Capitolo 24

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Logan's Pov
Odio la sbronza del sabato sera. Quando ti ritrovi disteso nel letto dopo aver passato la sera prima ad ubriacarti  per via della persona che sta nella vostra testa da più di una settimana. Emetto un lamento per via del mal di testa provocato dall'alcool, alzai leggermente il busto guardandomi intorno e vedendo una ragazza dai capelli neri distesa sul mio letto con gli occhi chiusi e le labbra leggermente schiuse, il mio cuore perse un battito prima di accorgersi che quella ragazza sul mio letto non è Bianca, ma Isabel Anderson.

Maledetta Bianca e i suoi segreti!

L'altro giorno alla cena della signora Foster continuava a gesticolare e a evitare il mio sguardo.

"Immagino che lasciare le persone a cui si tenga di più non è stato facile" prese parola la signora Foster guardando Bianca in modo ambiguo.

"Niente è facile se ci metti il cuore" sorrise sadicamente e quando la signora Foster stava di nuovo per aprire bocca venne interrotta da mia madre che iniziò a raccontare della sua esperienza in Italia.

Chi ha lasciato di così importante?

È quello che mi domando da due giorni a questa parte. Varie volte aveva accennato che era stata in Italia, e che sua madre viveva lì, ma alcune volte sembra che lei menta, che sua madre non esistita davvero. Un senso di vuoto si fece spazio dentro di me, pensare che una persona fredda e apatica soffra non mi fa né caldo né freddo, ma lei, lei è diversa, ha del bene dentro di sé, ma ha paura di mostrarlo, forse per le insicurezze nascoste dentro di lei.

Credo che abbia paura di lasciarsi andare, di essere se stessa e essere giudicata. Sospirai ripensando a quando nello sgabuzzino le avevo raccontato di mio fratello, quando improvvisamente mi aveva abbracciato, mi aveva dato speranza, la speranza che mio fratello sia da qualche parte fuori e possa ritrovarlo.

La ragazza al mio fianco aprì gli occhi e sorrise, "buongiorno" la sua voce era impastata dal sonno.

Feci una smorfia vedendo il suo corpo nudo alzarsi lentamente per posarmi un bacio sulle labbra.

"Ciao Isabel" dissi con voce roca e infastidita.

Si morse il labbro inferiore cercando di essere seducente, ma l'unico effetto che ottenne da parte mia fu il disgusto. So quanto sia strano, ma in questo momento preferirei stare da solo con i miei pensieri piuttosto che con lei. Mi alzai velocemente raccogliendo i suoi vestiti da terra e dandoglieli, "è ora che tu vada" i miei genitori saranno qui tra poco, e non voglio che nessuno dei due sappia della mia sbronza colossale.

"Ma come? Mi stai già cacciando?" nel suo tono di voce non c'era traccia di delusione, ma solo di puro divertimento, sa benissimo che il giorno dopo deve andarsene.

Inarcai un sopracciglio e lei rise di gusto, sbuffai per tutte le volte che la sbronza li faceva questo effetto.

"Vai" dissi autoritario e lei iniziò lentamente a vestirsi.

"Ciao Logan" disse con voce amicante e mi posò un ultimo bacio prima di uscire dalla porta.

Alzai gli occhi al cielo e decisi di andarmi a fare una doccia rilassante per poi tornare a dormire, ma i miei piani furono rovinati quando sentì, dopo una lunga doccia, mia madre chiamarmi.

"Logan!" sbuffai passandomi una mano fra i capelli. Succede sempre così quando mi sono appena seduto sul mio comodo letto, qualcuno mi cerca.

"Cosa c'è mamma?" urlai di rimando, ma non ottenni nessuna risposta. Una cosa che non capirò mai di mia madre, mi chiama e quando rispondo lei non mi dice cosa vuole. Mi alzai lentamente scendendo in cucina, trovandola intenta a preparare qualcosa.

A UN PASSO DAL FINALE PERFETTO Where stories live. Discover now