Epilogo

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Le cose da lì in poi erano andate meglio di quanto avessi mai sperato.
Avevo riparlato con mio padre dopo due mesi. In verità era stato piuttosto imbarazzante, non riusciva a guardare né me né Tae negli occhi, ma avevo apprezzato il suo impegno nel venirci incontro. Aveva anche organizzato una cena con i nostri ragazzi, e a parte alcuni silenzi era andata piuttosto bene.
Non ero più tornato a casa.
Vivere da Yoongi mi faceva sentire come se fossimo dei novelli sposi ed era stupendo.
Ah per quanto riguarda la matematica, ero passato agli esami col minimo indispensabile.
Poi ero scappato da quel posto orrido.

Avevo appena finito le lezioni alla scuola di danza; ero sfinito, indossavo una tuta spiegazzata, e quando rientrai in casa quel giorno, l'ultima cosa che mi aspettavo era di trovare Yoongi vestito di tutto punto di fronte ad un pavimento cosparso di petali di rose.

"Hem...hyung. Non vorrei passare per un pessimo compagno ma sono abbastanza sicuro che oggi non sia il nostro mesiversario."

Borbottai con un sorriso, avvicinandomi lentamente cercando di non schiacciare i petali.
Lui alzó le spalle, l'angolo delle labbra piegate in un sorriso mentre prendeva la mia mano per portarmi in salone.

" In effetti festeggiamo qualcosa.. "
" Potremmo festeggiarlo dopo una doccia? Puzzo..."
"Non puzzi amore. E io non posso aspettare un secondo di più."

Corrugai confuso le sopracciglia, spalancando poi gli occhi nel vederlo inginocchiarsi di fronte a me.
Prima che potessi dire qualcosa o vergognarmi per il mio aspetto, fu lui a parlare.
"Park Jimin. Ormai sono due anni che stiamo assieme. E non mi imbarazzo nel dire che sono stati i migliori della mia vita. Uhm...insegno matematica quindi non sono bravo con le parole. E so anche che è una proposta strana visto che in questo paese non è ancora permesso. Ma, vuoi sposarmi?"
Mi mancò il fiato.
Gli occhi che si spostavano veloci dall'anello agli occhi luccicanti di Yoongi. Trattenni a stento un singhiozzo mentre annuì  forsennatamente, gettandomi poi tra le sue braccia, facendoci finire entrambi distesi sul pavimento.
" Lo voglio! Lo voglio Yoongi."

Catturai le sue labbra in un bacio che tolse ad entrambi il fiato, sentendo le sue braccia circondarmi la vita.
Una volta che davvero non riuscì più a respirare mi staccai lentamente, appoggiando la fronte alla sua.

" Quindi adesso dobbiamo sperare che consentano il matrimonio gay il prima possibile eh?"
"Per quanto mi riguarda, tu sei già mio marito Jimin."

Sentì gli occhi ancora più lucidi alle sue parole, e così mi strinsi a lui, lasciandogli dei teneri baci su tutto il viso.

"Certo avresti potuto aspettare che mi lavassi..."
"Era per dimostrarti quanto il mio amore per te fosse profondo ed andasse anche oltre la puzza."

Gli diedi un colpo sul braccio mentre mi scansavo, gonfiando fintamente offeso le guance.

"Scherzo scherzo!"

Mi tiró nuovamente contro di lui, facendomi sciogliere con un altro bacio bollente.
Tra quelle braccia avevo trovato la mia felicità.





Eccoci qua!
Come già scritto non mi aspettavo che questa storia sarebbe durata così tanto, né che sarebbe stata così apprezzata. Era una revisione di una storia scritta al liceo ancora chiusa nel cassetto, ma sono felice vi sia piaciuta così tanto! Sinceramente non me la sentivo di aggiungere altro, trovo sia perfetta così.
Ora mi impegnerò a concludere le altre + da giugno inizieró a pubblicare Stuck with U (una yoonmin ovviamente  😋😋✨)
A presto e grazie ancora per aver seguito questa pazzia 🥺💓

Teacher Where stories live. Discover now