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Alle 20 in punto ero pronto, i miei capelli erano leggermente tirati indietro, la camicia,un po' larga, di Jungkook era davvero abbinata con cura, si vedeva che quel coniglio aveva buon gusto, "aish Jimin!", esclamò il più piccolo avvicinandosi, mi riportò alla realtà e quasi saltai sul posto, "mmh? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Oddio magari ho esagerato con i capelli", dissi tutto d'un fiato, "calmati, volevo dirti semplicemente che eri un figo", alzò le spalle, "dio santo la puoi smettere di guardarmi? A volte mi urti", mi voltai quasi ringhiando, "che bipolare il pulcino", mi derise e lasciai perdere, tanto avrebbe continuato.

Vidi la macchina di Yoongi parcheggiare fuori casa, in realtà dire macchina era un po' poco, Jungkook guardò prima l'auto e poi me, "mmh...la macchina è sua?", domandò, "a quanto pare si", ridacchiai prendendo il telefono, che stava sotto carica. Aprii la porta ma una mano mi bloccò, "senti Jimin, come si chiama lui?...", il suo sguardò era estremamente strano e inquieto ma non mi sarei fatto ingannare da quello, sicuramente voleva rubarmelo o roba simile, "non penso ti interessi", mi staccai bruscamente e uscii chiudendo la porta subito dietro di me.

Certo che quel ragazzo sapeva essere strano.

Mi avvicinai a una ferrari rosso fuoco, devo dire che davvero i soldi non gli mancavano, aprii lentamente la portiera ed entrai, "ehy Jimin, ce l'hai fatta ad uscire", ridacchiò, "scusa un mio amico mi ha trattenuto", mi avvicinai alla sua guancia stampandogli un bacio, "forza andiamo, ho prenotato a un bel posto", mise in moto l'auto e rimboccò la strada principale.

Mi sentivo davvero insignificante in confronto a lui, sospirai e abbassai lo sguardo sulle mie mani, "perché diamine ci sono cascato, perché sono nella sua auto adesso...", pensai stringendo i pugni. Sentii un calore sulla mia gamba che mi riportò alla realtà, "Tutto ok, jimin?", non distolse lo sguardo dalla strada, si limitava a sfiorarmi con la sua mano, era piacevole, "mmh si, tutto ok", lo guardai e lui annuì silenziosamente.

Arrivammo a uno dei quartieri più prestigiosi di Seoul, non c'ero mai stato e visitarlo per la prima volta in un auto del genere faceva un certo effetto. Mi incollai al finestrino osservando attentamente il luogo abbagliato qualche volta dalle luci dei palazzi luccicanti, era davvero magnifico, "Jimin sembri un bambino, non dirmi che non sei mai venuto qui", ridacchiò, "hai fatto centro signor riccone sfondato, a differenza tua i soldi non mi escono dal naso", alzai le spalle scrutandolo con uno sguardo tagliente, "mi piaci di più stasera", rise fermando la macchina e io avvampai, "ci sarà da divertirsi", mi guardò e deglutii sonoramente.

"Forza scendi", disse, "scendere?", rimasi qualche istante confuso non realizzando dove fossimo, "siamo arrivati eh", ridacchiò aprendomi la portiera. Uscii notando subito davanti a noi un meraviglioso ristorante stellato.

Che la serata abbia inizio allora.

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminWhere stories live. Discover now