Blush

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Mi alzo di scatto rischiando di rovesciare tutto quello che ho davanti mentre la sua mano rimane sospesa a mezz'aria,dove prima si trovava il mio viso.
Anche lui ha le guance leggermente rosse. Lo trovo tenero...
Scuoto appena la testa e voltandomi corso verso la porta.
Come a voler scacciare la sensazione del suo tocco passo nervosamente la lingua sul labbro mordendolo poi con forza.
Apro la porta.
Taehyung! Per un momento lo avevo completamente dimenticato ma ora sono così felice che sia qui!
<<Ciao!>>
Sorrido raggiante mentre mi scanso per lasciarlo passare.
<<Tutto ok?>>
È già la seconda volta che me lo chiede oggi.
<<Certo...>>
<<Hai le labbra rosse>>
Si piega leggermente in avanti per arrivare alla mia altezza e guardarmi meglio.
<<Come sono andate le prove?>>
Imbarazzato mi allontano un poco da lui. Vorrei parlargli della confusione che ho in questo momento in testa ma non so bene cosa dirgli e poi mi sento ancora così agitato per prima! Non voglio che fraintenda!
<<Sei strano oggi...>>
La sua mano si posa sulla mia testa in un tocco gentile.
<<Veramente sono successe delle cose oggi che->>
<<Ah Tae! Sei tornato!>>
Mia madre e il suo magico tempismo.
<<Vieni devo presentarti una persona!>>
Mi lancia uno sguardo confuso mentre mia madre lo trascina a forza in salotto. Mimo un "dopo" con le labbra.
Mentre mi torturo ancora le mani quasi a volermele staccare li seguo a debita distanza.
Vorrei fingere un malore per andare in camera e magari trascinare Tae con me...
<<Tae lui è figlio di nostri vecchi amici nonché nuovo professore di matematica di tuo fratello! Non è un bella coincidenza?>>
Tae che fino ad ora lo aveva guardato con assoluta indifferenza,inclina la testa sbarrando leggermente gli occhi.
Fa così ogni volta che si ritrova davanti ad una situazione inaspettata e deve decidere cosa fare.
Lentamente si volta verso di me cercando una risposta nei miei occhi.
Non so cosa ha modo di capire ma rivolge nuovamente l'attenzione su Yoongi e fa un leggero inchino.
<<Piacere>>
Non pensavo la voce di Tae potesse diventare così glaciale.
<<Piacere mio. Min Yoongi>>
Ma anche quella del professore non scherza...
<<Mamma devo parlare un secondo con Jimin>>
Dicendo questo mi prese per mano dirigendosi verso le scale che portavano alle nostre camere.
<<Non potete rimandare? Ora siamo a tavola!>>
<<Scusa mamma ma è una cosa privata e penso che parlarne davanti ad un insegnante sarebbe...inappropriato>>
Lanciando un sorriso che definirei inquietante nella direzione di Yoongi continuò a trascinarmi su per le scale.
Ho tempo di osservarlo per un secondo.
Ha le sopracciglia aggrottate e le labbra serrate.
Sembra arrabbiato...
Arriviamo finalmente nella mia camera dove mi lancio subito a peso morto sul letto. Mi sento stanco...
<<Che ti ha fatto?>>
Sento il materasso abbassarsi sotto il peso di Tae che si è seduto accanto a me.
<<Non mi ha fatto nulla...>>
<<JI-MIN>>
<<Ok ok. Forse può avermi detto qualcosa..>>
Mi metto a pancia in su così da poterlo guardare negli occhi.
<<Lo sapevo! Ti guardava in modo strano. Quindi? Devo andarlo a pestare?>>
Risi appena dandogli una pacca su una gamba.
<<Ma se non hai nemmeno il coraggio di pestare una formica!>>
<<Per te farei tutto lo sai...>>
A quella frase il mio viso si addolcisce e prendo la sua mano.
<<Lo so. Sta tranquillo comunque. Mi ha solo detto di aver notato i miei problemi con la timidezza...tutto qui>>
<<E con questo? Perchè te lo é venuto a dire? Nemmeno ti conosce!>>
<<È quello che gli ho detto anche io! Ma non so...è strano>>
Penso sia meglio tacere su quello che è successo poco fa a tavola...non so nemmeno bene cosa sia effettivamente successo se devo dirla tutta.
<<Quel bastardo ha sicuramente un secondo fine...>>
<<Secondo fine?>>
Mi sono perso qualcosa?
<<Dio Jimin sei così ingenuo a volte!>>
Non me lo dice con cattiveria ma accompagna la frase ad un sospiro esasperato.
<<Torno solo io giù. Tu stai qui. Ti copro io>>
Gli regalo un grande sorriso a trentadue denti e mi alzo a sedere per lasciargli un bacio sulla guancia.
<<Grazie Tae! Ti voglio bene>>
Ricambia il mio sorriso e poi lascia la stanza. Mi risdraio subito chiudendo gli occhi. In una giornata sono successe davvero tante cose strane e l'unica cosa che voglio è riposare un po'

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