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Immobilizzò i suoi movimenti, "Park", la sua voce era così roca e estremamente fredda, fredda tanto da farmi rabbrividire, "io non capisco perché", guardai le mie scarpe, "perché continui a farmi così tanto male, quando stavi a Londra non ti sentivi meglio? Che cazzo di senso ha questo tuo ritorno?", urlai per poi portarmi una mano alla bocca e soffocare qualche mio singhiozzo, mi ripresi e continuai a parlare, "perché però nonostante tutto voglio ancora vederti, so di essere un emerito coglione e non capisco perché tu mi stia ascoltando m-ma..", mi bloccai sentendo un nodo alla gola, lui si voltò guardandomi, ancora quello sguardo, bruciava sul mio petto sempre più intensamente, non volevo staccarmi da quel paio di occhi scuri e profondi ma allo stesso tempo volevo scappare, non guardarmi più così ti prego, perché hai questo sguardo, perché sembri te quello che ha subito le peggio bastonate dopo le cazzate che hai fatto, "SMETTILA SMETTILA SMETTILA", scossi la testa, mi sentivo folle, folle per lui, "NON GUARDARMI, CHE CAZZO SIGNIFICA IL TUO SGUARDO, PERCHÉ SEI COSÌ...", abbassai il tono sentendo qualcosa attraversarmi, era tornata quella consapevolezza, la consapevolezza di avere un debole per la persona che mi aveva ucciso e fatto lentamente a pezzi.

Si avvicinò, "così..?",mi si raggelò il sangue, non riuscii a rispondere,mi piegai su me stesso scoppiando a piangere come una ragazzina, ero ridicolo, facevo pena, Yoongi perché ancora non te ne eri andato? Perché mi continuavi a fissare così?

Sentii un inspiegabile e improvviso calore quando due braccia avvolsero il mio corpo esile in un abbraccio, affondai la mia testa nel suo petto continuando a singhiozzare. Era tutto così confuso, bello ma anche così sbagliato. Mi accarezzò i capelli bagnati e cerco lentamente di calmarmi, mi mancava quel suo profumo pungente che ti perforava il naso, mi manca tutto. Allacciai le mie braccia al suo collo affondando la testa in esso. Anche Jungkook che ci guardava non sapeva come interpretare il tutto, la situazione era sempre più strana e la mia voglia di prenderlo a pugni era pari alla voglia di volerlo baciare fino a fargli gonfiare le labbra, "sei un fottuto coglione Min Yoongi", dieti dei piccoli pugnetti al suo petto continuando ad abbracciarlo sempre più stretto, "sei un coglione, un deficiente, perché mi stai abbracciando, smettila", mi lamentai ma lui in cambio mi strinse solo di più.

"Sono un coglione Park, lo so"

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora