"Vuoi una mano? Non sei abile sui tacchi" disse George
"Non te l'ho chiesto" feci e lui innarco le sopracciglia. Dopo diverse sederate, perché perdevo l'equilibrio sui tacchi, ci riuscii, mentre George rimaneva lì basito.
"Che hai da guardare scusa...
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Se sei pilota di Formula 1 sai che tutti ti riconosceranno e parleranno di te. Ma se sei un pilota di Formula 1, donna e figlia di un grande imprenditore che ha deciso di fondare una Scuderia di Formula 1, be devi essere pronta a tutto veramente.
21 novembre 2018
"Claire è l'ennesimo articolo che leggo" alzai gli occhi al cielo mentre continuavo a controllare gli articoli dei giornalisti sotto il mio nome. Alexia Jane Grace Williams. La figlia di Sir Williams, il fondatore della Williams F1 fondata nel 1977.
"Lo so... Non prendertela, non ti abbiamo favorita per entrare in Scuderia e tu lo sai" ero in macchina con mia sorella, Claire o meglio sorellastra. Claire era molto più vecchia di me e non avevamo la stessa madre. Io sono nata da un amore illecito, mia madre era l'amante di suo padre nonchè mio. Non l'ho mai vista, papà dice che se ne andata mollandolo con una figlia. Per fortuna c'è la mamma di Claire che nonostante tutto mi fa sentire come se fossi sua figlia.
"Sai bene che non leggo le notizie di solito ma volevo chiederti chi avete preso come altri pilota" feci sorridente chiudendo il PC.
"Non te lo dico, finchè non viene annunciato non te lo dico. Niente favoritismi" era bello il rapporto che avevo con Claire, eravamo molto unite come sorelle. Per fortuna arrivammo in aereoporto presto.
"Cerca di tornare a casa intera, ci vediamo là tra qualche giorno" fece Claire abbracciandomi. Partivo per Abu Dabhi, per l'ultima gara dell'anno ed ero un po' agitata. L'anno dopo sarei stata in formula 1 ed era eccitante la cosa.
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Mi misi in coda al gate con le cuffie in testa e pensavo a tutto ciò che mi passava per la testa: delusioni, vittorie, l'infanzia e il futuro quando una mano si appoggió sulla mia spalla.
"Ed ecco la futura campioncina di Formula 1!" era Antonio Fuoco, il mio compagno di Scuderia ed ero felicissima di vederlo
"Adesso non esageriamo il campioncino sarai tu in futuro! Io occupo il posto che manca" dissi ridendo
"Quando dici così ti picchierei ahahha! Comunque sei appena dietro ad Alex! Se passi lui sei terza"
"E se non passo De Vries forse sono quinta"
"Concentra la rabbia nei confronti di sua sorella su di lui!" risi. La sorella, Seychelles era una delle poche persone che non reggevo proprio.
"Si va bene sarà facilissimo guarda!" dissi ridendo e l'italiano rise. Ero pronta per far vedere quanto valevo.
§
"Quando smetterà di dar caldo qua cristo?" feci ad Antonio appena uscita dall'aeroporto già accaldata. Era una delle mete che odiavo di più, Abu Dabhi per me che amavo il freddo era come stare in una sauna a cielo aperto
"Smetterà di dar caldo quando tu vincerai in formula 1 bellezza" lo guardai interrogativa per poi scoppiare a ridere. Antonio era praticamente il mio migliore amico. Passavamo un sacco di tempo insieme visto che eravamo anche compagni di Scuderia, la Charouz Racing System.
