14) Fuck You

2.4K 108 9
                                    

Passarono circa 2 settimane, durante le quali Harry e Lou si videro quasi tutti i giorni; il riccio cercava in ogni modo di tenere occupato l'altro e di tirarlo su di morale, data la situazione di sua madre, che non sembrava migliorare.

- Alla fine com'è andata la famosa interrogazione di fisica? Non me lo hai più detto - disse Harry steso sul suo letto con Louis seduti affianco.

- Ah sì, ho preso sette meno credo -
- Sono un insegnante fantastico - rise Harry tirandosi a sedere.
- Tutto merito del tuo alunno - ribatté Louis dipingendo si un ghigno divertito sul volto.

- Loueh -
- Da quando mi chiami così? -
- Da quando ti sfrutto per farmi le acconciature ai capelli, dato che qualcuno non me li lascia far
tagliare - rispose Harry con tono ironico.

- Ma guarda che te li puoi tagliare eh - rispose Louis assumendo un'espressione innocente e ricevendo uno sguardo decisamente di disaccordo da parte del riccio.

- Ok sì è vero, è solo che sono bellissimi i tuoi ricci, vorrei io avere i capelli ricci e lunghi come i tuoi - si lamentò il ragazzo dagli occhi azzurri.
- Bene, allora non lamentarti e fammi una treccina -
- Uffa e va bene -

- Come sta tua madre? - azzardò il riccio mentre Louis intrecciava le sue lunghe ciocche.
- Ehm... Non-non lo so, ecco, è da una settimana che non ricevo nessun tipo di notizia -
- È un tuo diritto cazzo! - esclamò voltandosi di scatto e facendo scivolare via i capelli dalle mani di Louis.

- Harry... Davvero è tutto ok -
- No Louis, non è ok -
- Mia mamma mi ha chiesto quando torni di nuovo a trovarla - lo interruppe il ragazzo dagli occhi azzurri cambiando velocemente discorso.

- A proposito Lou, mia madre ha detto che le piacerebbe conoscere la tua... È un problema se la prossima volta che andiamo a trovarla viene anche mia madre? -

- Certo che no, sono sicuro che mia madre sarà felice di avere un'altro adulto con cui parlare che non sia Mark - rise il ragazzo dagli occhi azzurri legando con un elastico la treccia nelle sue mani.

Ad un certo punto il campanello di casa suonò e Harry chiese cordialmente a Louis:
- Puoi andare a vedere tu chi è? Io devo finire una roba al computer -

Louis annuì e dopo essere uscito dalla stanza del riccio scese le scale e quando aprí la porta rimase quasi paralizzato dalla sorpresa: di fronte a lui si stagliava la figura alta e muscolosa di Luke.

- Luke? Cosa diamine ci fai qui? - disse Louis a bassa voce, chiudendo la porta d'ingresso dietro di sé.
- A casa tua non c'eri così ho telefonato a tuo padre e mi ha detto che eri dallo sfigato -

- In primis Mark non è mio padre, e poi quello che tu chiami sfigato ha un nome - disse con tono aggressivo Louis.

- Bene, ora dimmi cosa vuoi -
- È da settimane che non ti fai più sentire, stai sempre per i cazzi tuoi o da questo tipo che è comparso all'improvviso, potresti anche passare un po' di tempo con noi ogni tanto - rispose con arroganza il ragazzo.

- Ho i miei buoni motivi e di certo non vengo a raccontargli a te, comunque se proprio ci tenete qualche giorno possiamo uscire -
- Ah e Briana mi ha detto si dirti che le manchi, ogni tanto chiamala poverina, la stai facendo soffrire -

- Sì ogni tanto la chiamerò, quando uscite dimmelo che mi aggiungo, ora vai - concluse il ragazzo dagli occhi azzurri con tono annoiato.

~~~~~

- Chi era? - chiese Harry chiudendo velocemente il computer che aveva davanti quando Lou rientrò nella stanza.

- Erano i testimoni di Geova, ci ho messo venti minuti a scavarmeli dalle palle - mentí Louis.

I tried to breatheWhere stories live. Discover now