Message

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Erano state le ore più inutili della mia vita. Tre ore di scarabocchi e brutti pensieri. Di occhiatacce e imbarazzo.
Arrivata l'ora di matematica, ero tentato di darmi malato e tornare verso casa. Inutile dire che una volta che Yoongi fu entrato in classe, il mio cuore andó in subbuglio.
Diversamente da come mi aspettavo, sostenni con un certo coraggio il suo sguardo. Yoongi mi sembrava distratto quanto me, diede da fare una sorta di esercitazione, in modo da non dover spiegare.
Avevo appena abbassato lo sguardo sul foglio per tentare di fare gli esercizi quando lo sentì.

< Jimin. Puoi venire un secondo per favore? Devo farti un appunto sul tuo ultimo compito. >

Per diversi secondi i miei occhi rimasero incastrati nei suoi, prima che mi decidessi ad alzarmi.
Lentamente andai verso la cattedra, aspettando di sentire cosa volesse dirmi. Di certo dato il silenzio che c'era, non potevamo parlare liberamente.
Inarcai un sopracciglio nel vedere che stava scrivendo sul foglio.

-Come stai?

< Bene. >

Mi guardai nervosamente attorno, notando che tutti però erano impegnati a svolgere i propri esercizi.

- Vediamoci dopo le lezioni. Ho bisogno di parlarti.

<No.>

Tentennó alla mia risposta così netta, alzando lo sguardo stranito verso di me.

-Non era una domanda. Ci vedremo dopo la scuola.

Mi chinai in avanti, strappandogli la penna dalle mani per poter scrivere sul foglio.

- Sono ancora arrabbiato. Perché dovrei vederti?

Posai con forse troppa forza la penna sul foglio, aspettando una sua risposta.

- Mi dispiace per quello che è successo. Ma non posso stare senza di te. E so che nemmeno tu puoi. Permettimi di farmi perdonare.

Era inutile negare che mi mancasse.
Che volevo passare del tempo con lui.
Che lo sentivo sinceramente dispiaciuto.
Con un piccolo sospiro mi chinai ancora, e veloce segnai il mio numero di telefono. Direi che era anche ora.
Poi senza dire altro me ne ritornai verso il mio posto.


Non mi stupii quando poco dopo ricevetti un messaggio da un numero sconosciuto.
Presi veloce il telefono e come una quattordicenne innamorata arrossii nel vedere che era proprio lui.

Hey piccolo.

Hey.

So quanto sei arrabbiato. E mi spezza il cuore davvero. Mi è salito il sangue al cervello.
Permettimi di rimediare.

E come vorresti fare?

Ti passo a prendere stasera.

E cosa racconto ai miei?

Inventa una scusa ok? Alle otto sono da te.

Ti aspetto. Ma sono arrabbiato 😤

Adorabile...

Teacher Where stories live. Discover now