Capitolo 7

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Erika p.o.v

Sbatto lentamente le palpebre per più volte, mi porto le mani sul viso, coprendomi la faccia. Sbadiglio, finalmente apro gli occhi e sussulto ritrovandomi davanti Jungkook che mi fissa.

'Buongiorno' mi saluta.

'Jungkook' faccio io, mettendomi a sedere, in un attimo realizzo dove mi trovo, mi sono addormentata sul vecchio divano di Yoongi, in questa baracca che per lui è come un rifugio, qui tiene tutte le sue cose, c'è l'attrezzatura con la quale ha imparato a fare musica. Sebbene questo posto sia piccolo e sporco, Yoongi deve tenerci molto.

'Che ora è? Quanto ho dormito? chiedo, 'sono le due del pomeriggio' risponde Jungkook, io sgrano lo sguardo, è davvero così tardi?

'Sei rimasta sveglia con lui fin dopo l'alba, è normale che tu abbia dormito fino a quest'ora' fa lui per giustificarmi da me stessa, 'aspetta, tu ci hai sentiti?' sussulto io, Jungkook annuisce e fra le sue labbra si fa spazio un sorrisetto malizioso, 'e vi ho visti' sottolinea, 'credevo fossi crollato' esclamo, 'stavo per prendere sonno infatti, ma lui è arrivato e mi avete svegliato del tutto col vostro chiacchiericcio' dice.

Io distolgo lo sguardo.

Ieri ho baciato Yoongi, non so cosa mi sia preso, in quel momento ho sentito fosse la cosa giusta, me ne sono pentita poco dopo, in fondo lui è un estraneo per me, uno sconosciuto che mi ha offerto aiuto. 

Me ne sono pentita non appena si è ritratto.

Inizialmente è rimasto ad assaporare il bacio, poi, di colpo, ha allontanato le labbra.

'No, Erika' ha esclamato e si è alzato di botto da terra, io l'ho imitato, 'non posso farlo' ripeteva, 'non ci provare, non con me'.

Si era arrabbiato ma non capivo dove fosse il problema, dopotutto volevo solo fare qualcosa per lui anch'io, cercare di risanare le sue ferite, in quel momento ero convinta di poterci riuscire.

'Il mio cuore è senza batteria e nessuno riesce a ripararlo' ha esclamato, facendo muro all'istante, senza nemmeno permettermi di provare. 'E poi saresti tu la prima a soffrire, non voglio che ti leghi a me, te l'hanno detto che sono un bastardo'; il suo discorso non aveva il minimo senso.

'Può darsi, ma non ti sto chiedendo niente. Anche se finissi per affezionarmi a te, non pretendo per forza che tu mi voglia bene. Del resto ci sono abituata' ho cercato di fargli capire ma lui ha scosso la testa, 'non lo capirai mai che devi smetterla con i sentimenti?'.

Yoongi aveva deciso di troncare la discussione, 'tu lo sai, io sono solamente guai, non innamorarti mai di uno come me, anzi, ti do un consiglio, non innamorarti mai e basta' ha esclamato e se n'è andato via, lasciandomi là fuori.

Inutile dire che il suo atteggiamento mi ha fatta scoppiare a piangere.

Jungkook deve essersi accorto, allora, quanto io ci sia rimasta male.

'Hey, stai ripensando a ieri, non è vero?' indovina, io annuisco, 'l'ho sentito parlare di se e prima ancora, a casa di Nam, ho sentito te parlare di te stessa, ricordi? Siete molto simili e soffrite allo stesso modo ma reagite in maniera opposta: tu ti ostini ancora a voler donare il tuo cuore, elemosini amore da chi non te ne dà, lui ha deciso di tenere lontano da se qualsiasi tipo d'affetto e ha giurato a se stesso che non ne avrebbe mai più provato' dice Jungkook, credo abbia ragione, 'lui ne ha bisogno, però, ne ha bisogno come ne ho bisogno io, anche se lo rifiuta' ci tengo ad evidenziare. 

Jungkook mi sfiora il braccio, 'Erika' mi chiama, io alzo gli occhi sui suoi, 'è inutile forzare qualcosa che non può esistere. Dobbiamo dare il nostro amore solo a chi lo vuole'.

°you're the light°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora