in quei giorni – fiori, caramelle, peluches e dei vestiti per quando si sarebbe svegliata – e, anche se riluttante nell'ammetterlo, con ancora un po' d'ansia addosso lasciò la sua stanza e si diresse verso l'uscita.

Man mano che tutti e quattro percorrevano i corridoi dell'ospedale, Miyuki stava ben attenta a non perdere nessuna delle reazioni delle persone che andavano incontrando.
Se davvero suo padre aveva mostrato la sua faccia al Giappone o, forse anche a tutto il mondo intero, non poteva più andare in giro come se nulla fosse, anzi, adesso doveva stare più attenta del solito.

"Puoi rilassarti? - fece scocciato Bakugou rallentando per aspettare che lei lo raggiungesse: oltre a studiare ogni minima cosa, Miyuki si stava muovendo anche più lentamente del solito – Mi stai facendo innervosire" concluse prendendo a camminare alla sua stessa velocità.
Miyuki lo guardò per una frazione di secondo per poi tornare a studiare ciò che la circondava "Perdonami ma è come se avessi un mirino puntato costantemente addosso-" un signore si alzò di scatto e la fece bloccare poi, quando si diresse da tutt'altra parte riprese a camminare.

Bakugou roteò gli occhi "Secondo me hai bisogno di qualcosa di fresco da bere!" asserì Kaminari girandosi verso di loro "Sono sicuro che dopo una bella bevanda fresca ti sentirai più rilassata!"

"Siamo a Dicembre, con questo freddo penso che una bevanda fresca non sia il massimo" commentò Kirishima; Kaminari ci pensò su per qualche secondo "Beh allora una cioccolata calda sarà l'ideale! - la guardò – Ti piace la cioccolata calda?"
Miyuki si girò verso di lui, non stava prestando attenzione poiché stava studiando attentamente i movimenti di un uomo che, dall'altro lato del corridoio, continuava a guardarli e a borbottare chissà cosa al telefono "Come scusa?" gli domandò poi.

"Ti piace la cioccolata calda?" ripeté Kaminari sempre sorridente; Miyuki strinse le spalle "Sì, abbastanza... perché?" chiese dato che non aveva seguito la breve conversazione che i due avevano avuto poco prima.

"Perché secondo me potrebbe aiutarti ad essere meno tesa!" ripeté "Dato che ti piace comunque, perché non ci fermiamo alla macchinetta che c'è qui vicino?" indicò con il pollice una direzione poco chiara.

"Non credo che ne siano." rispose secco Bakugou; Kaminari alzò un sopracciglio "Non siete andati lì quando dovevi comprarti da bere?" si rivolse a Kirishima, il quale, concentrato a scrivere un messaggio annuì semplicemente.
"Beh allora andiamo, sono sicuro che ti sentirai meglio dopo!" e afferrando Miyuki per il braccio, Kaminari iniziò a camminare velocemente verso la direzione designata mentre Bakugou, dietro di loro li seguiva imprecando a bassa voce.

Una volta arrivati lì però, Kaminari parve molto confuso "Giurerei che fosse integra quando siamo arrivati" commentò poi triste; Miyuki si sporse oltre le sue spalle: era come se qualcuno vi avesse tirato un pugno ammaccando metà dai tasti.
"Ehi – si girò verso gli altri due che finalmente li avevano raggiunti – quando siete venuti qui prima funzionava?" Bakugou lo guardò con la solita espressone seria "No." rispose poi prima che potesse farlo Kirishima; Kaminari sospirò "Mh... dev'essere per questo che non avete preso nulla" strinse le spalle "Già, e anche perché non avevo i soldi" continuò l'altro.

Nonostante quella conversazione avesse poco senso, Miyuki vi prestò poca attenzione dato che, l'uomo che aveva visto nel corridoio sembrava averli seguiti anche lì.
"..mi dispiace, Miyuki" sentì provenire dalla bocca di Kaminari; la ragazza fece cenno con la mano che non c'erano problemi "Sarà per un'altra volta Denki, ora voglio solo andare via" asserì continuando a fissarlo.

"E' un giornalista" fece Bakugou notando lo sguardo fisso di Miyuki "è qui da almeno tre giorni. Sicuramente sta parlando con qualcuno per poter ottenere lo scoop sul tuo risveglio" guardò anche lui l'uomo.
"Questo non mi rassicura affatto" rispose lei continuando a guardarlo "Se vuoi possiamo chiedergli di andarsene" propose Kirishima per cercare di allentare un po' la situazione.
Miyuki fece di no con la testa "Se non è lui, sarà sicuramente qualcun altro. E' solo che essere pedinata inizia a darmi ai nervi" poi, distolse lo sguardo e tornò a camminare verso l'uscita insieme agli altri.

Quando furono tornati al dormitorio, scortati da una macchina privata che il preside Nezu aveva fatto mandare davanti all'ospedale, Miyuki si sentì finalmente meno tesa nonostante fosse proprio quello il posto in cui l'avevano attaccata l'ultima volta.
I ragazzi lasciarono le sue cose sul divano e dopo aver chiacchierato per almeno un'altra mezz'ora del più e del meno, Kirishima e Denki si accorsero dell'orario e, costretti a tornare a casa per pranzo, lasciarono Miyuki e Bakugou da soli nell'enorme edificio.

"Certo che fa strano tornare qui..." asserì Miyuki sedendosi su una delle sedie del tavolo mentre Bakugou lasciava cadere la testa all'indietro sullo schienale del divano.
"Non hai motivo di preoccuparti" Miyuki lo guardò "come ha detto Aizawa, il preside Nezu ha fatto aumentare la sicurezza in tutto il perimetro della scuola e soprattutto nei dormitori. Niente può entrare o uscire senza che qualcuno lo venga a sapere."

Miyuki spostò lo sguardo sul bicchiere d'acqua che si era riempita e che aveva poggiato sul tavolo.
Effettivamente il professor Aizawa le aveva detto proprio quello che Bakugou le aveva appena riferito però, cosa avrebbero potuto fare contro qualcuno in grado di attraversare gli specchi o qualcuno in grado di diventare invisibile? Dopotutto, anche prima la scuola doveva essere piena di strumenti di sicurezza ma gli uomini di suo padre non avevano avuto nessun problema nell'entrare sia durante l'esercitazione sia durante il suo test.

"Spero tu abbia ragione..." asserì seria per poi alzarsi "Penso che andrò a riposare un po'... Non credo di essermi ancora ripresa del tutto" rimise la sedia a posto.
"Vuoi che ti chiami per pranzo?" le domandò lui continuando a tenere gli occhi chiusi "No... ti ringrazio, penso mangerò sta sera" e facendogli un cenno con la testa, nonostante lui non potesse vederla, si avviò al piano di sopra.

Nonostante fosse finalmente a casa e stesse cercando di convincersi di essere al sicuro per davvero quella volta, man mano che saliva verso la sua stanza, una brutta sensazione di inquietudine iniziava a crescere sempre di più nel suo petto rendendo l'avanzare verso il primo piano sempre più difficile.

 Cercando di reprimere quella sensazione nei meandri più profondi della sua persona, Miyuki continuò a salire ripetendosi in mentre che sarebbe andato tutto bene e che a casa non era da sola – nonostante il primo giorno non gli avrebbe affidato nemmeno la sicurezza di un cane, l'idea che Bakugou fosse al piano di sotto e che, chissà perché, le era stato vicino durante quei giorni passati all'ospedale, la faceva sentire un po' meno in ansia anche se la sua vicinanza non la metteva ancora completamente a suo agio.

Una volta arrivata davanti la porta della sua stanza, Miyuki fece un respiro profondo e abbassando la maniglia diede una spinta alla porta per farla aprire completamente davanti a sé.

Rimase a fissare l'interno di quelle quattro mura per almeno cinque secondi, controllando che la luce del sole illuminasse ogni angolo e non ne lasciasse nessuno nascosto poi, mentre l'inquietudine continuava ad aumentarle facendole sentire un enorme peso sulla schiena, fece un altro respiro profondo ed entrò lasciando la porta aperta.

Camminò lentamente per il breve ingresso della sua stanza e quando arrivò davanti la porta del bagno vi rimase immobile di fronte con una strana sensazione, simile alla paura, che iniziava a prendere il sopravvento sulla sensazione precedente e le causava lievi tremori alle mani.

 "Sei al sicuro Miyuki... - inspirò ed espirò lentamente – c'è Bakugou al piano di sotto. Se dovesse succedere qualcosa correrebbe subito qui" distolse lo sguardo dalla porta e continuò ad avanzare verso il suo letto.
"Non hai nulla di cui preoccuparti..." continuò a ripetersi mentre si toglieva le scarpe e si distendeva sul letto ma, per sua sfortuna, non c'era niente che poteva tranquillizzarla.

Si girò e rigirò nel letto per mezz'ora nel vano tentativo di trovare la posizione più comoda per riposare e smettere di pensare almeno per qualche ora ma ogni volta che sentiva di stare per addormentarsi, qualcosa nel suo cervello, come l'impulso di voler beccare chissà chi o cosa in flagrante, apriva gli occhi di scatto e si rimetteva a sedere sul letto.

Esasperata dal fatto che molto probabilmente non sarebbe riuscita a dormire mai più nella sua vita, decise che se doveva innervosirsi tanto valeva scendere al piano di sotto ed interagire con Bakugou.

Uscì dalla sua stanza e ripercorse la strada che aveva fatto poco tempo prima e man mano che scendeva, il pensiero che questa fosse una pessima idea iniziava a crescere nella sua testa nello stesso modo in cui era cresciuta quella strana sensazione.

Non voleva essere cattiva nei confronti di Bakugou, dopotutto le era stato accanto in ospedale, si era limitato nell'offenderla almeno da quando si era svegliata fino a quel momento e in più, quasi sicuramente aveva scelto di rimanere a casa con lei dato che nessuno degli altri avrebbe potuto senza chiedere nulla in cambio.
Di certo non poteva essere poi così male come persona però, non poteva negare che forse, se fosse stato Shoto quello a casa con lei, le cose sarebbero state leggermente diverse.

Una volta arrivata di nuovo al piano di sotto rientrò nella parte di casa dove aveva lasciato Bakugou mezz'ora prima, il quale, notando il suo ritorno, distolse lo sguardo dalla tv e la guardò "Pensavo non ti avrei vista per almeno un paio d'ore" commentò poi tornando a guardare la tv.
Miyuki sospirò, si sentiva un po' in imbarazzo nell'ammettere di non essere riuscita a dormire nella sua stanza poiché aveva paura però alla fine lo fece e, com'era sicura sarebbe successo, se ne pentì subito dopo.

Tuttavia però, contrariamente a quanto avesse pensato, ossia che Bakugou le avrebbe dato della povera deficiente o comunque l'avesse presa in giro, il ragazzo si girò e con una tranquillità che non gli aveva mai visto e che stranamente gli si addiceva le disse "Se vuoi puoi dormire nella mia stanza."

Miyuki rimase spiazzata e si sentì anche un po' in imbarazzo, non avevano per niente tutta quella confidenza, non che con Shoto lei l'avesse ma, mai avrebbe pensato di arrivare ad una cosa del genere con Bakugou.
"Come scusa?" gli domandò ancora incredula; Bakugou la guardò di nuovo "Se vuoi puoi dormire nella mia stanza, – ripeté – tutte le altre sono chiuse a chiave e qui io sto guardando la tv – tornò a guardarla – perciò non riusciresti a riposare."

"Ma che cazzo ti è successo?" pensò improvvisamente lei ancora sconvolta da quel comportamento di Bakugou.

Chi era quella persona? Non poteva assolutamente essere la stessa persona che durante il giorno delle presentazioni le aveva scagliato addosso una palla di fuoco grande quanto il Big Bang e che durante la loro prima esercitazione, se avesse potuto, le avrebbe strappato il cuore dal petto a mani nude.

"Sei sicuro?" chiese ancora e per tutta risposta Bakugou annuì continuando a guardare la televisione.
Con ancora un bel po' di sorpresa in corpo, Miyuki lo ringraziò e per l'ennesima volta percorse la strada che la portava alle camere mentre nella sua testa continuavano a nascere domande inerenti allo strano comportamento che Bakugou aveva assunto nei suoi confronti.

Una volta arrivata davanti alla sua stanza Miyuki aprì la porta e fu piacevolmente sorpresa nell'osservare per la prima volta quella che, per tutti, era la "camera dei segreti" dato che raramente Bakugou permetteva agli altri di entrarvi.

Era estremamente ordinata, così tanto da metterla in soggezione e, alle pareti, come per la camera di Midoriya, c'erano appesi alcuni poster di All Might che la fecero sorridere – non avrebbe mai pensato che anche lui potesse esserne così tanto fanatico, dopotutto però, All Might era un Hero fantastico per moltissime persone ed era stata l'ispirazione per tantissimi bambini e, ripensando a ciò che ripeteva sempre Bakugou, la presenza di quei poster non le sembrò più così strana.

Una volta arrivata sul letto, maniacalmente sistemato e senza alcuna piega, Miyuki scostò le lenzuola, vi si infilò al di sotto e cercando di reprimere l'imbarazzo che man mano cresceva dentro di lei, prese il telefono che aveva nella tasca dei pantaloni della tuta e controllò i messaggi sperando che Shoto avesse risposto ad almeno uno di quelli che gli aveva mandato da quando Kirishima le aveva spiegato come fare.

Non vedendo nessuna risposta decise lo stesso di mandargliene un altro per fargli sapere che era finalmente tornata al dormitorio, che sperava che a casa sua stesse andando tutto bene e che soprattutto sperava di riuscire a vederlo prima dell'inizio del secondo semestre poi, data la strana comodità del letto in cui si trovava, con le poche forze rimaste, posò il telefono sulla mensola posta proprio sopra la sua testa e si addormentò.

Nel frattempo, al piano di sotto, Bakugou era ancora nella stessa posizione in cui Miyuki lo aveva lasciato.
Stava seduto con le gambe incrociate sul divano e nonostante i suoi occhi fossero fissi sullo schermo, non stava davvero guardando ciò che veniva trasmesso.

Con la mente, continuava a ripercorrere ciò che era successo da quel pomeriggio a quella mattina come un film...

"Professore" sibilò a denti stretti mentre Aizawa lo guardava "perché nessuno sta facendo un cazzo?!" ripeté nuovamente con il sangue che gli stava ribollendo nelle vene.
"Non possiamo fare nulla Bakugou, al momento non sta attaccando. Se ci mettessimo in mezzo e causassimo uno scontro sarebbero troppi i civili ad andarci in mezzo." rispose tornando a guardare lo schermo dove l'immagine di Obscurium continuava ad essere mandata in onda seguita dalla sua voce.

Come poteva dire una cosa del genere? Non stava facendo nulla? Stava tenendo per i capelli quella che a quanto diceva doveva essere sua figlia, la quale non solo era in condizioni pietose ma sembrava appena stata tirata fuori da una rissa.

In preda all'ira che lo stava divorando per l'assurdità di quella situazione, Bakugou iniziò a guardarsi intorno nella speranza di trovare qualcun altro che, come lui, stava ribollendo dalla rabbia e non vedeva l'ora di andare a prendere quello stronzo a calci nel culo.
Ovviamente però, come si aspettava, tutti coloro che si trovavano accanto a lui erano immobili.

Bakugou si girò verso i suoi compagni e come si aspettava anche qui, solo Midoriya sembrava essere scosso almeno tanto quanto lui.
Per quanto riguardava Kaminari e Kirishima, nonostante anche loro sembrassero scossi, pareva che l'immagine del corpo di Miyuki non li avesse smossi nello stesso modo in cui avevano smosso lui.
Sembrava più fossero paralizzati per la tristezza che quell'immagine stesse suscitando, non era di certo facile assistere ad uno spettacolo del genere ma proprio per questo, Bakugou non poteva lasciare che questa roba andasse avanti.

Tuttavia però, in una frazione di secondo, la sua mente lo riportò a qualche mese prima quando, durante l'esercitazione nei boschi, la lega dei Villain lo aveva portato via e di come, in un certo senso, fosse stato contento che a porgergli la mano per salvarlo fosse stato Kirishima e non Midoriya.
In quel momento in realtà, non avrebbe fatto distinzione tra la mano di uno o dell'altro, ma il fatto che fosse stato quello che reputava più suo amico a tendergliela per salvarlo gli aveva fatto capire che nonostante quello che tutti definissero un brutto carattere, c'era qualcuno pronto a sacrificare la sua vita e a mettersi nei casini per salvarlo.

Guardando la faccia di Miyuki che veniva sbandierata su tutti gli schermi sentì che quello che doveva star provando lei in quel momento doveva essere esattamente quello che aveva provato lui mentre si trovata insieme alla lega dei Villain.

Nonostante sapesse di essere in grado di farcela da solo, l'idea che qualcuno avrebbe potuto violare le regole per andarlo a recuperare lo aveva fatto sentire parte di qualcosa, qualcosa che non gli dispiaceva poi così tanto e ripensando a tutto ciò che aveva visto - tutti gli strani comportamenti di Miyuki, l'essersi allontanata all'improvviso dall'unica persona con cui aveva stretto amicizia e quella strana conversazione ascoltata fuori dall'ufficio del Preside in cui piangendo aveva detto di essere preoccupata per la loro incolumità - non poté non pensare che, in quel momento, doveva sentirsi completamente da sola.

Notando la sua irrequietezza, Aizawa posò una mano sulla spalla di Bakugou per cercare di farlo calmare.
Se fosse partito all'attacco in preda alla sua solita ira distruttiva la situazione sarebbe potuta precipitare in uno scontro senza precedenti.
I ragazzi non avevano la minima idea di cosa fosse davvero capace Obscurium e, in realtà, non lo sapeva nemmeno lui e con lui, anche Endeavor il quale, da qualche metro più in dietro, osservava la scena con uno sguardo molto diverso dal solito.

"-prendetela come un regalo di Natale anticipato" a quelle parole Bakugou guardò con la coda dell'occhio il sacchetto che Kirishima stava stringendo tra le mani e ripensò a quanto lui avesse insistito per giorni per far sì che Miyuki potesse festeggiare il Natale per la prima volta poi, un sospiro generale misto a delle urla gli fece distogliere lo sguardo e quando lo riportò sullo schermo posto sopra le loro teste, per un secondo, il sangue gli si gelò nelle vene.

Ripensando a tutto il ragionamento che aveva fatto fino a poco prima nella sua testa, a come l'essere salvato dai propri amici valga molto di più, si girò di scatto verso Todoroki, il quale però, sembrava pietrificato.

"Ehi!" lo afferrò per la spalla "Stronzo a metà vedi di fare qualcosa!" sputò con tutta la forza di volontà che aveva in corpo nel non agire in prima persona e chiedere a qualcun altro di farlo.
"Todoroki!" continuò ad urlare mentre con la coda dell'occhio vedeva il corpo di Miyuki che inesorabile precipitava nel vuoto.

Kirishima, Kaminari e Midoriya si girarono verso l'amico "Shoto cazzo svegliati!" continuò a strattonarlo "Sei il suo primo vero amico cazzo, fai qualcosa!"

Shoto guardò Bakugou con uno sguardo che quest'ultimo non aveva mai visto "E tu saresti uno di quelli raccomandati" asserì a denti stretti cercando di reprimere la voglia di spaccargli la faccia a pugni.

"Bakugou! - Aizawa lo tirò via – Dobbiamo aspettare che Obscurium se ne vada, se qualcuno la recuperasse prima, si potrebbe scatenare l'inferno!"
Bakugou tirò via la spalla "Che cazzo sta dicendo, quello stronzo non se ne andrà finché Miyuki non avrà preso le sembianze di un cumulo di merda!" urlò poi allontanandosi da loro.

"Bakugou!" urlarono tutti gli altri in coro, tutti tranne Shoto.

Continuò a correre in mezzo alla gente più veloce che poté, maledicendo chiunque gli si trovasse davanti e urlando di togliersi dai coglioni mentre, con la coda dell'occhio, continuava a tenere sotto controllo il corpo di Miyuki che continuava a precipitare nel vuoto.
"Se solo avessi il mio fottutissimo costume!" urlò spostandosi dal centro della strada per salire sul marciapiede.
Continuò a correre, anche se i suoi polmoni cominciavano a fargli male a causa della respirazione irregolare.

L'avrebbe salvata. 

L'avrebbe salvata al cento per centro perché era sicuro che nei suoi ultimi attimi di vita, Miyuki stesse pensando che nessuno avrebbe mai rischiato la vita per lei, che nessuno si sarebbe mai messo contro suo padre per salvarla.
Perché era sicuro che secondo lei, la sua morte avrebbe risolto parecchi problemi e che nessuno l'avrebbe reputata tanto importante da firmare una condanna a morte per impedirlo.

Tuttavia però, lei non aveva considerato che a Katsuki Bakugou le persone che rinunciano ai propri sogni senza lottare con le unghie e con i denti non piacciono.

Non aveva considerato che a lui, le persone con quirk potenti come i suoi piacciono perché sono stimoli che possono aiutarlo a renderlo ancora migliore ed essendo Miyuki una delle poche, se non l'unica, dentro la sua classe in grado di scontarsi con lui quasi alla pari, non l'avrebbe mai lasciata precipitare nel vuoto.

Una volta avvicinatosi il quanto bastava al grattacielo dal quale stava precipitando, prese la rincorsa e salito sul il tetto di una macchina iniziò a raccogliere tutte le energie necessarie per riuscire a fare un salto abbastanza alto da permettergli di recuperarla.

Quando Miyuki fu abbastanza vicina ma anche ancora abbastanza lontana dall'asfalto, Bakugou fece esplodere il fuoco dalle sue mani e si lanciò nella sua direzione.

Con il cuore che rischiava di saltargli fuori dal petto, pregò di aver scelto il momento giusto per lanciarsi e di non averlo fatto troppo tardi – ogni secondo era fondamentale.
Continuò a spingere in avanti nonostante le sue forze lo stessero abbandonando a causa della corsa e quando i loro corpi furono praticamente nello stesso posto a mezz'aria, bloccò la fuoriuscita del suo quirk e afferrò Miyuki con entrambe le braccia mentre lei, con la poca forza che aveva, urlava di non voler morire.

Bakugou la strinse ancora più forte contro di sé e per evitare di farle fare male si girò di schiena a mezz'aria pronto a rotolare nel momento in cui i loro corpi avessero impattato contro l'asfalto.
Quando finalmente quel momento arrivò, si chiuse a riccio e mantenne salda la presa finché i loro corpi non smisero di rotolare e si fermarono.

"Nessuno morirà oggi" rispose poi mentre cercava di riprendere fiato.

I due rimasero immobili a terra per una manciata di minuti prima che Bakugou riuscisse a sentire il vocio della gente che si avvicinava probabilmente per capire se fossero morti.
Non appena i passi furono troppo vicini per suoi gusti poi si sforzò di aprire gli occhi e di rimettersi in piedi continuando a tenerla in braccio.

"Bakugou!" il ragazzo si girò al suono della voce di Kirishima "State bene?!" continuò ad urlare mentre si avvicinava seguito da Kaminari e dal professor Aizawa.

"Sì, ma non grazie a voi" rispose gelido lui guardando il professore dritto negli occhi "dobbiamo portarla all'ospedale. Non da alcun segno di vita." continuò cercando di guardarla il meno possibile – non voleva vedere le sue cicatrici, se aveva cercato di tenerle nascoste per tutto quel tempo sicuramente non le faceva piacere il fatto di essere così esposta.

"Cosa sono quelli?" domandò Kaminari indicando i bracciali che Miyuki aveva avvolti ai polsi e alle caviglie; Bakugou li guardò per una frazione di secondo "Non ne ho idea" rispose poi voltando loro le spalle e avviandosi verso il primo mezzo che avrebbe potuto portarlo all'ospedale.

"Da quanto abbiamo capito sono degli aggeggi che assorbono il quirk impedendo a chi li indossa di poterlo usare..." rispose l'infermiera dopo aver passato la precedente mezz'ora a studiare gli oggetti che Bakugou le aveva chiesto più volte di analizzare.

"Li manderemo nei laboratori giusti per poter sapere con sicurezza come funzionino e quanto tempo le servirà per poter tornare come prima" continuò cercando di tranquillizzare il ragazzo che da quando era arrivato non aveva fatto che camminare avanti e indietro in preda all'ira.

"Tu invece perché non ti fai controllare quelle ferite?" domandò poi puntando con l'indice il braccio e la spalla destra di Bakugou che continuavano a perdere sangue a causa delle ferite provocate dall'attrito con l'asfalto.
"Io sto benissimo." rispose lui – l'adrenalina che aveva in corpo stava attutendo il bruciore.

"Bakugou!" la voce di Kirishima fece girare entrambi verso la porta "Professore li ho trovati!" esclamò poi girandosi verso il corridoio.

"Ti abbiamo cercato ovunque, potevi farci sapere dov'eravate" gli si avvicinò; Bakugou lo guardò serio "Avevo altro a cui pensare" rispose indicando Miyuki stesa a letto priva di sensi.
Mentre i due parlavano, dalla porta della stanza d'ospedale entrarono Kaminari, Midoriya, il professor Aizawa e Shoto, il quale, tenne lo sguardo basso per non incrociare quello di Bakugou.

"Come sta?" domandò il professore rivolgendosi all'infermiera; la donna guardò i monitor attorno al letto di Miyuki "Non so dirlo in onestà, le abbiamo tolto quei bracciali cinque minuti fa ma devono aver assorbito un'enorme quantità di quirk... Non sappiamo nemmeno da quanto tempo li avesse addosso perciò le ci vorrà un bel po' per riprendersi."

"Si riprenderà?" fece l'errore di chiedere Shoto perché al suono di quelle parole fu come se qualcuno avesse innescato la bomba inesplosa che Bakugou stava contenendo dentro di sé.

"Ah ora ti interessa di lei?!" esclamò girandosi di scatto verso di lui con gli occhi ancora più rossi del solito; Shoto lo guardò negli occhi per una frazione di secondo "Se ci fossimo affidati al meraviglioso Shoto Todoroki non saremmo qui a fare questa conversazione ma in mezzo alla strada a recuperare ciò che restava dei suoi organi!" urlò indicando la ragazza stesa sul letto.

"Io.. - Shoto spostò lo sguardo verso la finestra – io..." Bakugou quasi gli si lanciò addosso "Tu cosa stronzo a metà? Tu cosa?!" lo acchiappò per la maglietta "E tu dovresti essere un Hero?! Non riesci nemmeno a salvare i tuoi amici e vor-"
"Lo so!" urlò Shoto; nella stanza calò il silenzio. 

Erano tutti abituati alle urla di Bakugou ma Shoto non lo aveva mai sentito nessuno urlare "Sono uno stronzo! Un essere inutile che non merita di diventare un Hero! E' questo quello che stavi per dire vero Bakugou?!" l'altro gli lasciò la maglia "Non credi che mi senta una merda per com'è andata lì fuori?" guardò Miyuki.
"IL tuo sentirti esattamente come quello che sei non cambia il fatto che se non ci fossi stato io nessuno di voi avrebbe fatto un cazzo per recuperarla!" urlò ancora più forte girandosi poi verso Aizawa.

"Se Miyuki fosse morta sarebbe stata su tutte le vostre fottutissime coscienze di merda!" urlò ancora; Shoto strinse i pugni "Abbiamo capito!" rispose.

"No – fece l'altro con tono serio – tu non hai capito un cazzo Todoroki." gli si avvicinò nuovamente "Eri l'unico suo amico, l'unica persona con cui si fosse aperta un minimo in questi due mesi e ti sei pisciato addosso quando l'unica persona che non ti abbia visto come un coglione di merda e ti abbia considerato un amico a parte quest'altro coglione – indicò Midoriya con l'indice – aveva bisogno di te."

Quando la sua ira sembrò essere arrivata all'apice, sui monitor che mostravano i battiti del cuore di Miyuki e tutti i suoi valori, questi sembrarono aumentare all'improvviso e tornare quasi alla normalità facendo iniziare a suonare un "bip" acuto che catturò l'attenzione di tutti.

"Ragazzi!" - cercò di mettersi in mezzo Kaminari - "Ragazzi guardate!" indicò i monitor; sia Bakugou che Todoroki si girarono a guardare "Io credo che dovreste darvi una calmata tutti e due-" intervenne poi Midoriya approfittando della pausa "- è tutto semplice a parole, il voler essere un Hero ma è solo quando ci si trova davvero in quelle situazioni che ci si rende conto di quanto possa essere difficile." Bakugou lo fulminò con lo sguardo.

"Era una situazione più grande di noi – continuò noncurante del suo sguardo – nemmeno i pro Heroes si sono messi in mezzo. - Aizawa sospirò – Nessuno di noi poteva immaginare cosa sarebbe successo e come al solito sei stato avventato-" Bakugou fece per rispondere "-ma mi hai preceduto. - ammise Midoriya – Tuttavia, se le cose fossero andate diversamente, per tutti i civili lì presenti sarebbe stata la fine perciò, - lo guardò dritto negli occhi – smettila di inveire contro Todoroki perché come lui, moltissimi altri non si sono fatti avanti-"

"Ti ringrazio Midoriya – lo interruppe Shoto; Midoriya lo guardò – ma Bakugou ha ragione, sono stato una merda." e dando un ultimo sguardo al letto di Miyuki girò le spalle e uscì dalla stanza d'ospedale lasciando tutti ammutoliti.

La porta d'ingresso che si apriva fece ritornare Bakugou alla realtà, il quale, non sapendo chi potesse essere, scattò in piedi dal divano e si avvicinò all'ingresso pronto a menare chiunque entrasse senza permesso.
"Ah, sei tu – commentò non appena la faccia di Shoto spuntò da dietro la porta – stavo per farti esplodere la faccia." continuò abbassando le mani; l'altro non rispose e si limitò ad entrare chiudendo la porta "Non sarebbe la prima volta" asserì poi guardandosi intorno.

"Che ci fai qui?" gli domandò Bakugou; Shoto si mise le mani nelle tasche anteriori dei pantaloni "Miyuki mi ha scritto di essere tornata a casa... volevo vedere come stesse" ammise.

Bakugou accennò un sorriso sarcastico "Comodo dopo non esserti fatto vivo per tutto il tempo in cui è stata in ospedale." l'altro lo guardò dritto negli occhi e strinse il pugno destro che teneva dentro la tasca "Senti, non sono qui per litigare. - Bakugou alzò le sopracciglia – Sono venuto solo per vedere come stesse e per capire di cosa stesse parlando."

"Di cosa parli?" domandò Bakugou; Shoto fece un respiro profondo e tirò fuori il telefono "Mi ha scritto un messaggio dicendomi che spera che a casa mia vada tutto bene e-"
"C'entrano Kirishima e Kaminari." rispose calmo l'altro.

Shoto lo guardò confuso "Dovevano trovare una scusa al fatto che tu non ci fossi questa mattina quando si è svegliata e piuttosto di dirle che ti stavi nascondendo come un verme hanno preferito mentire per non farla rimanere male" incrociò le braccia.

L'altro strinse i denti "Mi domando perché ci tenga ancora a vedermi dopo aver saputo che se fosse stato per me sarebbe morta" strinse nuovamente i pugni; Bakugou lo guardò "Semplicemente perché le ho detto che sei stato tu a salvarla."

"Cosa?" domandò l'altro "Perché?"

Bakugou s'infilò le mani in tasca "Perché era ciò di cui aveva bisogno in quel momento. - lo guardò dritto negli occhi – Aveva bisogno di sapere che una persona a lei cara aveva rischiato la vita per lei, perché ciò voleva dire che anche lei era diventata importante per qualcuno e se le avessi detto che sono stata io a salvarla, avrei rischiato di rovinare uno dei pochi rapporti che è riuscita a creare da quando è scappata. - Shoto lo guardò incredulo – Perciò, quando deciderai di farti vivo di nuovo, cerca di non mandare tutto a puttane perché se non ti ho alzato le mani fin ora, non credere che non lo farò in futuro." concluse tornando verso il divano.

"Grazie... - rispose Shoto mentre Bakugou si allontanava – mi disp-"

"Risparmia le tue scuse per qualcun altro, a me non interessano." lo interruppe; Todoroki annuì "Devo farle sapere che sei passato?" gli domandò poi Bakugou intuendo che da lì a poco se ne sarebbe andato di nuovo.

"No..." rispose Shoto "Mi farò sentire io." e dando un'occhiata veloce alle scale come se sperasse che Miyuki scendesse in quel preciso istante, si girò e lasciò il dormitorio chiudendosi la porta alle spalle.



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Okay okay LO SO LO SO SONO L'UNA MENO VENTI ma il mio cervello continuava a produrre COSE soprattutto dopo l'episodio di oggi (PARLIAMONE) e dovevo buttarle giù da qualche parte quindi, anche se so che a quest'ora lo leggerà pochissima gente HAHAHAHA lo pubblico lo stesso, tanto ve lo trovate domani!

Spero che questo capitolo vi piaccia, soprattutto per tutta la dinamica del flashback e del confronto tra Shoto e Bakugou che mi sono divertita un sacco a scrivere perché Shoto che urla non  me lo immagino AHHAHAAH comunque, detto questo, vi lascio e dslkhgèisdi se vi è piaciuto, spero che rimarrete con me fino alla fine!

Baci, Ems xx

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