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"Ho ansia" feci a Lando mentre aspettavamo che arrivasse George. Alex lo teneva d'occhio che facesse quello che gli avevamo detto di fare tramite i bigliettini e un filo che avevamo preparato la mattina prima del suo arrivo. e speriamo in bene.

"Lexie non devi preoccuparti di niente, insomma è George. E poi è tutto perfetto. Marti ha pensato a tutti i benché minimi dettagli quindi andrà benissimo"

"E se mi blocco? E se..."

"Sei paranoica smettila. Non succederà"

"forse sto facendo il passo più lungo della gamba..." dissi ripensando al fatto che non mi ha nemmeno calcolata in Messico. Nonostante fossi pure andata a punti partendo penultima.

"Smettila. Ascolta, goditi sto cazzo di momento. Perché è il vostro momento. È il momento in cui mettete in chiaro tutto. Giocate a carte scoperte. E ti metti in gioco. Quindi smettila di lamentarti per quanto sei agitata, perché tanto tu lo ami, lui ti ama e bom. Farete scintille insieme e lo sai meglio di me. Lasciati andare, lascia che parli il tuo cuore. Sii onesta con te stessa e con lui. Non devi essere agitata cavolo, ma dovresti essere fiera di te e di come le cose stanno andando" disse. Odiavo quando lando mi fa i cazziatoni ma questa volta sapevo che aveva ragione e alla fine la pensavo anche io come lui. Ma come sempre sono troppo egocentrica per ammetterlo.

"hai ragione... Okay respiro... Mi calmo..." non feci in tempo a calmarmi che vidi george arrivare seguito da Alex. non mi calmo per niente qui io

"Ma che diam..." sbottó George assumendo subito in aria interrogativa guardando tutti i presenti in maniera sospettosa. non finì il discorso perché lando lo prese e lo mise seduto sul divanetto che avevamo messo davanti allo schermo. Lui non si oppose e rimase lì a guardare titubante me e lo schermo. Feci cenno a lando di far partire il video e sorrisi solo nel vedere noi due piccoli sui nostri kart mentre ci battevamo il pugno prima di partire.

"che cosa volete fare da grandi?" chiese una voce calorosa ai due piccoli bambini che erano lì davanti a un microfono

"Io voglio essere come Micheal Schumacher" disse il piccolo George

"e tu?"

"Io voglio fare la pilota di formula 1 ma non Schumacher, voglio essere più forte di lui"

"La mia amica qui è la migliore" disse abbracciandomi il bimbo che mi fece sorridere. Guardai george con la coda dell'occhio che guardava verso me sorridendomi

"No Alex dai spegni quella cosa" disse un George di circa 14 anni mettendo la mano davanti alla telecamera mentre io dormivo sul suo petto

"Siete così adorabili"

"Smettila dai stupido"

"Che belli i piccioncini" fece Lando inquadrato dalla fotocamera con lo spazzolino in bocca. Eravamo a casa sua e quel pomeriggio avevamo fatto una mega maratona di film della Marvel.

"Oggi vi mostreremo un George Russell a cavallo" ecco Flo che filmava George tutto storto sul cavallo

"Ed ecco la sua scudiera, la mia preferita" disse inquadrandomi sorridente e alzando l'indice e il medio della mano

"Ti piace George?" chiesi riferendomi al cavallo

"Si certo come no, perché Alex non sale mai?" rispose sbuffando mentre Flo inquadró Alex che se la rideva.

"Lexie non correre!" quella era senza dubbio Claire che inquadrava me che correvo incontro al ragazzo appena sceso dall'auto. Avremo avuto circa 16 anni.

"Mi sei mancato troppo" dissi quando quel ragazzo mi prese in braccio e mi diede un bacio sulla guancia affettuoso

"Anche te" rispose sorridendo alla telecamera.

𝑾𝒊𝒍𝒍𝒊𝒂𝒎𝒔/𝑮𝒆𝒐𝒓𝒈𝒆 𝑹𝒖𝒔𝒔𝒆𝒍𝒍 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora