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Le settimane passavano, Yoongi non mi scriveva, non mi chiamava, il mio telefono era costantemente aperto sulla schermata della chat, "puoi smetterla di pensarlo?",Taehyung mi tolse il telefono fulminandomi, "TaeTae dai lasciami stare", mi allungai e ripresi il telefono, "senti smettila di starci male, ti prego non ti fa bene", annuii silenziosamente e cercai seriamente di non pensarci. Taehyung riusciva a parlare facilmente, lui aveva Kook ora, sembravano felici per davvero mentre io ero così inutile.

Alzai lo sguardo, ovviamente Jungkook era li con noi rigorosamente con il blu, si stringevano si davano qualche bacio sulle guancia, i loro sguardi...erano davvero carini. Sospirai per l'ennesima volta ma fui coperto dal suono del campanello, "mh vado io ", il coniglio si alzò e scese lentamente le scale, non mi interessava chi fosse e poi sicuramente era il corriere con qualche roba estranea al mondo.
Il rumore della porta che si apriva non fu seguito da altro che da un silenzio tombale, "che sta succedendo?", sussurrai ricevendo solo un alzata di spalle in cambio.

"Yoongi..?"

Silenzio.

"Oh ma guarda, ci sono delle prostitute a casa di Jimin?"

Che cazzo stavo sentendo? Scattai in piedi e scesi senza farmi sentire, "mi devi ancora quei soldi coniglietto", sentii Kook esitare, "n-no! Ho chiuso con te, ti prego lasciami stare", la voce del moro tremava. Mi affacciai lentamente, Jungkook era attaccato al muro bloccato dal corvino che, nonostante la sua altezza, riusciva benissimo a tenerlo buono, non capivo, ero confuso, "che cazzo sta succedendo?", la mia voce era estremamente spinosa e acida, sapevo che qualcosa non quadrava, Jungkook raramente aveva atteggiamenti irrequieti o fuori dalla sua portata, "ti prego aiutami, n-non voglio morire, non voglio,non voglio", il moro scosse la testa strizzando gli occhi e ripetendo quelle agghiaccianti parole.

Mi stavo spaventando, "di che parli..?", rimasi immobile , non capivo e quasi preferivo non capire, "tsk, almeno ora ho capito dove vivi", Yoongi lo lasciò e indietreggiò verso l'uscita. Tae era già in soccorso del più piccolo mentre la mia mente continuava a essere confusa, "morire..? Non capisco.. di cosa stava parlando?", mi rivolsi al corvino di fronte a me, "non hai bisogno di saperlo", Yoongi abbandonò l'edificio lasciando Jungkook a piangere, Taehyung a consolarlo e io sempre più confuso.

"Tu...lui...voi-voi vi conoscevate..?"

"Jimin tu non lo conosci davvero, lui è pericoloso e non sto scherzando"

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminWhere stories live. Discover now