Il calore del suo petto mi arriva dritto sulla schiena... è piacevole, soprattutto per una come me che muore sempre di freddo. Mi avvicino ancora di più. Non dico che sia bello ma... piacevole... si piacevole. "Brutus... posso farti una domanda?" gli chiedo continuando a guardare il film. Ha appoggiato la faccia sulla mia spalla per poter vedere lo schermo del computer. "perché ho la sensazione che me la farai lo stesso a discapito di come ti risponderò?" ridacchio. 

"perché sei sempre cosi caldo?" sembra febbricitante, queste temperature di solito le hanno le persone che stanno male. Lui si sistema meglio ma non mi risponde. "io ho... diciamo, una specie di malattia" dice solamente. Alzo un sopracciglio. "una specie?" chiedo continuando a non guardarlo forse se non lo guardo si sentirà più libero a raccontarmi la verità.  Intanto il film va avanti e siamo arrivati alla scena in cui Peter Parker chiede a Gwen Stacy di uscire... oddio adoro questa scena, sono cosi carini!

 "si... ho una temperatura corporea molto alta" mi risponde vago. Ok... sento che sono entrata nel campo degli argomenti proibiti. Sospiro. Solo per stasera mi morderò la lingua. Il film continua ad andare avanti... mi piace! "qual è il tuo personaggio preferito?" mi chiede Brutus spezzando il silenzio. "ehm... sai credo che mi stia simpatico il Dottor Connors" dico di getto. "ti piace il cattivo?" mi abbraccia la vita sistemandomi meglio... come se non pesassi niente. Grazie al cielo non può vedere che sono arrossita. Siamo davvero troppo, troppo vicini. 

 "fammi capire... ti piace il cattivo?" mi chiede ridendo. Annuisco. "si è il più... umano" dico cercando di trovare l'aggettivo più adatto. "quello che si trasforma in lucertola? Non mi sembra esattamente umano" gli tiro una gomitata prendendo la sua pancia. "ahia" non credo di avergli fatto male davvero. "si la grande lucertola... fa scelte... umane" dico solamente. "spiegami" insiste. Sospiro... certo che non sta zitto un attimo... e detto da me è tutta una storia.

 "prendi Peter o Gwen... loro sono coerenti... sono personaggi positivi... sempre in pratica. Prendono decisioni coerenti con la loro natura di personaggi volti al bene" dico cercando di esprimere al meglio il mio concetto, che vorrei precisare è ancora in fase di lavorazione. Ho molte teorie, su una vasta gamma di argomenti, ma quasi tutte sono ancora da sviluppare o da migliorare. "Connors invece è preso dalla smania di riottenere quello che ha perso... sbaglia è vero, ma in fondo si pente... questo lo rende più umano ai miei occhi" dico alzando le spalle. 

"nella vita reale non si può essere sempre coerenti... l'incoerenza permette di sperimentare" io credo che l'essere umano sia molto incoerente e questo gli permette di variare in molte cose, di cambiare pelle, di accorgersi dei proprio errori, di confermare le proprie paure. "alcuni credono che il mondo sia fatto di bianco o nero... ma io credo invece che sia fatto di sfumature di grigi" cinquanta sfumature del mondo... maledetto film che ha rovinato la mia teoria sulle sfumature. Quando ne parlo mi prendono sempre tutti in giro quando arrivo a questa parte. Alzo le spalle. "wow... e tutto questo dal Dottor Connors?" dice stringendomi ancora di più. Rido. "si... anche se è una teoria ancora tutta da sviluppare..." ancora non ho ben delineato bene questo concetto delle sfumature ma ci sto arrivando. Solo il confronto con le altre persone mi aiuterà a migliorare la mia teoria. 

"quindi le persone che sbagliano e prendono decisioni incoerenti sono giuste?" Annuisco. "la coerenza è la gabbia dell'intellettuale" dico . Quando faccio queste uscite filosofiche me la sento proprio... se avessi degli occhiali da sole adesso mi sentirei ancora più figa. Non so da dove escano, ma escono e anche se faccio una figura di merda, perché sembro scema, le dico. Brutus ride. "mi piaci Livia" dice solamente, stupendomi.  Oddio... in che senso? "co...come?" gli chiedo in preda al panico. Come gli piaccio? Cioè come amica... si... vero? Oddio!

 "mi piaci" ripete convinto. Mi giro verso di lui guardandolo. Mi fissa. "io... bhe... ehm... io... devo... si... perché?" tutto quello che riesce ad uscirmi dalle labbra... un minestrone di parole. "perché credo che tu riesca a vedere le cose in un modo diverso" risponde continuando a guardarmi. Adesso sono io che vado a fuoco. Non sono mai stata cosi vicina ad un ragazzo. "diverso da chi?" gli chiedo. Lui si avvicina al mio volto. "da tutti" risponde. 

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