Capitolo 22

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Logan's Pov
"Io e Liam stiamo insieme" sono queste le parole che si ripetono nella mia testa da almeno dieci minuti. Quando mia sorella ha detto queste cinque parole non ho più capito niente, non ascoltavo né lei che parlava né Liam che ci spiegava il perché della loro decisione, ma pensavo a quanto possa essere assurdo che Madeline abbia finalmente trovato un ragazzo. Lei è sempre stata una ragazza timida e ingenua, a scuola era sempre l'ultima scelta, non la calcolavano mai, stava lì in un angolino sola a vedere gli altri ridere e chiacchierare, mentre lei si chiudeva sempre di più in se stessa. E ora mi rendo conto di quanto possa essere assurdo che abbia trovato delle persone che gli vogliono bene per come è veramente.

Improvvisamente sentì dell'acqua scendere dalla mia testa e bagnarmi tutto il corpo. Guardai davanti a me vedendo Bianca con un bicchiere in mano e un sorriso soddisfatto sul volto e tutti gli altri guardarmi con espressione preoccupata sul volto.

"Perché l'hai fatto?!" strillai fuori di me.

"Ti stiamo chiamando da ben dieci minuti e tu non rispondevi, così volevo capire se fossi vivo oppure no" alla sua spiegazione non potei che irritarmi ancora di più.

"Ed era necessario bagnarmi?" indicai il mio corpo e le goccioline d'acqua che scendevano da esso e arrivavano fino al pavimento.

"Dove sarebbe stata la parte divertente o se no?" la fulminai con lo sguardo e mi guardai i vestiti che erano fradici.

Stronza, sono sicuro che l'ha fatta apposta.

"Potevi almeno evitare di bagnarmi i vestiti" mi lamentai e lei alzò gli occhi al cielo.

"Almeno non ti dovrai fare la doccia quando torni a casa" ridacchiò.

Stavo per parlare, ma Matthew mi precedette, "ti presto io dei vestiti. Bianca, va a prenderli" ordinò alla sua sorellastra.

"Perché io? Sono i tuoi vestiti, mica i miei" la fulminò con lo sguardo e lei si alzò velocemente iniziando a salire le scale.

"Seguimi" mi fecce cenno di seguirla e lentamente raggiungemmo la sua stanza.

"Vedo che non è cambiato nulla" notai guardando la stanza in cui erano ancora presenti delle foto di cantanti famosi.

"No, i tuoi capelli sono più corti" fece riferimento ai miei capelli tagliati da poco.

"E non ti piacciono?" ammiccai e lei scosse la testa.

"Sono carini" rispose con finta indifferenza.

"Solo carini?" vidi aprire un cassetto del suo armadio, in disordine, e cercare dei vestiti.

"Cosa ti aspetti? Che ti dica che sono belli?" domandò acidamente.

"Sarebbe carino" si voltò velocemente verso di me, per poi continuare a cercare i vestiti.

"Tieni, mettiti questi. Puoi andare a cambiarti di là" mi porse dei vestiti e indicò una porta posizionata a sinistra della stanza.

"Posso cambiarmi anche qui" affermai.

"No, che non ti cambi qui" replicò.

"Perché ti do fastidio?" feci un sorriso malizioso.

"Fai come vuoi" sbuffò, e si sedette nel letto guardando da tutt'altra parte anziché nella mia direzione.

"Stronzo" la sentì borbottare e mi tolsi la maglia appoggiandola su una sedia vuota e iniziando a passare l'asciugamano, che poco prima mi aveva dato, sui punti bagnati del mio corpo.

"Sai, arrabbiarti non ti fa bene, ti fa venire una ruga proprio qua" indicai una parte del suo viso, ma lei non mi rivolse nessuno sguardo.

"Credo che dovresti staccare dalle pareti tutte le foto che hai" osservai le foto che ricoprivano tutte le pareti della sua camera, ma lei continuò ad ignorarmi.

A UN PASSO DAL FINALE PERFETTO Where stories live. Discover now