Capitolo 47

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Bianca's Pov
Lo strinsi forte a me sentendo che stava cercando di trattenere i singhiozzi dovuti al pianto. I miei occhi diventarono poco a poco umidi fino a quando dalle mie guance non rigarono delle lacrime dovute a quello che stavo provando in quel momento. Restammo abbracciati un tempo che mi sembrò passare fin troppo velocemente fin quando lentamente si staccò e mi asciugò le lacrime.

"Scusa" sussurrò con la voce rotta dal pianto.

"'Non volevo farti piangere" finì di asciugarmi le lacrime che erano cadute.

"Non è stata colpa tua. Lo sai che quando piango non piango mai per un solo motivo" quando mi ritrovo a piangere, piango perché sono state tutte le cose che mi sono capitate a farmi scoppiare e non solo una.

"Ma piangi per tutto quello che ti circonda. Lo so. E so anche che odi piangere, almeno, odi farlo davanti agli altri" sorrisi pensando a quante cose sapesse di me e a quante cose non erano cambiate da quando ci siamo lasciati.

"Mi fa sembrare debole" mi strinsi nelle spalle.

"Tu non sei debole e lo sai" mi sorrise con premura e andai vicino alla finestra non riuscendo più a guardarlo negli occhi.

"Ma prima lo ero Manuel e forse anche adesso. Forse non sono mai stata forte come credo di essere, oppure lo sono stata, ma non a sufficienza. Perché se fossi stata forte io non sentirei perennemente un vuoto dentro di me che riesco a colmare solo con la musica. Io non sono forte Manuel, ho paura anch'io, e delle volte mi lascio sopraffare dalle emozioni, come ora. E altre volte non ho il coraggio di assumermi le mie responsabilità, o di discutere con le persone senza riuscire ad avere gli occhi lucidi per via della rabbia. Io sono Bianca Nicole Jackson quella ragazza che ha paura di qualsiasi cosa, del buio, degli spazi chiusi e di restare sola, ma che alla fine si è abituata a tutte le sue paure e cerca di superarle senza riuscire a farcela. Ecco cosa significa essere forti, riuscire a superare le tue paure, e io non lo sono, perché né ho costantemente la paura di farlo" sussurrai le ultime parole non riuscendo a concepire che ogni cosa io faccia ho sempre la paura di sbagliare.

"Gliel'hai detto?" notò la mia espressione perplessa e sospirò alzandosi e venendo verso di me.

"Hai detto a Logan tutto questo?" si schiarì la voce.

"Cosa c'entra lui adesso?" lo vidi aprire la finestra e prendere una sigaretta dal pacco che teneva nei pantaloni della tuta e accenderla sporgendosi di più fuori per evitare che il fumo vadi nella camera.

"Non sono stupido Bianca, avrò mille difetti, ma mi sono accorto come vi guardavate e non è una semplice cotta" spiegò dopo aver inspirato il fumo e averlo buttato fuori.

"L'hai notato" dissi amaramente.

"Era impossibile non farlo" disse con una nota di divertimento.

"A te non ti infastidisce?" chiesi pensando che se vedessi la persona che amo con un'altra persona proverei della gelosia.

"Tu e lui insieme? Eccome se mi infastidisce, ma ho avuto la mia opportunità e l'ho sprecata ed è giusto che mi faccia da parte" deglutì pesantemente.

"Sei un grande uomo Manuel Edwards" dissi le parole che la notte scorsa mi ha detto.

"E tu una grande donna Bianca Nicole Jackson" mi ritornò a guardare.

"Ci stiamo dicendo un addio?" chiese dopo aver passato alcuni secondi in silenzio.

"No, Manuel, non è un addio, o meglio, noi saremmo sempre amici, lo sai" misi la mano sopra la sua cercando di confortarlo, ma poi mi accorsi di quello che avevo fatto e ritrassi la mano. Lui seguì tutti i miei movimenti quasi con lo sguardo incantato.

A UN PASSO DAL FINALE PERFETTO Where stories live. Discover now