36) Vivere Est Cogitare

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Non odiatemi ma questo capitolo credo che sarà molto più lungo rispetto al normale, ma tengo particolarmente che venga ben strutturato.

TPWK

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Harry aprì goffamente la porta di casa ed entrò spingendo all'indietro Louis, ancora intendo a baciarlo appassionatamente.

Il riccio tirò un calcio delicato alla porta facendola chiudere e continuò a far indietreggiare Louis fino ad arrivare in camera, dove il ragazzo dagli occhi azzurri venne buttato di schiena sul letto.

Harry chiuse la porta della camera e gattonò sul materasso fino a sedersi a cavalcioni su Louis, riprendendo a baciarlo e mordicchiandogli il labbro inferiore mentre il ragazzo stringeva le proprie mani sulle natiche del primo.

- Sai, mio marito sta benissimo in smoking, ma senza sta anche meglio - sussurrò Harry senza staccarsi dalle labbra di Louis e iniziando a sbottinargli la camicia bianca.

- H-Harry - ansimò Louis.
- Non mi dire che inizi già ad ansimare - rise Harry posando piccoli baci umidi lungo la mascella del ragazzo.

- No è che sei pesante, non sto respirando e il gatto sta graffiano la porta da dieci minuti - rispose ridendo Louis.

- Come rovinare una situazione eccitante, tutorial by Louis William Styles - sbuffò Harry alzandosi e aprendo la porta per far entrare Max, che facendo ondeggiare la coda in aria si andò a raggomitolare nella sua cuccia vicino al comodino di Louis.

- Ricordami perché hai voluto tenere quel gatto - chiese Harry con tono scocciato.
- Perché mi hai rotto i coglioni per due giorni di fila pur di tenerlo - sorrise Louis ancora steso sul letto.

- Ah, fa nulla... Dove eravamo
rimasti? - sorrise malizioso Harry avvicinandosi al letto, prima che il gatto miagolasse rumorosamente.

- Max, oggi non mi vuoi proprio far scopare eh? - disse il riccio stufo, prendendo il gatto e quasi lanciandolo fuori dalla porta, che subito dopo chiuse a chiave.

- Dicevo, dove eravamo rimasti? - ripeté Harry serio, posizionandosi a quattro zampe sul letto, con un ginocchio che premeva tra le gambe di Louis e le mani che li tenevano i polsi fermi sul materasso.

Louis si liberò dalla presa di Harry e fece aderire i due corpi, compiendo movimenti lenti con il bacino in modo da farlo scontrare con quello del ragazzo.

Pian piano i vestiti dei due ragazzi vennero buttati uno alla volta per terra, finché non rimasero entrambi in boxer con le erezioni che premevano sul cotone nero.

Il riccio iniziò a baciare, leccare, succhiare ogni centimetro dell'addome del ragazzo, fino ad arrivare all'inguine, senza però soddisfare subito i desideri dell'altro e solleticando prima l'interno coscia con la lingua.

Arrivò finalmente a togliere i boxer di Louis, stuzzicando lentamente la punta del suo membro e provocando a Louis una serie di gemiti strozzati.

Dopo numerose suppliche del ragazzo dagli occhi azzurri, il riccio prese in bocca il membro del primo, compiendo movimenti lenti che misero a seria prova l'autocontrollo di Louis.

Il ragazzo dagli occhi azzurri, stremato da quella lentezza, posò poco delicatamente una mano sulla testa di Harry, stringendo i suoi ricci e invitandolo a prendere più ritmo.

- Harry - gemette Louis come ad avvisarlo dell'imminenza.
- No no, non ancora - ridacchiò Harry allontanandosi dal membro di Louis e lasciando il ragazzo con un vuoto insoddisfacente.

- Merito di divertirmi un po' anche io, no? - ghignò il riccio posizionandosi tra le gambe di Louis.
- Brutto stronzo - lo insultò con fiato corto.

I tried to breatheΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα