Parte 36.

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Sono stesa tra le braccia di Blake che mi circondano strette e pervasa dal suo profumo mi mordo il labbro ripensando ai nostri corpi intrecciati qualche ora fa.
Sorrido ricordando la delicatezza dei sui gesti e ai suoi occhi che non mi hanno lasciata sola neanche un istante mentre si prendeva e faceva sua ogni parte di me. Sento i muscoli del ventre contrarsi doloranti a questi ricordi e provocarmi un leggero bruciore segno della sua presenza dentro me.
Mi sento viva e questa sensazione è incisa e pulsa forte dentro di me.
È così che ci si sente quando si decide d'intrecciare la tua vita ad un'altra in modo totalizzante? Perché io mi sento imbattibile.

Potrei starmene così tutta la mattina, con il suo respiro che mi solletica il collo ad ascoltare il battito del suo cuore contro la mia pelle.
Blake mi ha stretto tra le sue braccia prima di addormentarci facendomi scudo col suo corpo dal resto del mondo e io mi sono sentita così al sicuro da lasciarmi cullare dalle sue carezze fino a quando gli occhi si sono fatti più pesanti.
Stamattina il sole filtra alto dalla finestra e chiudo un'ultima volta gli occhi per godermi fino in fondo questo momento di pace.
<<A cosa stai pensando?>> le sue labbra mi mordicchiano piano la spalla facendomi immobilizzare.
Mi giro nella sua direzione e incrocio il suo sguardo assonnato che, accompagnato dai capelli aggrovigliati, gli donano un'aria più spensierata.
Il suo corpo, coperto solo da dei boxer, si tende sotto i muscoli sodi e illuminato dal sole, mi guarda arrogante come se stesse per ricominciare il suo attacco.
Abbasso gli occhi alle sue labbra che sono rosse e gonfie dopo questa notte, attraverso il costato fino ad arrivare all'elastico delle mutande che lascia intravedere l'effetto dei suoi pensieri sul suo corpo.
Sento il calore salire subito alle guance e distolgo gli occhi da questa visione peccaminosa che non lascia spazio all'immaginazione.

<<Ti imbarazzi ancora dopo stanotte?>> Mi domanda sottovoce mentre con una mano raccoglie un ciuffo ricaduto davanti ai miei occhi e lo appunta dietro il mio orecchio.
<<Non credo di potermi abituare>> ammetto rialzando lo sguardo verso di lui che adesso mi guarda curioso e divertito.
<<Ad un uomo seminudo nel tuo stesso letto?>> Chiede seguendo il movimento delle mie labbra ad ogni loro mossa.
Non credo che qualsiasi altra persona mi farebbe lo stesso effetto, non credo che riuscirei a provare le stesse sensazioni neanche ricercandole in altri, ecco perché le parole escono forse troppo velocemente e sicure senza che riesca a controllarle.
<<A te.>>

Lo vedo irrigidire le spalle a queste mia ammissione, ma poi scuote la testa e torna ad indossare quel ghigno sfrontato che non lo abbandona mai del tutto.
Mi attira con una mano a sé e percorre con l'altra le linee del mio corpo, dal naso scende alle labbra disegnando dei cerchi intorno i capezzoli ancora indolenziti. Passa il suo tocco intorno all'ombelico fino ad arrivare al pizzo delle mutandine dove si sofferma e si inumidisce il labbro per poi continuare la sua traiettoria al ginocchio e risalire.
Chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dai brividi che si formano appena la sua mano traccia la mia pelle, sento il mio fisico reagire ed alimentarsi sotto al suo tocco. Socchiudo le labbra e senza pensarci incastro la mia gamba nelle sue per sentire il suo corpo combaciare al mio in una combinazione perfetta.
In un movimento veloce Blake sposta la sua presa alle natiche che stringe con decisione prima di baciarmi.
La sua lingua scivola sulla mia in un bacio rude, affamato.
Sento la sua eccitazione premere sotto di me e la mia animarsi, così inizio a dimenare i fianchi contro la sua durezza per assecondare l'impulso di averlo ancora su di me.
Il calore delle guance mi arriva dritto al cervello che presto annebbia ogni mio pensiero razionale e lascia spazio solo alla brama di continuare il contatto tra di noi.
Lui però sembra avere altre intenzioni perché mi tira piano i capelli prima d'incastrare il mio labbro inferiore nella sua morsa.
<<Non ora, bimba>> mi sussurra rauco vicino all'orecchio facendomi solleticare la pelle prima di stampare un bacio casto al collo ed alzarsi dal letto.
Sono ancora accaldata quando esce dalla stanza sorridendo bastardo, ho ancora il respiro spezzato e le gambe tremanti. In pochi secondi il letto diventa troppo grande mentre la stanza estremamente sconosciuta e fredda.

Impiego un po' per far ristabilire il ritmo normale del mio battito.
Decido di alzarmi ed andare a preparare la colazione legando i capelli in una coda frettolosa e lasciando la maglietta che Blake mi ha prestato per dormire.
Dopo stanotte il mio corpo è affamato e lo stomaco, che ha iniziato a brontolare mentre sbatto le uova per i pancake, ne è la dimostrazione.
Sono ancora destabilizzata dalla velocità degli avvenimenti che sto attraversando, fino a qualche ora fa credevo di aver messo un punto a qualunque tipo di legame si fosse creato con Blake ed ora invece mi ritrovo nella sua cucina più felice che mai.
Quando pensi di essere arrivata ad un punto decisivo avviene sempre qualcosa che porta tutti i ragionamenti a fermarsi perché non sanno come reagire o come andare avanti.
Arrivi così a rivalutare tutto, le convinzioni che avevi fino a pochi istanti prima diventano ben presto delle insicurezze e tutto ciò da cui volevi fuggire diventa improvvisamente il posto in cui ti vuoi riparare.
Così lo è stato con lui.
Fino a quando ieri non ho sentito nella sua voce un velo di paura quando mi stavo allontanando ero convinta che tenerlo a distanza fosse l'unica scelta, ma mi sbagliavo.
Abbiamo sempre un'altra scelta. C'è sempre un'altra direzione che possiamo scegliere di percorrere ma spesso siamo troppo concentrati a cercarla che non ci accorgiamo di quanto essa sia più vicina a noi di quanto crediamo.
A volte bisogna solamente cambiare prospettiva per trovarla, chiudere gli occhi e ascoltare il cuore.
Serve molto più coraggio per affrontarla ma c'è ed è proprio davanti a noi.

Ero così convinta di sapere che Blake non volesse nessun accanto e rifiutasse ogni tipo di legame che non mi sono accorta di come invece i suoi occhi stessero gridando più delle sue parole o dei suoi gesti, che anche la colonna più stabile in lui stava iniziato a vacillare.
E stanotte, in silenzio, mentre intrecciavamo i nostri corpi ho promesso di ascoltare di più i suoi sguardi e meno i suoi gesti.

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Ciao ragazze 🦋
Capitolo di passaggio quindi abbastanza tranquillo perché tra pochissimo scoprirete finalmente un pezzettino del mondo di Blake.

Curiose?🤭

Ho intenzione forse di aggiornare un'altra volta questa settimana , probabilmente venerdì se riesco.
Mettete una stellina se la storia vi sta piacendo, mi fa piacere ricevere i vostri voti e commenti, e seguitemi su Instagram per rimanere aggiornati.
Ah abbiamo superato le 4K letture, un altro piccolo traguardo raggiunto insieme, grazie dal profondo del cuore.
A presto. xx

(Ri)trovarsi, quando da soli non bastiamo.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora