Parte 11.

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Mi sveglio di soprassalto e sbatto ripetutamente le palpebre per mettere a fuoco la vista. Il sole che entra dalle finestre mi accentua ancora di più il mal di testa obbligandomi a guardare altrove.
Il mio sguardo viene catturato dal mobile vicino alla mia testa dove si trova un bicchiere d'acqua e un contenitore di vetro contenente diverse carte argentate, mi avvicino per capire di cosa si tratti prima di realizzare che sono dei preservativi.

Cerco di rimembrare cosa sia successo ieri dopo Jace, ma i ricordi appaiono molto confusi e disconnessi tra loro, così l'ansia di aver dato la mia intimità per la prima volta ad uno sconosciuto comincia a farsi sempre più reale.
Indosso ancora il vestito di Becka e sono avvolta da una coperta, i tacchi sono appoggiati per terra vicino al letto ma non c'è traccia della mia borsa. Sento qualcosa alle mie spalle di solido ed estremamente caldo, il peggiore degli scenari mi si palesa davanti e non potendo più ignorare questa presenza decido di girarmi.

Rimango immobilizzata quando i miei occhi incontrano il volto di Blake che sta dormendo in mutande. Arrossisco per la vergogna e mi domando come ho potuto lasciare che un uomo mi portasse nel suo letto senza averne memoria, dandomi mentalmente della stupida.
Non so come potrò mai guardarlo sulla faccia dopo stanotte e soprattutto come potrò mai guardarmi allo specchio senza sentirmi in colpa per aver ripetuto lo stesso errore che mi è costato l'assenza di mio fratello un anno fa.
Libero la mente da questo pensiero che mi toglie il respiro e mi tiene annegata, devo trovare una via d'uscita prima che mi riporti troppo in fondo.
Decido di utilizzare Blake come via di fuga, sembra così spensierato in questo momento. Le sopracciglia sono totalmente distese così come la bocca arrossata, è così sereno mentre dorme e questo aspetto lo rende un ragazzo diverso da quello che ho conosciuto, con i capelli disordinati che incorniciano il suo viso è ancora più bello del solito. Il suo corpo è come se fosse stato creato per essere ammirato da chiunque e per dar piacere a chi ne ha la piena visione. I muscoli scolpiti al punto giusto e in linea con tutto il corpo si tendono ad ogni suo respiro alternandosi a sprazzi di inchiostro nero che rappresentano simboli di cui non cono conosco il significato, a tratti di pelle incontaminata. La protuberanza sul davanti sembra essere davvero troppo gonfia e mi mordo il labbro inferiore per la piega che sta prendendo i miei pensieri. Sono convinta che se esista un diavolo deve essere reincarnato sotto queste spoglie con lo scopo di far commettere peccati.

È come se questo fosse realmente lui, un ragazzo senza segni e senza corazza, non costretto ad indossare una maschera per difendersi dalle persone come ha fatto con me, e mi chiedo cosa l'abbia spinto a diventare così.

Si riconoscono i ragazzi prepotenti e pieni di sé che si comportano da tali solo per arroganza, magari perché sono cresciuti circondati da consensi, ipocrisia e denaro e quindi si sentono in diritto di avere il potere su tutto ciò che li circondano. Ma lui non mi è sembrato così fin dalla prima volta che l'ho visto.
C'è un'altra realtà dove chi porta cicatrici a dosso, cicatrici troppo pesanti per una persona sola, deve fare qualcosa per tutelarsi, per difendere l'ultimo pezzo di sé stesso rimasto ancora intatto per paura che anche quello possa essere portato via, e quindi si innalzano dei muri e si indossano delle maschere. Si inizia a vivere una vita che non ti appartiene, sei estraneo da tutto ciò che ti circonda e i sentimenti altrui non ti toccano, non hai più nessun contatto con la realtà. Diventi così apatico, non ti importa del presente o del futuro, i muri pian piano diventano più solidi e anche se vorresti tornare indietro ricordi solo il dolore che sei stato costretto a portare, così vai avanti in quella vita, in quella vita che non ti appartiene più ma che fa parte solo della facciata che devi mostrare.
Le riconosco le persone così perché anche io ero così.
Le persone come noi hanno gli occhi crepati e il vuoto allo stomaco e nessuna speranza di essere salvati.

Smetto di guardarlo e mi alzo dal letto, il display del telefono segna le 9 e ci sono 4 chiamate da Becka, più tardi la richiamerò.

Esco piano dalla stanza e accosto la porta, mi ritrovo in corridoio, c'è una porta chiusa di fronte a quella dove sono appena uscita e poco più avanti vedo un bagno. Mi specchio e il riflesso che vedo non assomiglia neanche a me, ho una faccia devastata, le occhiaie violacee prevalgono sul resto del viso pallido, i capelli sono intrecciati e gli occhi gonfi.
Cerco di fare qualcosa per aggiustare il mio aspetto, pettino i capelli con le dita nella e mi lavo il viso con l'acqua fredda nella speranza che almeno gli occhi possano ritornare normali. La sensazione dell'acqua sulla pelle mi allevia leggermente dal mal di testa che mi martella incessantemente dal mio risveglio e al termine sono pronta per ritornare in camera. Il piano è semplice, prendere la borsa e il telefono non facendo il minimo rumore, uscire di casa e chiamare un taxi per tornare al dormitorio, nel tragitto penserò a cosa raccontare alla mia compagna.
Nulla potrà andare storto no? O almeno è quello che spero.

Prendo coraggio e rientro in camera avvolta dal profumo di muschio e tabacco di Blake, sono sollevata nel vedere che ancora sta dormendo.
Avanzo cauta verso la scrivania dove si trova il mio telefono e noto che qui non ci sono foto né con amici né con altre persone, di solito questo è il posto perfetto per tenere dei ricordi invece lo spazio è completamente vuoto a parte un Macbook e un pacchetto di sigarette. Mi guardo intorno, non c'è nulla nella stanza esclusi i mobili e il letto scuri che fanno da contrasto con le pareti e il pavimento bianco. Appesa sopra la testata c'è un quadro dove il colore nero prevale sul bianco, mi fermo ad ammirarlo attratta da quella cornice che trasmette dolore e tristezza, non so bene cosa rappresenti ma il messaggio che vuole trasmettere si percepisce chiaramente.

<<Ti piace?>> domanda Blake con le braccia conserte e gli occhi socchiusi mentre i suoi occhi scorrono sul mio corpo.
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Ciao a tutte!🦋
Volevo ringraziarvi perché siamo già a +500 views e ve ne sono grata 🥰
Sono contenta che siate arrivate fin qui e spero davvero che continuiate a leggere la mia storia. Commentate e votate per farmi sapere come vi è sembrato questo capitolo.☺️
Cosa succederà nel prossimo aggiornamento?😏😈
Vi aspetto e vi abbraccio.🤗🤗

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