Family

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< Ho visto che le lezioni di Yoongi non sono state del tutto inutili. Il cinque è già qualcosa in più rispetto al quattro. >

Quasi mi strozzai nel sentire il discorso di mia madre, battendomi la mano sul petto mentre mandavo giù a fatica la saliva.

< Uhm... Si sto cercando di migliorare. Yoongi ha detto che ci vorrà un po'. >

Ero davvero felice che Tae non fosse presente quella sera. Sicuramente era ad esibirsi in qualche locale.
Ma comunque, sarebbe stato davvero in imbarazzante rispondere a mia madre con lui di fronte.
Sapeva perfettamente cosa facevamo io e il prof al posto di studiare...

< Dovremmo rinvitarlo a cena! Per parlare direttamente con lui e ringraziarlo del suo impegno. È sempre qui con te. >

Rischiai di strozzarmi per la seconda volta.

< Non so se può... Ha da fare->

< Gli manderó un messaggio! >

Mia madre era davvero pessima quando si trattava di certe cose. Ma in fondo da qualcuno dovevo aver ripreso...
Scossi affranto la testa e mi preparai mentalmente ad una cena imbarazzante insieme al mio compagno e ai miei, che non avevano assolutamente idea di cosa fossimo l'uno per l'altro.





< I tuoi mi hanno invitato a cena. >

< Oh lo so bene. >

Ero seduto a gambe incrociate sul mio letto, Yoongi era alla finestra per finire la sigaretta.
Mi avvicinai a lui, le gambe ancora nude, con addosso solo la sua maglia.

< Dimmi che gli hai detto di no. >

Appena fui abbastanza vicino mi tiró a sè, facendomi appoggiare con entrambe le mani al suo petto.

< E invece gli ho detto di sì. Prima o poi dovremmo dirlo ai tuoi Jimin. E non dico debba essere per forza domani. Ma tanto vale che intanto mi faccia apprezzare...no?>

Annuì non del tutto convinto, mordicchiandomi pensieroso le labbra. Le dita passarono sul suo petto chiaro, con i segni scuri dei miei morsi.

< Non importa cosa diranno. Appena finito il liceo potremmo fare come ci va! >

Esclamai entusiasta, felice al pensiero di poter vivere assieme al maggiore come una coppia normale.

< Ma guai a te a stuzzicarmi. Non voglio finire per fare porcate con i miei in casa. >

Il silenzio di Yoongi mi preoccupò, e ancora di più lo fece la sua espressione.
Si prospettava una serata faticosa.


Mi stava accarezzando la coscia da sotto il tavolo. Mentre mia madre ci riempiva i piatti di insalata.
Me lo sarei dovuto aspettare.
Gli lancia una delle mie più truci occhiate, allungando una mano per dargli un pizzico sulla coscia.
Sussultó ma non lo molló la presa dalla mia coscia, arrivando con le dita in un punto più interno in chi ero davvero fin troppo sensibile.
Lo stronzo conversava normalmente con i miei mentre io tenevo lo sguardo fisso nel piatto, i denti affondati in malo modo del labbro inferiore per paura potesse scapparmi qualche suono inopportuno.
Sapeva benissimo che effetto mi facevano le sue mani, sapeva che mi eccitavo anche solo quando mi sfiorava in quel modo.

Appena i miei si alzarono per andare a prendere un'altra portata in cucina, non persi tempo per vendicarmi.
Allungai veloce una mano, mettendola direttamente sul cavallo dei suoi pantaloni, che strinsi con un sorriso più che soddisfatto, avvicinandomi poi al suo orecchio.

< Vado ad aiutare col dessert mh? >

La sua reazione era stata quanto di più bello potessi ottenere.
Era rimasto con gli occhi spalancati e le labbra schiuse, voltandosi veloce per seguirmi con lo sguardo mentre andavo verso la cucina.
Avevo fatto bene a mettere quei jeans attillati....

< Grazie per la cena. Era tutto...squisito. La prossima volta ci tengo che veniate voi da me. >

Strano ma vero eravamo riusciti a trattenerci dall'avere atteggiamenti sospetti. Ero consapevole che all'occhio attento di mia madre sfuggiva ben poco e così avevo evitato di succhiarglielo sotto il tavolo.
Cosa su cui fantasticavo sempre ormai quando lo vedevo in classe.

< Tesoro accompagna Yoongi fuori. Poi vieni ad aiutarmi a sparecchiare. >

< Si mamma! >

Non me lo feci ripetere due volte.
Prontamente accompagnai il maggiore fuori, chiudendo la porta di casa dietro le nostre spalle.
Ovviamente mi aspettavo un bacio, un qualche commento sulla mia quasi sega davanti ai miei.
Mai mi sarei aspettato che mi prendesse per mano, trascinandomi sul retro per poi sbattermi con la schiena al muro.

< Pensavi ti avrei lasciato così dopo che mi hai provocato in quel modo? >

Soffió direttamente sulle mie labbra, facendomi sporgere col viso in avanti, impaziente di sentirle.

< In verità l'ho fatto con la speranza che poi mi punissi. Dovresti conoscermi ormai. >

Sorrise sghembo, passando il dorso delle dita sul mio viso prima di posare finalmente le labbra sulle mise.
Fu un bacio bagnato ed ansimante, protetti dal buio e dai cespugli alti.
Muovevo freneticamente le mani addosso al suo corpo, accarezzandolo in quanti più punti mi era possibile mentre mi accarezzava le natiche da sopra la stoffa dei jeans, facendomi gemere nella sua bocca.
Lo sentì maledire i miei jeans stretti mentre me li slacciava impaziente, infilando poi le mani a tastare il mio culo direttamente sulla pelle.
Fu quando provai a girarmi per appoggiarmi al muro che mi tenne stretto contro di lui.

< Non posso fotterti qui Jimin...>

<Non ci vede nessuno. >

Borbottai subito in risposta, scendendo a mordicchiare la sua mandibola. Fu quando stavo finalmente per slacciare i suoi pantaloni scuri che si allontanò, sorridendo in modo fin troppo tranquillo visto l'erezione che aveva tra le gambe.

< Non avrai il mio cazzo Jimin. Questa è la punizione. >

E fu così che mi lasciò in quel modo.
Ansimante, con un erezione e i jeans slacciati. Inutile dire che gliel'avrei fatta pagare.






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Eccomi qua!
Per ora vi sto dando ancora gioie dai.
Ringraziatemi  ✨
Vi avviso che ho già scritto diversi capitoli per la nuova ff (sto decisamente esagerando), ma penso la pubblicherò al termine di questa ed Angel visto che non manca molto 😔
Non vedo l'ora di farvela leggere!!
A presto~

Teacher Where stories live. Discover now