Capitolo 5

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Bianca's Pov
Sono stata tutta la notte a pensare a Madeline. Davvero soffriva di ferro basso? Sarà stata male quanto me ora? Oppure di più? Vorrei tanto avere delle risposte, ma so che non riuscirò mai a chiedere a Madeline di un argomento così delicato.

Sentì la sveglia suonare e mi verrebbe voglia di calpestarla fino a quando non smette di suonare, ma mi limitai a darli un colpo secco per farla smettere di emanare un suono così fastidioso. Mi rigirai sul letto sbuffando.

Non voglio alzarmi. So già che questa sarà una giornata di merda, l'ho capisco dal mal di testa che mi è venuto appena ho aperto gli occhi.

Prima che potessi convincermi di restare nel mio amato letto Daniel fece la sua apparizione aprendo la porta di colpo e buttandosi sopra di me, "sorellona!" strillò nel mio orecchio allegramente.

"Daniel, ti prego non strillare" tirai su le coperte fino alla testa sperando di riuscire a nascondermi, ma ovviamente non ci riuscì visto che mi strapparono le coperte, con un gesto meschino che solo Matthew Richards può compiere.

"Il sole sorge, ed è bellissimo, ma tu no" i suoi occhi color nocciola erano puntati su di me mentre teneva le coperte in una mano

"Ti ringrazio tanto" alzai gli occhi al cielo.

Ieri sera io e Matt abbiamo fatto una lunga chiacchierata, e per chiaccherata intendo che ci siamo insultati per la maggior parte del tempo, ma alla fine abbiamo fatto pace.

"Non c'è di che."

"Ti sei divertito alla festa di Mario?" portai l'attenzione su un Daniel sorridente, lui annuì felice. La festa di Mario era verso l'ora di pranzo ed è per questo che non c'era quando Logan aveva pranzato da noi.

"Abbiamo scoppiato i palloncini" feci una smorfia ricordandomi del suono dei palloncini che si scoppiano.

"Io mi ricordo ancora il rumore dei palloncini che scoppiavano alle feste di compleanno, mi spaventavo sempre" lui fece un sorriso furbo e io sgranai gli occhi.

Quando fa quel sorriso significa che ha qualcosa di malefico in mente.

"Giusto, mi ricordo che ti cagavi addosso appena sentivi il rumore di un palloncino scoppiato."

"E tu ne approffitavi ovviamente" incrociai le braccia girandomi verso di Matt.

"Eravamo ancora in competizione" scrollò le spalle.

"E io invece mi ricordo di un bambino con i capelli biondi e ricci che aveva paura dei gatti" lui deglutì pesantemente mentre io sorrisi furbamente.

"Non ho più paura dei gatti" negò l'evidenza eppure per qualche strano motivo né ha sempre avuto il terrore.

"Ah no? C'è un gatto proprio dietro di te" dissi ironica, ma lui ci credette.

"Dove?!" urlò per poi saltare sopra di me e schiacciandomi completamente.

"Ti togliti?!" urlai. Dopo che ebbe realizzato che non c'era nessun gatto, si spostò e potei continuare a respirare.

"Tu! Sei il demonio!" puntò un dito contro di me e Daniel scoppiò in una grossa risata e noi lo guardammo confusi.

"Siete buffi" diede una spiegazione alla sua risata del tutto improvvisa.

"Ora spostatevi. Mi devo preparare" dissi alzandomi e avviandomi verso il bagno.

"Matthew!" urlai vedendo in che condizioni fosse ridotto il mio bagno. Il pavimento era tutto bagnato, mentre c'erano dei prodotti che neanche sapevo fossero nel mio bagno aperti e sparsi per il bagno.

A UN PASSO DAL FINALE PERFETTO Kde žijí příběhy. Začni objevovat