Capitolo 12

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Yoongi p.o.v

Eccolo là, il bastardo.

Getto per terra la cicca fumata per metà e la calpesto, avvicinandomi violentemente al bastardo che chiacchiera allegramente con i bamboccioni dei suoi amici.

Conosco il luogo in cui questi dementi si allenano, si tratta della vecchia agenzia dei Wang. Questo posto è rimasto vuoto e desolato perchè i Wang si sono trasferiti in uno spazio più grande, in punto migliore del paese e il loro figlioletto, quindi, ha pensato di usare questo ufficio vacante come sala prove per se stesso e i suoi amici.

I Got7 avranno appena terminato ma si stanno trattenendo a parlottare proprio sulla soglia della loro zona base.

Mark Tuan solleva il suo borsone con un braccio e se lo getta dietro una spalla, è a lui che miro e lo raggiungo, toccandogli la spalla libera. Tuan si volta così come gli altri sei e un mio pugno lo colpisce proprio in faccia, sul naso, facendolo indietreggiare, poi piegare un pò in avanti.

'Che cazzo sei, matto?' urla Jackson Wang, 'spostati' faccio io e lo spintono affinchè si tolga dai piedi, afferro Mark Tuan dalla canottiera e lo scuoto; 'di nuovo tu, bastardo' fa lui, mentre noto che sanguina da una narice, sto per mollargli un secondo pugno ma i suoi compari si mettono in mezzo e ci dividono.

'Lasciatemi' urlo, 'qual'è il tuo cazzo di problema?' mi grida Mark, trattenuto da JB e Bambam, 'prima cerchi di fregarmi l'auto, poi vieni addirittura a rompermi le palle', 'tu sei il mio problema' esclamo, 'come osi approfittarti di lei? Come puoi fare ciò che fai? Sei un verme, uno schifoso' urlo ancora io, intanto mi dimeno affinchè questi deficienti mi lascino in pace, ho voglia di spaccare la faccia di Tuan.

'Non sai niente' grida Tuan, 'perciò non dovresti impicciarti'.

Non riuscivo a mantenermi calmo, ieri notte.

Jimin mi aveva confessato di sapere dove Erika si trovi ma non ha voluto rivelarmi maggiori dettagli, ha solo detto che Namjoon sarebbe andato da lei e mi ha impedito di fare lo stesso: 'non è prudente, combineresti un disastro' diceva Jimin. Forse avrei voluto continuare a pensare che di lei non avessimo ancora nessuna traccia.

Sdraiato sul letto, mi giravo e rigiravo senza prendere sonno, ma è normale, ho dormito per giorni interi, in più mille quesiti su dove potesse essere finita mi assillavano.

'Hoseok, per favore' l'ho svegliato, avevo bisogno di qualcosa che potesse aiutarmi a calmare i nervi, 'solo uno' mi ha avvertito, ha sospirato e mi ha rollato uno spinello.

Hobi mi osservava mentre lo fumavo, era già abbastanza tardi ma di Jimin ancora neanche l'ombra, però fumare mi aiutava a rilassare il corpo e a mandare via l'agitazione.

'Sono pasticcini al cioccolato?' ho chiesto poi e ne ho afferrato uno senza che Hobi mi desse il permesso di poterlo assaggiare, 'hey, sono un regalo' ha esclamato infatti, io ho ridacchiato, 'ti sei trovato la fidanzata?' l'ho preso in giro, 'sai che non intendo averne una, che potrebbe dare, uno come me, ad una ragazza?'

Quella frase mi ha ricordato di lei.

Jimin e Taehyung hanno capito, prima ancora che ci arrivassi io stesso, che mi stavo innamorando di Erika Hyan. Non l'ho mai smentito, nè ho confermato, una cosa è certa, nessuna tipa mi ha fatto mai tanta impressione come lei.

Ricordo ancora il fuoco nei suoi occhi la prima volta che la vidi, fiamme che non ho mai visto ardere in nessuno se non in me stesso e conoscendola ho notato che in noi ci sono ferite inferte dalla stessa lama: rifiutati dalla nostra famiglia, estranei all'amore, illusi dal fatto che tutto un giorno possa cambiare.

°you're the light°Donde viven las historias. Descúbrelo ahora