Capitolo 5

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Yoongi p.o.v

Seduto sulla sua poltrona, accarezza il gatto persiano bianco che dorme sulle sue ginocchia. La sua figura è per metà illuminata dal tramonto che cala alle sue spalle, il boss però chiede che vengano abbassate le tende e che venga accesa la luce, adesso riesco a vedere per intero la sua faccia pallida, ha sempre avuto una brutta cera cadaverica, peccato che non sia mai crepato.

'Siediti, Yoongi' mi invita, poi si accende un sigaro, io serro la mascella e resto in silenzio, preferisco rimanere in piedi, lui lo intuisce e ridacchia: 'come vuoi' dice.

Stargli davanti mi ha sempre fatto un certo effetto, non mi sono mai piaciuti i nostri colloqui, anzi, ho sempre odiato presentarmi dinnanzi a Park, detesto il fatto che non riesco ad alzare lo sguardo, del resto è colui che mi ha domato, come potrei fissarlo negli occhi? Non oserei, lui stesso non me lo permetterebbe, sono inferiore a lui, non posso sfidarlo guardandolo dritto in faccia.

Col tempo ho imparato a dialogare con lui senza tremare, è stato più semplice dopo aver accettato il fatto di essere solo un giocattolino nelle sue mani, lui mi convocava ed io mi presentavo, pronto ad eseguire un qualunque suo ordine; erano più o meno sempre gli stessi, quando voleva vedermi, mi chiamava affinchè gli riferissi qualcosa su Jimin: come si stesse comportando, cosa stesse combinando, se avesse detto qualcosa di sbagliato, chi stesse frequentando. Io gli riferivo tutto, ogni cosa, allora lui mi sorrideva come si fa col cagnolino quando riporta indietro il bastoncino ed io sapevo cosa volesse dire il ghigno che gli compariva in faccia, ero consapevole di ciò che mi avrebbe fatto.

Sono sempre stato questo per Park, la spia e nel frattempo il migliore amico di suo figlio. Il boss mi ha preso con se perchè facessi da dama di compagnia al principino, avrei dovuto essere per lui qualunque cosa avesse avuto bisogno: un fratello, un confidente, il compagno di giochi, la spalla sulla quale piangere ma anche l'oggetto di qualunque suo sfogo, il suo servitore, uno schiavo, insomma, un burattino nelle sue mani. Mai Jimin avrebbe dovuto sapere che suo padre, intanto, mi usava per tenerlo sotto controllo, mai avrei dovuto farmi scoprire, Jimin non si sarebbe mai dovuto accorgere del mio doppio gioco.

Non ha mai sospettato di nulla perché sono stato bravo.

'Sono circa due anni che ci rimugino sopra' comincia Park, 'penso e ripenso a questa possibilità, finalmente ho preso la mia decisione' mi annuncia.

Le unghie intanto mi si conficcano nella carne delle mani per quanto stringo i pugni, so che quello che ha da dirmi ha a che fare col mio futuro.

'Jimin è mio figlio, in teoria il mio successore, ma non è pronto per ereditare tutto il mio impero. Ho atteso a lungo, non è mai cambiato, lui non riuscirebbe mai a fare tutto ciò che ho fatto io ed io non posso permettere che quello che ho costruito con tanta fatica e infiniti sacrifici vada in fumo così, per colpa di un buono a nulla come lui' esclama il boss, io deglutisco, 'mentre tu terresti alto il mio nome, saresti il mio degno erede e potresti anche diventare più grande e potente di me'.

Sgrano lo sguardo.

'Per questo vorrei adottarti ufficialmente, vorrei prendessi il mio cognome, vorrei diventassi un Park' dice.

'No' esclamo io, 'perchè mai?' domanda il boss, mi chiede il perchè, vuole scherzare? Io non sono come lui.

'Siamo più simili di quanto pensi, Min Yoongi' afferma, come se avesse letto i miei pensieri, 'anche io, come te, fui venduto ad una potente famiglia quando avevo poco più di sette anni, anche io, come te, per anni ho eseguito gli ordini impartiti, mi sono abbassato i pantaloni perchè mi chiedevano di farlo e ho lasciato che abusassero del mio corpo. Anche io, come te, ho coltivato dentro me la rabbia e il desiderio di vendicarmi. Vuoi che non sappia quanto mi detesti e che desideri annientarmi? Io l'ho fatto, ho ucciso chi mi aveva ridotto uno strumento e ho preso il loro posto ma tu non avrai bisogno di sporcarti le mani perchè io te lo servo su un piatto d'argento' dice Park. 'Se accetti la mia offerta, Yoongi, ti darò ciò che più brami, ti porterò tuo padre, colui che ti ha consegnato a me e potrai avere la tua vendetta sull'uomo che ti ha rovinato la vita.'

°you're the light°Where stories live. Discover now