Capitolo 2

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Namjoon p.o.v

'Buongiorno' saluta mia madre, avanzando lentamente verso la cucina. E' esausta, lo capisco da come cammina, con le spalle curve e i passi lenti e lo capisco dal suo viso segnato dalle occhiaie.

Erika ed io la fissiamo mentre si avvicina alla macchina del caffè per prepararsene uno, 'faccio io, lascia stare' le dico, lei siede su una sedia e appoggia la guancia su una mano. 'Ne vuoi uno anche tu?' domando ad Erika, lei annuisce, mamma finalmente si ricorda di lei, non l'ha neanche notata entrando in cucina, colpa della stanchezza.

'Ciao cara, come stai?' le domanda, sforzandosi di sorridere, 'bene' risponde lei, 'ma credo che non avrebbe dovuto alzarsi dal letto' le dice, 'devo andare al lavoro' spiega mamma, 'in effetti anch'io dovrei, sono già in ritardo ma ho avvisato Tae, ci penserà lui a coprirmi' faccio io.

La mamma non ha dormito più di tre ore, andrà comunque in tipografia e sarà tanto distratta da beccarsi dei rimproveri, lo so già.

Per lo meno, lei è riuscita a riposare, anche se per davvero poche ore, ne io ne Erika, invece, abbiamo preso sonno perchè siamo rimasti a parlare per tutto il tempo.

Poggio una tazza fumante davanti a mamma, una la porgo ad Erika che se la porta subito alle labbra, scottandosi.

'Attenta' faccio io, mentre lei alza gli occhi, rivolgendo lo sguardo oltre la mia testa.

Mi volto, quasi mi dimenticavo di lui, 'ciao Kookie' lo saluto, Kook getta un'occhiata all'interno della stanza, da il buongiorno alla mamma che ricambia e si sofferma su Erika, tocca a me fare le presentazioni: 'lui è Jungkook, uno dei due miei migliori amici' spiego ad Erika, 'ogni tanto si ferma a dormire qui' le dico, 'Kook, lei è Erika, Erika Hyan, è la figlia di quel bastardo di Dong' esclamo, poi mi volto verso di lei, 'scusa' chiedo, lei scuote la testa, come se l'appellativo con il quale ho chiamato suo padre non le dispiacesse, anzi, sa che se lo merita, forse ha turbato più mia madre che infatti si alza, posa la tazza sul lavello della cucina e si dirige in camera con la scusa di darsi una sistemata per andare al lavoro.

Kookie apre il frigorifero, qui è di casa, anche mia madre lo tratta come un figlio. Afferra il cartone del latte e se lo versa in un bicchiere, 'sentite, dovrei cambiarmi anch'io, non vorrei non andare a lavorare' sospiro, 'va pure' dice Kookie, 'con lei resto io, facciamo amicizia' dice, io lo fisso a lungo, 'Kook, con lei no, non è quel tipo di persona, credimi, non ci pensare neanche' lo avviso, Kook si acciglia, 'ma ti pare. Si capisce già che non è il tipo' mi risponde, io scuoto la testa, Erika non sembra capire a cosa ci riferiamo. 

'Puoi restare qui per tutto il tempo necessario' dico a lei, 'non serve che tu torni da quel porco di tuo padre, davvero', lei annuisce, 'però tutta la mia roba è in quella casa' mi fa notare, 'passeremo a prenderla più tardi' concludo.

'Puoi restare qui per tutto il tempo necessario' dico a lei, 'non serve che tu torni da quel porco di tuo padre, davvero', lei annuisce, 'però tutta la mia roba è in quella casa' mi fa notare, 'passeremo a prenderla più tardi' concludo

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Yoongi p.o.v

Una mano delicata mi sfiora il viso, sento il tocco nel mio stato di dormiveglia. So a chi appartiene ma non ho voglia di ribellarmi, anche lui è consapevole del fatto che io sappia che mi sta toccando e questo lo diverte ancora di più.

°you're the light°Onde histórias criam vida. Descubra agora