16) Do You Want To Be My Boyfriend?

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Harry fece per alzarsi dal letto ma appena tentò incominciò a girargli la testa e ricadette come un peso morto sul letto.

- Sei ubriaco? - chiese Louis avvicinandosi al ragazzo steso suo materasso.
- Ehm... Che? Nah non sono ubriaco - rispose Harry con troppa poca convinzione.

- Passo un altro giorno se sei messo così... -
- No! - Quasi urlò Harry recuperando la lucidità mentale per un millesimo di secondo.
- Rimani qui... Ti prego - piagnucolò poi il riccio mettendosi a sedere in modo da dimostrare a Louis che era in grado di avere una conversazione.

- Harry... Io... È tutta colpa mia, sono stato uno stronzo - disse Louis con voce insicura.
- No Louis tu non lo hai fatto con cattiveria e io... - cominciò il riccio, sbiascicando le parole per via dell'alcol, prima che venisse interrotto nuovamente dal ragazzo dagli occhi azzurri.

- Harry è stata colpa mia, non sono riuscito a capire quanto quel romanzo fosse importante per te -
- E io non avrei mai dovuto dirti che siamo due perfetti sconosciuti - esclamò Harry portandosi una mano alla testa.

In quel momento quelle parole ricominciato o a ronzare nella testa di Louis, provocando un rumore assordante; il ragazzo rimase fermo, in piedi davanti al letto del riccio.

- Non avrei mai dovuto fare nulla di quello che ho fatto... Noi non siamo perfetti sconosciuti, ormai sei diventato essenziale per me - continuò Harry stendendosi di nuovo sul letto, dato che gli sembrava di essere sulle montagne russe da quanto gli girava la testa.

Louis rimase nuovamente immobile, compiendo l'unico movimento di mordicchiarsi nervosamente le labbra, mentre nella propria testa stava cercando di capire se quella parola, che era fuoriuscita timida dalle labbra rosee del riccio, fosse sentita veramente o fosse solo uno degli effetti collaterali dell'alcol. Se quella parola, che gli aveva provocato un'accelerazione del battito, rispecchiasse la verità o fosse solo un miraggio portato dall'ebrezza.

- Io... Io sono e-essenziale? - chiese il ragazzo dagli occhi azzurri con voce tremante.
- Certo che lo sei, mi sembrava ovvio - disse l'altro corrugando le sopracciglia.

Louis sentì gli occhi diventare umidi e in breve delle lacrime rigarono le sue guance asciutte, senza che lui potesse controllarle. Nessuno in tutta la sua vita gli aveva mai detto una cosa simile, e sentirselo dire per la prima volta aveva capovolto ogni sua certezza, sostituendo al buon senso l'emotività che tanto sdegnava e nascondeva.

- Ehi ehi, Lou perché piangi? Ho detto qualcosa di sbagliato? - chiese Harry guardando verso Louis nonostante vedesse due figure davanti a sé.
- No, no, è-è che nessuno prima d'ora mi a-aveva mai detto una c-cosa simile - balbettò l'altro asciugandosi le lacrime con un sorriso sincero dipinto in volto.

Harry a quel punto si alzò barcollante e fece qualche passo verso Louis, per poi abbracciarlo circondandolo con le proprie braccia.

- Louis, abbiamo un problema - sussurrò il riccio.
- Che? Cosa succede Haz? - chiese l'altro allarmandosi.
- Io non riesco a reggermi in piedi - rispose poi il riccio, prima di lasciar cedere le gambe, facendo cadere entrambi sul letto con un tonfo pesante, ancora stretti nell'abbraccio.

I due ragazzi incominciarono istintivamente a ridere e rimasero in quella posizione per diversi minuti.
Ad un certo punto entrò Anne nella stanza e, ignorando totalmente la situazione dei due ragazzi reputandola ormai di norma, disse:

- Ragazzi, si è fatto tardi, Louis ti va di rimanere a dormire? Preparo la stanza di Gemma -
Louis si staccò da Harry e annuì sfoderando un sorriso di ringraziamento.

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- Mi spieghi perché sei così ubriaco? - chiese ad un certo punto Louis, steso sul letto al fianco di Harry.
- Beh, dovevo distrarmi e quindi sono andato a prendere un aperitivo con Niall -

- Mi stai dicendo che ti sei ubriacato a causa della nostra litigata? -
- Se la vuoi mettere così -

- Dovrei farti conoscere Niall - disse il riccio dopo qualche minuto di silenzio.
- Haz, il ho conosciuto Niall -
- No ma intendo conoscere meglio di una colazione al volo in un hotel in Italia -

- Per me va bene, mi era sembrato simpatico... Possiamo uscire qualche volta -
- Oh è molto simpatico - rise Harry.
- Ah Niall è così divertente... Dice che siamo fidanzati sai? -
- Aspetta, cosa? -
- Io e te siamo fidanzati Louis? -

- Cosa? No! Siamo migliori amici Harry -
- Ah ok... Ma sei sicuro che non siemo fidanzati? - continuò Harry con tono confuso e assumendo un'aria allucinata.

- Sì Harry, sono sicuro che non siamo fidanzati - rise Louis voltandosi verso Harry.
- È sa un sacco di tempo che non ho un ragazzo, l'ultima volta avevo quattordici anni - rifletté ad alta vice Harry guadagnandosi un'occhiata confusa da parte di Louis.

- È da qualche anno che ho solo fidanzate e devo dire che un po' mi manca avere un ragazzo -
- No, no, non fraintendere, non voglio una relazione amorosa, però sessualmente parlando trovo più attraenti i ragazzi che le ragazze - continuò poi il riccio prima che Louis potesse spiccicare parola.

- Più che altro mi manca baciare un ragazzo -
- Harry, hai baciato quel Nick meno di un mese fa - gli fece notare il ragazzo dagli occhi azzurri.
- No ma quello non lo considero, non era proprio voluto ecco - spiegò il riccio, continuando il suo lungo monologo.

- Louis mi dai un bacio? - chiese ad un certo punto il riccio, guardando l'altro con le pupille dilatate dallo stato di ebrezza.
- Come scusa? - chiese sconcertato Louis.
- Dai mi dai un bacio? Voglio un bacio da un ragazzo e tu sei l'unico nei dintorni -

- Harry, è mezzanotte, tu sei ubriaco marcio e stai delirando, meglio se ti metti a dormire - disse Louis con tono saccente.
- Sì ma mi dai un bacio? -
- No Harry, non ti darò un bacio, e poi sono pure etero! - esclamò a bassa voce Louis.
- Cazzate, siamo tutti un po' gay - sbuffò il riccio.

- Però io voglio ancora un bacio... Anzi mi ci andrebbe una bella scopata... Conosci per caso qualcuno che sarebbe disposto a prendermi come scopamico? - chiese poi Harry.
- Harry, dormi che è meglio - rise Louis alzandosi dal letto per andare nella camera di Gemma a dormire.

- Ok, ok, hai vinto: niente bacio e niente scopamico, ma almeno rimani ancora un po' qui a chiacchierare? - chiese Harry imitando la voce di un bambino e tendendo il viso in un'espressione supplichevole.

- Oh e va bene, però poi vado a dormire in camera di Gemma - concesse il ragazzo dagli occhi azzurri.

Dopo pochi minuti Harry si addormentò, con la testa appoggiata al petto di Louis e le gambe avvinghiate alle sue.
Il ragazzo dagli occhi azzurri non aveva modo di muoversi, data la posizione possessiva che aveva assunto Harry, così si arrese e si addormentò affondando il volto nei voluminosi e profumati ricci di Harry.

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And let me kiss you

I tried to breatheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora