Quindi ci stavamo frequentando? Se così si poteva dire. Non ero mai sicuro di quello che c'era tra di noi, uscivamo regolarmente e Yoongi aveva finalmente smesso di fare quel continuo tira e molla. Ormai erano passati due mesi e tutto era solo migliorato, avevo scoperto parti di lui che ero convinto non possedesse e questo mi rendeva felice, mi rendeva felice sapere come si stesse completamente
dedicando a me ,anzi a noi.

"Che posti ti piacciono di più per un'uscita?", mi osservò attentamente mentre beveva il caffè da lui ordinato, "mi piacciono in generale i posti tranquilli e silenziosi, mi da fastidio quando c'è troppa confusione", confessai poggiando la testa sulla mia mano, era piacevole parlare senza alcuna paura nel guardarci. "Perché sorridi così?", mi fece notare ridendo un po', senza accorgermene stavo sorridendo come un cretino, "credo sia per colpa tua", sospirai ridendo anche io, "colpa mia?", inclinò la testa mettendo su un espressione molto buffa tanto che risi di più, "si stupido sorrido per colpa tua anche perché in questi mesi non l'ho minimamente fatto", allungai una mano verso di lui e gli scompigliai gentilmente i capelli, "nooo dai, i miei capelli", risi di più, "quanto sei buffo", mi bloccò il polso per fami stare fermo e un brivido anormale attraverso la mia schiena immobilizzandomi, "buffo e tuo", mi sussurrò come se fosse un enorme segreto. Suo? Rimasi immobile a riflettere cercando di capire cosa intendesse e mille paranoie affiorarono ben presto, mi tirai indietro cercando ,bisognoso, di nuovo il suo sguardo, "capirai tutto più avanti, non preoccuparti", mi sorrise confondendomi ancora di più.

Ci alzammo da quell'insulso bar tornando sulla strada, più il tempo passava più l'aria fredda invernale dava spazio alla primavera, si poteva notare anche dalle foglie ,che tornavano a essere presenti sugli alberi ,con un verde acceso. Mi avvinghiai al ragazzo accanto a me continuano a camminare seguendo il suo passo, "Yoongi, sono così felice con te", strusciai il mio volto sulla sua spalla quasi richiamando la sua attenzione che decisamente non tardò ad arrivare, "Jimin sei adorabile però", mi fece staccare da lui avvolgendomi successivamente tra le sue braccia.
Amavo quel calore, mi faceva sentire a casa, socchiusi gli occhi godendomi il pungente profumo del corvino che creava un armonioso contrasto al mio dolce.

Dovetti staccarmi da quel lui solo una volta raggiunta casa mia, afferrai le sue mani con quasi l'intento di non staccarmi mai più, "a domani", lo guardai con una punta amara di malinconia, non volevo davvero andarmene era tutto più piacevole grazie a lui. Il maggiore si allungò verso di me lasciando unire le nostre fronti, avvampai all'istante prendendo un anormale colorito rossastro, mi avvicinai maggiormente a lui lasciando i nostri corpi sfiorarsi e darsi calore a vicenda, osservai i suoi gelidi occhi sciogliersi come ghiaccio al sole soltanto guardandomi. Misi le braccia dietro al suo collo e lentamente lasciai combaciare le nostre labbra. Era uno dei baci migliori che mi avesse mai dato, era lento, dolce, senza pretese, ma soprattutto pieno di un sentimento a cui ancora entrambi ci dovevamo abituare.
Abituarci ad amare.

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminWhere stories live. Discover now