Capitolo 60

65 19 3
                                    

Bianca's Pov
"Te l'avevo detto che saresti ritornata a parlare" puntai il mio sguardo su Sam, aveva i gomiti sopra il tavolo e mi guardava con sguardo fiero, probabilmente perché le sue supposizioni si erano rivelate esatte.

"O meglio ad urlare" sussurrai.

"Come dici?" domandò confuso.

"Che studiare scienze alle tre del pomeriggio nella biblioteca della scuola è una tortura" feci riferimento al libro di scienze posizionato sopra il tavolo della biblioteca.

"Allora perché lo stiamo facendo?" chiese in tono di voce troppo alto, tante che la bibliotecaria lo fulminò con lo sguardo, facendoli segno di fare silenzio.

"Perché mio padre mi terrà chiusa in casa per il resto dei miei anni se non passo questo stupido esame" sbuffai sfogliando il libro con fare distratto.

"Non avevi detto che non ti farà uscire finché non li dirai cosa ti succede?" inarcò un sopracciglio.

"Diciamo che ho fatto un patto con lui, io passo l'esame e lui mi lascerà di nuovo uscire di casa" l'altro giorno li ho proposto questo patto e anche se con riluttanza lui ha accettato.

"È di chi è stata questa brillante idea?" corrugò la fronte.

"La mia, le idee geniali sono sempre le mie" mi vantai.

"Forse quelle più stupide" disse in tono di voce basso, ma lo sentì lo stesso.

"Mio fratello ti sta contagiando, stai diventando come lui" lo uccisi con lo sguardo.

"Forse lo sono già" scrollò le spalle.

"Mi basta un Liam nella mia vita, non me ne servono altri" alzai gli occhi al cielo.

"Ti basta anche un Logan. A proposito, come stai?" mi irrigidì alla sua domanda, per un pochi minuti mi ero dimenticata dei miei problemi con lui.

"Benissimo, la persona che odio di più al mondo sta insieme a quella a cui tengo di più, direi che è perfetto" li risposi ironicamente.

"Scusami, so cosa significhi per te vederli insieme" si incupì.

"Sembrano la bella e la bestia, con l'unica differenza che Logan è la bella e Charlotte la bestia" ironizzai.

"È proprio vero" li scappò una risata.

"È meglio che studiamo, o se no chi lo sente mio padre quando prenderò un'insufficienza?" puntai il mio sguardo sul libro di scienze aperto facendo una smorfia.

"Tiggy, lui può sentirlo per ore senza dire niente" sorrisi e cercai di concentrami, per quanto era possibile sul testo e sulle parole da studiare.

Passammo dieci minuti in silenzio e cercai di leggere le parole scritte sul libro, ma la mia concentrazione andò a farsi fottere una volta che sentì una voce provenire da dietro agli scaffali posizionati dietro di me.

"Charlotte" sussurrai pochi secondi dopo aver ascoltato la sua voce. Vidi Sam guardarmi confuso e li feci segno di fare silenzio e mi alzai facendo il massimo silenzio arrivando davanti allo scaffale, da dove proveniva la voce, e spostai alcuni libri per vedere con chi stesse parlando.

"Quindi l'hai solo usata?" guardai Charlotte, il suo sorriso era come del veleno per me.

"Forse non dovresti ascoltare" Sam cercò di farmi ritornare seduta.

"Voglio vedere fino a che punto si spinge" dissi a bassa voce.

"Te l'ho già detto Charlotte, mi ha mentito. Sapeva di mio fratello e non mi ha detto niente"

A UN PASSO DAL FINALE PERFETTO Where stories live. Discover now