Capitolo 16

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Namjoon p.o.v

'Sono a casa' annuncio.

Che buon profumino, che sta cucinando la mamma?

Che poi è molto che non si mette ai fornelli, da un pò di tempo non facciamo che mangiare cibo in scatola, qualcosa di precotto comunque, non ha mai voglia di cucinare ma posso capirla, è tornata al suo lavoro in tipografia e il poco tempo che trascorre a casa lo dedica completamente al bambino, è sempre molto stanca e occupata, non può mettersi a ideare chissà quali piatti.

'Cosa c'è per cena?' domando avanzando verso la cucina, 'Erika?' sussulto io, sorprendendomi nel vederla in casa mia, 'parla piano, il piccolo dorme' mi rimprovera lei e dà una mescolata al contenuto di una padella, 'tua mamma, invece, sta cercando di rilassarsi in doccia' mi informa.

La guardo: indossa dei jeans neri, un maglione zebrato con lo scollo largo che le lascia scoperta una spalla e gli anfibi, ha i capelli raccolti in un'alta coda di cavallo e il viso leggermente truccato, non sembra sia proprio vestita male. 'Tua madre ed io usciremo a cena insieme fra non molto' mi annuncia, indovinando cosa mi stia chiedendo, io inarco un sopracciglio: 'tu e la mamma? Sul serio?' faccio incredulo, lei annuisce. 'Ce la meritiamo entrambe una serata tranquilla, tu non credi? Non abbiamo mai avuto modo di approfondire la nostra conoscenza e credo sia giunto il momento di farlo. E poi non sono stata presente durante le prime settimane di vita del piccolo, intendo rimediare. Lo porteremo con noi, comunque, non lo lasceremo qui a darti fastidio' dice.

Spegne i fornelli.

'E quello?' domando allora io, riferendomi a ciò che ha appena terminato di preparare, 'è per te, credevi ti avremmo lasciato a stomaco vuoto?' fa lei.

Sono sempre più confuso.

'Dovresti andare a darti una ripulita' mi suggerisce, sono appena rientrato da lavoro e in effetti si, avrei bisogno di un bel bagno caldo, ma non è questo il momento per concedersi del relax.

'Aspetta, ferma, siediti' faccio io, le afferro un braccio e la tiro delicatamente verso di me, attirandola sul divano dove entrambi ci sistemiamo, lei sospira: 'lo so cosa vuoi chiedermi' dice, 'voglio solo sapere come stai' faccio io.

Qualche giorno fa Erika, così come tutti noi, è venuta a conoscenza della verità. Tutto è accaduto nello studio di Won, abbiamo anche smascherato l'infamia di quei bastardi dei Got7.

Taehyung ha avuto la sua rivincita. 

Tae e Jackson una volta erano molto amici, dovevamo essere un gruppo di quattro elementi, oltre loro due ne facevamo parte anche Kook ed io. Jackson è stato colui che ci mise in testa strane idee, che ci riempì di sogni e di false speranze; abbiamo fatto male a credere alle sue parole e sopratutto non avremmo mai dovuto fidarci di lui. Avremmo potuto avere la nostra grande occasione ma tutto è sfumato per via di Jackson che ci tradì.  Jackson Wang non ammise mai le sue colpe, 'non andrei mai lontano assieme a voi' ci disse, per questo ci voltò le spalle, per formare un gruppo tutto suo, un gruppo dal quale noi tre fummo esclusi. Per lui eravamo solo delle figure di passaggio, qualcuno col quale provarci fino a che non avrebbe trovato le persone che lui riteneva qualificate e con le quali sarebbe potuto andare avanti, ci disse chiaramente che con noi non aveva mai avuto serie intenzioni e tra Jackson e Tae scoppiò una lite violenta.

Quella è stata la prima volta che Tae, Kook ed io provammo a metterci in gioco, Tae ne rimase così deluso che giurò a se stesso che non l'avrebbe fatto mai più e nel frattempo cominciò a covare dentro se il desiderio di voler vedere Jackson fallire.

Ecco che ce l'ha fatta, l'ha visto precipitare, l'ha visto rovinarsi con le sue stesse mani.

Jackson ha giocato sporco ancora una volta, stavolta ha addirittura esagerato.

°you're the light°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora