Capitolo 21

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Cody ci ha ospitato nella sua casa e adesso, in piena notte sto guardando Derek dormire dal grande davanzale vicino alla finestra.
Questo potrebbe essere il mio ultimo giorno, la mia ultima notte e non la sprecherò a dormire.
Guardo la luna riempire il cielo della notte, la vedo sorgere per poi lasciare il posto al sole dell'alba, resto a fissare il cielo e la città per un tempo indefinito.
Penso a cosa dirà Isaac quando gli dirò quello che ho pensato, penso a come la prenderà Derek, Lydia, Allison, devo proprio farlo? Mi domando, mi continuo a dire che qualcuno lo deve fare, ma nessuno si fa avanti tranne me, quindi lo devo fare, devo essere più coraggiosa.
Deaton mi ha detto che se uccidi la femmina mostro anche il maschio muore, se uccidi il maschio la femmine resta in vita, quindi è una fortuna potere provare ad uccidere la femmina, potrei sopravvivere, potrei ritornare dai miei amici, dal mio branco.
Sento il suo respiro sul collo, impercettibile e regolare, mi guarda e io non voglio sprecare più tempo, anche perché non so se lo potrò rivedere.
Mi alzo dal davanzale e alzo gli occhi nei suoi, vedo già nei suoi occhi la paura di perdermi.
Azzero la distanza tra di noi e lo bacio, è un bacio bisognoso, abbiamo bisogno l'uno dell'altra, così gli permetto di farmi sua, forse per l'ultima volta.

Adesso è primo pomeriggio e sto rileggendo le ultime informazioni del sacrifico che mi ha dato Deaton, sul divano.
Entra nel salone Derek sedendosi vicino a me sul divano e poi con lui anche Liam si siede sulla sedia davanti al divano.
-Sono informazioni sul mostro?- chiede Derek cercando di leggere
-Si- dico distrattamente continuando a leggere, sto per finire di leggere e nascondere i fogli che Derek me li toglie dalle mani e li legge velocemente
-Tu non hai mai avuto intenzione di lasciare perdere il sacrificio, non ci hai neanche pensato- dice arrabbiato buttando sul tavolo i fogli, così anche Liam li ha presi e li ha letti.
-Tu sapevi di non ritornare in America, sapevi che saresti morta qui- continua Derek
-Non è...- inizio
-Mi avevi promesso che ci avresti pensato, ma tu avevi già preso la tua decisione, volevi lasciare tutti, lasciare Isaac, Liam, Allison, Lydia, me, solo per salvare gli altri. Hai mai pensato una volta a te? Hai mai pensato di non sacrificarti e restare con i tuoi amici?- dice alzandosi dal divano e io faccio lo stesso.
-Sai, ogni giorno, dal primo giorno in cui ho saputo del sacrifico, ho pensato a chi si dovesse sacrificare, Stiles? Scott? Isaac? Allison? Tu? No, ero io, dall'inizio, non lo volevo accettare, volevo restare con voi, ma poi ho capito che anche se non volevo farlo avrei dovuto, per tutte le persone innocenti, per la mia famiglia morta, per i miei amici, per tutti voi. Io voglio restare con voi, ma moriremo tutti se non farò questo sacrifico- dico e mi accorgo di stare piangendo, le lacrime mi rigano le guance fredde. Liam è in piedi e fissa il pavimento, ho bisogno del suo appoggio, ma so che non posso averlo.
-Sai, pensavo che tu potessi accettarlo, che almeno nel mio ultimo giorno sarei stata felice con la persona che amavo e con il mio migliore amico, pensavo che ormai ti fossi arreso al mio destino. Mi dispiace, per te, per Isaac, Scott e tutti gli altri, ma visto che non lo puoi accettare va via, preferisco vivere le mie ultime ore da sola a soffrire che farlo davanti a voi per poi forse lasciarvi per sempre- dico guardandolo glaciale negli occhi, ha gli occhi lucidi e sta trattenendo le lacrime, il dolore e la rabbia. Visto che non se ne va e resta immobile prendo la decisione più difficile, me ne vado io, esco dal salone e entro nella camera di stanotte, prendo un cuscino e vado a sedermi sul davanzale vicino alla finestra abbracciando il cuscino e piangendo.
Dopo un tempo indefinito sento bussare alla porta, tolgo il cuscino bagnato dalle gambe e mi asciugo le lacrime, non voglio vedere nessuno, ma se qualcuno mi parlasse mi farebbe bene.
La persona che ha bussato si avvicina ma io fisso ancora fuori dalla finestra.
-Sai quando hai detto quelle parole ho capito, anche se sempre lo sapevo che volevo starti accanto, qualunque cosa accadesse, voglio starti vicino fino alla fine, mi dispiace che Derek non lo abbia capito- dice Liam e io giro la testa guardandolo
-Vieni qui- dice aprendo le braccia, mi fiondo subito nelle sue braccia e mi sfogo, piango e lui mi stringe, nonostante non sia altissimo mi sento a casa, mi sento piccola, mi sento di muovo bambina come quando restavamo abbracciati felici.
Il sole sta tramontando -Dobbiamo andare- dico sciogliendo l'abbraccio. Prendo le mie cose, che stamattina siamo andati a prendere in hotel.
-Se non dovessi sopravvivere, dentro la borsa c'è una lettera per Isaac, una per Lydia e Allison, una per te e una per Derek- dico porgendogli lo zaino.
-Ce la farai, ne sono sicuro, ce la farai, lo spero con tutto il cuore- dice prendendomi la mano e poi ci avviamo di sotto.
C'è già tutto il branco, andiamo nella cantina che porta poi nel salone sacrificale e inizio a disporre le cose.
Cinque torce che formano un pentagono e il frassino che li circonda, non ancora chiuso.
-Fatto- dico, la Liam è sorta da mezz'ora e alcuni membri del branco di Cody non ci sono perché non riescono a controllarsi ma ci sono alcune persone, incluso Luis.
-Grazie Cody, grazie di tutto, se funzionerà sarò felice di tornare, se così non fosse mi dispiace, dovrete trovare qualcun'altro- dico porgendogli la mano che accetta
-Ce la farai, io credo in te, sei forte come pochi- dice mettendo anche l'altra mano sulle nostre strette e io gli sorrido con gratitudine.
Saluto Luis
-È stato un piacere conoscerti, ci rivedremo, se non in questa vita, nella prossima- dice
Poi abbraccio Liam con forza
-Ce la farai piccola lupa- dice, chiamandomi con il mio soprannome, nonostante lui da piccolo non sapesse che fossi un lupo mannaro mi ha sempre chiamato così, forse per coincidenza. 
Mi giro in cerca di lui, ma non lo vedo, poi Liam mi tocca il braccio e indica un punto dietro due ragazzi del branco di Cody e lo vedo, viene verso di me e io corro ad abbracciarlo anche se è arrabbiato non mi importa perché voglio codermi questo momento.
-Ti amo- dico abbracciandolo per poi baciarlo con passione.
Poi mi stacco e lui sussurra -Anch'io- sorrido e Cody mi porge il pugnale, poi due ragazzi portano il corpo del mostro ancora svenuto nel cerchio di frassino ancora aperto, ci entro anch'io e lo chiudo.
Metto la punta del pugnale nel fuoco e poi lo tolgo, sento l'adrenalina della luna piena scorrere dentro di me, è quasi all'apice, prendo la mano del mostro e faccio un taglio con la lama e lo stesso faccio sul mio palmo.
Poi infilzo il ventre il mostro che geme e poi si accascia e mi preparo per colpire il mio stomaco.
Tutti mi guardano, incontro gli occhi dell'unica persona che voglio vedere morendo, lui sussurra -Torna da me- tutti lo sentono, queste parole mi danno la forza necessaria per infilare il coltello nel mio ventre che inizia a sanguinare e io guardo gli occhi di Derek fino a quando le palpebre non si fanno pesanti e cado a terra con i suoi occhi nella mente.

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Spazio autrice

Come va gente?

Vi piace il capitolo? A me piace molto, il sacrifico per metà é compiuto, ma cosa succederà? Lo scoprirete leggendo!

Alla prossima

A New Beginning || Derek Hale Where stories live. Discover now