La strada verso casa era contornata da numerosi ciliegi ormai in fiore, sorrisi osservando i petali rosati danzare lentamente verso il terreno,alcuni nel tragitto rimasero impigliato tra i miei capelli e sorrisi a quell'immagine.
Mi fermai lasciando che un piccolo petalo cadesse tra le mie mani osservando più da vicino quei colori delicati, si sentiva la presenza della primavera inoltrata e dei suoi continui cambiamenti temporali.
"Su su muoversi", rise Taehyung dandomi una piccola spintina, "prima correvi tanto per rivedere Yoongi e ora sei fermo?", rise il blu affondando una mano nella tasca dei suoi larghi pantaloni mentre l'altra era intenta a tenere quella di Jungkook che da poco si era trasferito da me per evitare lunghi viaggi continui. "Ah! diamine Yoongi me ne ero gia scordato sono stupido", saltai sul posto scrollandomi dai capelli i restanti petali, "chissà se è già a casa, dovrei chiamarlo, anzi vado da lui ora", ci fu un attimo di silenzio e poi la mano di qualcuno mi prese saldamente, "NO VAI A CASA FIDATI", urlarono entrambi ridendo e io confuso non capii, "perché..?", inclinai la testa liberandomi dalla loro presa, "te fallo grazie", mi incitò Jungkook spingendomi ancora di più in avanti, "susu forza".

Senza alcuna scelta mi ritrovai a camminare verso casa con quei due scellerati alle calcagna che se la ridevano come coglioni, "oh ma insomma, che avete da ridere?",mi girai notando come ancora se la ridessero, "ho qualcosa che non va..?", chiesi incerto sistemandomi tutto il sistemabile, "Jimin sei bellissimo, vai a casa su", sbuffai guardando entrambi, "smettetela di ridere", li minacciai roteando gli occhi. Chi li capisce è bravo.

Finalmente intravidi la mia solita casetta
che amavo, "oh casa dolce casa", risi guardando i miei amici, "a domani Taehyung", lo salutai mentre ancora era intento a sbaciucchiarsi con il più piccolo. Corsi verso la porta e suonai preparandomi a vedere la figura snella di mia madre. Non appena la porta si aprii un inaspettato odore di biscotti invase il mio naso facendomi sorridere, "mamma hai fatto i biscotti!", sorrisi vedendo la porta aprirsi sempre di più rivelando sicuramente non la persona che mi aspettavo.
"YOONGI", urlai, quasi spaventando il vicinato, correndo subito verso il corvino, "oddio oddio oddiooo sei qui ,mi sei mancato", sorrisi lasciando il mio naso solleticargli leggermente il collo, "piccolo sei mancato anche a me", finalmente riuscii a udire la sua voce limpida senza limitarmi a sentirla attraverso uno stupido telefono e tremila interferenze. Lui era qui in carne ed ossa un altra volta, non era sparito ne altro.

Forse davvero adesso sarebbe filato tutto liscio.



questi sono solo capitoli di passaggio scusatemi, a breve tutto riprenderà vita ma soprattutto un senso.
alla prossima:3
-Ale

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminWhere stories live. Discover now