Teacher

Blood

Comincia a baciarmi con maggior foga affondando i denti piccoli nel mio labbro.
<<Yoongi...>>
Con movimenti lenti struscia i nostri bacini facendomi desiderare con tutto me stesso che questi vestiti spariscano per sentire finalmente la sua pelle sulla mia.
<<Ti sto ricambiando il favore piccolo>>
Si muove come se stesse già spingendo dentro di me e questo mi fa impazzire.
Inarco la schiena e lascio il collo ormai tempestato di segni rossi di nuovo in balia delle sue labbra.
Sospiro e ansimo senza preoccuparmi di trattenermi mentre accarezzo la sua schiena da sopra la stoffa.
<<La tua voce mi fa impazzire>>
Lo sussurra direttamente nel mio orecchio e io lo ricompenso di nuovo con la mia voce acuta.
<<I vestiti...>>
Mi sorride mentre lo aiuto a togliere velocemente la giacca.
Si abbassa nuovamente verso il mio viso lasciandomi però questa volta un delicato bacio sulla fronte.
<<Jimin se ti spoglio...non credo ce la farò a trattenermi dal farti mio>>
Il fatto che si stia ancora facendo dei problemi dal prendermi nonostante lo stia supplicando sia con i gesti che con le parole mi fa capire quanto ci tenga. Quanto davvero i suoi sentimenti siano sinceri.
Strofino il naso contro il suo,una cosa che adoro fare dalla prima che volta che lui lo ha fatto a me, e gli sorrido.
<<Sono già tuo Yoongi>>
Mi sorride e ancora una volta non posso che pensare al sole.
Il mio sole.
Le dita fredde senza alcuna fretta accarezzano la pelle del mio ventre e sospiro estasiato.
Voglio che mi spogli.
Sto per sfilarmi la maglietta quando sento la porta di casa sbattere.
No non ora.
Yoongi ha i riflessi più pronti dei miei e in men che non si dica si alza da sopra di me lasciandomi una spiacevole sensazione di freddo.
Risuonano dei passi veloci e pesanti per le scale e prima che possa alzarmi dal letto Tae irrompe come un tornado in camera mia.
<<Che cavolo succede qui?>>
Le nostre labbra gonfie e i respiri ancora affannati devono essere abbastanza eloquenti.
<<Esattamente quello che pensi>>
Non posso credere lo abbia detto e spalanco gli occhi stupefatto mentre cerco di darmi un contegno sedendomi meglio sopra il letto anche se sento ancora le guance andare a fuoco.
<<Devi smetterla di dare fastidio a Jimin>>
<<Non gli ho dato fastidio. Tutt'altro>>
Yoongi sorride sghembo inclinando appena la testa mentre lancia un'occhiata nella mia direzione e io non posso fare altro se non abbassare imbarazzato lo sguardo.
<<Ti stai aprofittando di lui>>
<<No invece>>
Ora anche Yoongi ha alzato la voce e vedo Tae irrigidirsi di più.
<<Io e Jimin ci piacciamo. Fattene una ragione.>>
<<Zitto>>
<<Mi ha chiesto lui di fargli quelli>>
Indica con un cenno strafottente della testa i succhiotti sul mio collo e a quel punto mi rendo conto di dover fare qualcosa.
Mi alzo in piedi ma non sono abbastanza veloce da evitare che Tae si avventi sull'altro sbattendolo con forza a terra.
Yoongi è più gracile ma risponde come può al più piccolo spingendolo con forza via da lui.
<<Smettila Tae!>>
Non mi ascolta minimamente e si rigetta di nuovo su Yoongi preda di un furore che non aveva mai visto in tutta la mia vita.
Ho paura per Yoongi visto la differenza di corporatura e come posso afferro le spalle di Tae cercando di tirarlo via ma con scarsi risultati.
Sposta poi un braccio all'indietro probabilmente per sferrare un pugno e mi becco una gomitata sul labbro che mi fa gemere dal dolore.
Cado all'indietro sentendo il sapore del sangue e disgustato porto subito una mano alla bocca trattenendomi dallo sputare.
<<Jimin!>>
Yoongi scansa via Tae con una violenza che non credevo potessere avere per avvicinarsi a me.
<<Oddio Jimin...fa vedere>>
Con delicatezza mi prende il viso e lo alza. Tutto questo sangue in bocca mi sta dando la nausea.
<<Ti si è spaccato il labbro...>>
<<Jimin mi dispiace così tanto...>>
Anche Tae mi si fa subito vicino guardandomi con aria dispiaciuta.
<<Non ti preoccupare è solo un taglietto>>
Mi alzo in piedi sotto lo sguardo attento di entrambi.
<<Vieni Jiminie meglio disinfettarlo>>
<<Ci penso io a lui ora.>>
Yoongi alza un sopracciglio tenendo stretta la presa su di me.
<<Come se non avessi già fatto abbastanza ragazzino>>
<<Faccio da solo!>>