Parte 52.

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Sono seduta sul letto di Becka con la cornice in mano quando sento la serratura scattare e mostrare una chioma bionda impegnata al telefono mentre cerca di non far cadere i libri che regge in una sola mano.
Quando si gira all'interno della stanza e incrocia i miei occhi sbatte velocemente le palpebre come per realizzare che non sia una visione, lascia cadere tutti i libri e riaggancia senza dire una parola prima di correre ad abbracciarmi.
<<Alyssa non posso credere che sei tornata davvero!>> Urla euforica prima di staccarsi e scrutarmi dalla testa ai piedi per accertarsi che sia ancora io.
<<Non avrei mai pensato Becka ma troppe cose mi spingevano a farlo. Così ho preso il primo volo ed eccomi qui>> ammetto stringendomi tra le spalle.
<<Speravo avresti cambiato idea, ti aspettavo>> mi sorride sincera guardandomi negli occhi prima di tornare seria <<il tuo ritorno a casa è stato come lo immaginavi?>>
Abbasso lo sguardo in automatico e quando me ne rendo conto mi ricordo che non ce n'è più bisogno, non c'è più bisogno di nascondersi dalla gente.
<<È andata molto peggio di ciò che mi aspettavo in realtà, ma è stata anche una scoperta. Adesso posso cominciare a guardare avanti>> dico e i suoi occhi iniziano a brillare.
<<Ora però cambiamo argomento ti prego, raccontami tutto quello che mi sono persa>> indico il letto alle mie spalle prima di buttarmici sopra.
Becka scoppia a ridere prima di imitarmi ed incrocia le braccia al petto per tentare inutilmente di assumere un'espressione seria.
<<Da dove iniziare? Bè, ti sei persa la rabbia di Blake quanto te ne sei andata. Ti sei persa bicchieri rotti e una rissa prima di capire dove fossi. E quando l'ha scoperto bè, non so cosa sia successo di preciso perché è ritornato peggio del solito Blake. So che lui e John avevano discusso ma adesso che le acque si sono calmate tra di loro sembra essere tornato tutto come prima.>> Ammette come a nascondere qualcosa.

Sento uno strano dolore allo stomaco nel sentire queste parole, avevo intuito che qualcosa fosse cambiato ma averne la certezza è un'altra storia.
Mi domando fin dove si sia spinto. Se abbia colmato il suo tempo in compagnia di altri corpi o sfidato sé stesso con altri uomini, se i suoi pensieri siano stati annebbiati o se abbia solo fatto ciò che sentiva di fare.
La verità è che ho paura di aver fatto lo sbaglio più grande che potessi commettere andando via in quel modo e non sapere se potrò rimediare mi toglie il respiro.
Avrò le mie risposte solo quando incrocerò di nuovo i suoi occhi ma l'attesa è diventata improvvisamente troppo lunga e io non posso più aspettare.
<<Ti sei innamorata di lui non è vero?>> Mi domanda cauta Becka cogliendomi di sorpresa
<<Quando lo pensi i tuoi occhi si illuminano, l'ho notato dalla prima volta che vi siete visti>> aggiunge sorridendomi premurosa.

Non ho mai pensato a quale termine descrivesse le mie emozioni, non mi piace dover assegnare un nome alle sensazioni che mi sovrastano e che non possono essere circoscritte da qualche semplice lettera. Non c'è una parola che rappresenta quello che sono quando mi trovo vicino a lui, nessun termine sarebbe mai abbastanza. Ma non si può spiegare a chiunque. Non si può spiegare a qualcuno che non l'ha mai vissuto sulla propria pelle perché non si può definire l'amore, puoi solo viverlo e lasciare indietro tutte le spiegazioni razionali.
<<Non so Becka, non credo ci sia un termine che racchiuda tutto ciò che sento. Ma anche se riduttivo sì, credo di esserlo>> sorrido a mia volta ricordando come le parole di Scott e Becka si assomiglino così tanto e mi domandando se davvero sia come dicono, se l'amore possa essere davvero letto negli occhi degli altri.
<<Sai dov'è adesso? Devo andare da lui.>> Dico alzandomi guidata da un irrefrenabile voglia di raggiungerlo.
Non faccio caso al mio aspetto, non perdo altro tempo nel truccarmi o nell'aggiustare i miei capelli. Non c'è alcuna fretta ma il tempo sembra non bastare adesso che ho avuto la conferma delle mie sensazioni.
<<Alyssa credo di poter sapere dove si trova, aspetta.>> Becka si alza velocemente e mi raggiunge accarezzandomi una guancia mentre il suo sguardo si addolcisce.
C'è qualcosa che non va.

(Ri)trovarsi, quando da soli non bastiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora