Capitolo 1

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Yoongi p.o.v

Mi faccio coccolare dal tepore dell'acqua ancora per un pò. Con gli occhi chiusi, perso nei miei pensieri, lascio che essa scorra sul mio corpo, poi chiudo il getto e mi decido ad uscire dal box doccia. Mi avvolgo la tovaglia attorno alla vita, senza nemmeno asciugarmi me ne torno in stanza, dove avevo appoggiato i vestiti sul letto: la felpa nera e larga, i cargo con la fantasia militare, i tronchetti scuri e la fascia per capelli.

'Cosa cazzo ti passa per la testa, Yoon?' fa la sua voce, io sussulto ma non lo do a vedere, nonostante ci sia abituato, mi sorprendo sempre del fatto che entri in camera mia in maniera così silenziosa per chiedermi di soddisfare una delle sue voglie più perverse. 'Sei irresistibile, sei tutto bagnato' dice e mi accarezza i capelli. E' dietro di me, sento il suo corpo a contatto col mio, il suo gonfiore fra le mie natiche, con una mano mi accarezza il petto, con le labbra, invece, mi stuzzica il collo.

'Jimin, lo abbiamo fatto poco fa' ringhio io, cercando di scacciare l'immagine di me stesso, piegato ad angolo retto, so che è impossibile liberarsi dalla sua presa e non perchè sia estremamente forte o che so io, semplicemente non posso, non ancora. Devo solo resistere.

'E' colpa tua che mi attrai' risponde lui e mi sfila l'asciugamano, iniziando a giocare col mio membro.

Serro la mascella, chiudo gli occhi, stringo i pugni.

Da quanto va avanti? Ero solo un bambino, quanto ancora dovrò sopportare? A volte vorrei esplodere, perdere quella calma apparente che mi contraddistingue e mandare tutto all'aria, non voglio più essere cauto, non voglio più aspettare.

Basta.

'Su, non fare così Yoon' si prende gioco di me, 'tanto sai già come sopravvivere. Chiederai ad Hoseok una dose per riuscire a dormire tranquillo ed è fatta, ti calmerai in un istante' mi prende in giro, come se quella che mi vedo costretto ad assumere non sia altro che una caramella, come se non fosse abbastanza pesante da mandare giù. 'E comunque non ci credo che non ti piace' dice ancora, 'smettila e fa presto' ringhio io, mentre la sua mano si muove ad un ritmo frenetico, ad un certo punto mi lascia stare per slacciarsi la cintura e calarsi gli stretti pantaloni neri di pelle che spesso indossa, 'a me di certo piace da matti' ridacchia euforico, pensando a cosa vorrebbe che gli facessi. Mi volto e mi inginocchio, mi dico di mantenermi tranquillo, sono anni che va avanti, non sarà così per sempre.

Me lo ripeto fra i gemiti di Jimin.

Me lo ripeto fra i gemiti di Jimin

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Namjoon p.o.v

Stavo quasi per addormentarmi quando l'arrivo di una chiamata da parte di Kook mi ha fatto sobbalzare nel letto. 'Andiamo a farci un giro, ti va?' mi ha chiesto, io ho sospirato: 'Kookie, è successo di nuovo, non è vero?' ho domandato, lui risponde con un si, senza aggiungere altro. 'Va bene, avvisa Tae che sto passando a prendervi' ho concluso come rassegnato.

Mi sento sempre abbastanza stanco, la sera, dopo una giornata di lavoro, ma se un amico chiama, io corro.

Il padre di Taehyung ha avuto modo di constatare con i suoi occhi quanto fossi in difficoltà e ha deciso di assumermi nell'impresa edile, 'guarda che capiterà di certo che verrai pagato in ritardo' mi ha avvisato Tae, 'e meno di quello che meriteresti', però ho bisogno di soldi e non potevo stare senza un'occupazione.

°you're the light°Where stories live. Discover now