Alzo le mani... mi hanno sconfitto. "ok ok... volevo curiosare e sono finita nella camera di Brutus... abbiamo parlato e poi mi ha riaccompagnato a casa. Fine" mangio con più foga. Se ho la bocca piena non posso parlare... eh eh eh, altra tattica infallibile.  "hai capito la nostra Livia" Charlotte annuisce facendomi un occhiolino. Sospiro... "avete solo parlato quindi?" mi chiede Allison. La sua voce è seria. Annuisco. "si... ". Il suo sguardo è serio, troppo serio. "perfetto" dice sorridendomi e ricominciando a mangiare. Mha... questi sbalzi di umore proprio non li capisco. Un attimo prima è seria, quello dopo mi sorride. Io non la capisco proprio, più mi sforzo e più non capisco. 

"non credevo che fossi il tipo di Brutus" dice Charlotte riprendendo a mangiare. Alzo le spalle. "non credo di essere il suo tipo... forse gli ho fatto solo compassione" ci sta, insomma, ero nella sua stanza e stavo aprendo tutti i cassetti, ero mezza brilla e mi sono appropriata del suo letto... se fosse successo a me mi sarei presa a schiaffi da sola. "Non sei il tipo di Brutus" sentenzia Allison. Annuisco. "lui è destinato ad altro..." mi blocco. Capite? Come si fa a non rimanere interdetti davanti ad una frase del genere? Brutus è destinato... a cosa? Non si puo sapere. Perché? Nessuno me lo dirà mai. "destinato?" provo a chiedere... so che non mi risponderà ma ci provo. Lei sembra accorgersi che ha detto qualcosa di troppo. Mi sorride imbarazzata "si... ehm... volevo dire che fin da piccolo suo padre ha sempre voluto che studiasse tanto per andare in una grande e prestigiosa università" parla veloce. È agitata. Assottiglio gli occhi.

Sono dovuto crescere in fretta  le parole di Brutus mi tornano alla mente. "suo padre ha ragione, è importante andare in una buona università" Charlotte parla a bocca piena, rompendo la tensione. Sorrido. Allison si tranquillizza. Per quanto potrà continuare a tenermi nascosta la verità? Quanto potranno tutti loro continuare a mentire? "Livi ricordati che abbiamo il coro dopo pranzo" mi batto una mano sulla testa. "porca miseria! Me ne ero dimenticata!" "coro?" chiede Allison alzando un sopracciglio. Mi sono dovuta iscrivere ad un'attività pomeridiana... qua funziona cosi. Non potrò più tornare a casa dopo le lezioni ma dovrò rimanere qua... insieme alla banda. 

Mi sono iscritta perché c'era Charlotte e sinceramente penso anche di potermi divertire, poi è molto poetico saper suonare uno strumento... peccato che io non ne sappia usare uno e mi abbiano messo a suonare lo strumento più innocuo di tutti, il triangolo. Ebbene si, signore e signori, sono diventata la suonatrice di triangolo ufficiale della banda della scuola. Sospiro, certe volte senso che le figure di merda mi cerchino... oh ecco la! Livia Minelli, andiamo a torturarla finche non avrà più una vita sociale. "mi sono dovuta iscrivere" Allison ride. "non ti ci vedo per niente" alzo le spalle. "quando sentirai tin durante una canzone, cercami, sarò quella con un triangolo in mano" dico facendole l'occhiolino.

Charlotte mi prende per mano ed insieme andiamo verso la sala musica. Ho iniziato da una settimana, ma ancora non mi ricordo tutti i nomi dei miei compagni. Entriamo dentro la stanza e sento alcune voci che salutano Charlotte. Lei suona il sassofono, uno degli strumenti più belli ssecondo me, quando sento gli assoli di sassofono, mi vengono i brividi. Ovviamente non è una cima, ma chi se ne frega, l'importante è che sappia mettere in fila due note e per me sa già suonare! 

 Un ragazzo alza la testa e mi saluta. "Ciao Livia" sorrido. "ciao... grande!" dico imbarazzata, porca miseria, non mi ricordo il suo nome. Mi sento una merda. "Evan" mi sussurra Charlotte. "si chiama Evan" già, già Evan... il primo con cui ho parlato anche. "grazie, mia salvatrice" Charlotte sorride. "di niente". Appoggio tutte le mie cose su una sedia e vado verso gli scaffali che tengono i vari strumenti. Sorrido quando vedo luccicare il triangolo. "vieni dalla mamma" sussurro sporgendomi per arrivare a prenderlo. Riesco ad afferrarlo. "oggi ho proprio voglia di suonare" dice Charlotte tirando fuori il suo sassofono. "Anch'io" dico sventolandole davanti il bastoncino che uso. Lei sorride. "eddai Livi... è provvisorio, appena imparerai a suona un altro strumento farai anche tu la tua parte" "guarda che a me piace" dico alzando il triangolo e battendolo. Tin

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