Capitolo 40

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Madeline's Pov L'amore non è altro che sofferenza.

Così diceva la canzone ed è proprio vero si prova così tanta sofferenza per colpa dell'amore. Pensavo che noi due fossimo davvero innamorati, invece tra i due lo ero solo io. Mi alzai dal sedile del bus scendendo e continuando ad ascoltare delle canzoni strazianti fino a quando non la staccai essendo arrivata finalmente a casa.

"Sono tornata" urlai, ma non sentì nessuna risposta e capì che i miei genitori non erano in casa. Chiusi la porta e salì in camera mia appoggiando lo zaino sulla sedia della scrivania in legno posta di fianco al letto a due piazze. Dopo aver tolto le scarpe mi sdraiai sul letto guardando il soffitto dopo aver fatto ripartire la canzone e chiusi gli occhi cercando di trovare un po' di calma e quando finalmente l'avevo trovato qualcuno aprì la porta della camera. Stoppai nuovamente la musica e mi alzai di scatto vedendo che qualcuno fosse proprio Logan.

"Non si bussa più?" domandai sistemando lo smartphone e le cuffiette sul letto mentre io incrociai le gambe posizionando la mia schiena sul muro bianco.

"Ho bussato, ma a quanto vedo non mi hai sentito" guardò il cellulare sul letto collegato alle cuffiette.

"Probabilmente dovevi bussare più forte" risposi in malo modo pentendomene l'attimo dopo.

"Mi spieghi che ti succede? Sei strana" si sedette sul letto dopo aver chiuso precedentemente la porta.

"Io sono sempre strana" scrollai le spalle non facendoli notare che ci fosse qualcosa che non va.

"Sai a cosa mi riferisco" mi guardò storto capendo le mie intenzioni di non capire cosa non andasse in me.

"Non mi pare" feci la finta tonta.

"Madeline" mi riprese sapendo che ci fosse davvero qualcosa che non andasse.

"Volevo stare un po' da sola. Forse tu non lo sai fratellino, ma fa bene stare da soli per un po' di tempo. Ti schiarisce le idee" lo schernì.

Non ho mai visto Logan stare da solo, le rare volte che è successo è quando litigava con nostro padre.

"Che idee dovrebbe schiarirti?" trattenni un sorriso perché tra le cose che avevo detto aveva capito solo una parte.

"Era per dire" scrollai le spalle.

"Tu mi nascondi qualcosa" inclinò il capo d'un lato cercando di penetrarmi anche l'anima.

"Assolutamente no" continuai a mentire.

"Non fare come Bianca che ogni due per tre mi nasconde qualcosa. Sai che se mi nascondi qualcosa e lo scopro mi incazzo" mi avvertì e sospirai sapendo che fosse vero.

"Non dovresti, ognuno ha i suoi segreti ed è libero se dirli o no. Non puoi obbligare le persone ha dire quello che vorrebbero tenere nascosto" cercai di farlo ragionare.

"Madeline, tu sei mia sorella. È normale che voglia proteggerti" disse con affetto.

"Diciamo che io te lo dico, tu non li farai del male vero?" domandai con della preoccupazione nella voce.

"Qualcuno ti ha fatto del male? Lo sai che non ho problemi a spaccarli la faccia" sbuffai perché per l'ennesima volta non aveva ascoltato ciò che li avevo detto.

Inarcai un sopracciglio per non aver ascoltato le mie parole e lui sbuffò, "va bene, non lo farò. Promesso" incrociò le dita con fare di promessa e io presi un respiro profondo prima di iniziare a parlare.

A UN PASSO DAL FINALE PERFETTO Where stories live. Discover now