Vampire love [SOSPESO]

Capitolo 4

Vampiri... no davvero, vampiri?!

Mi sfugge un sorriso sarcastico "Non dire cazzate..." dico con voce tremante "Non le sto dicendo infatti" sorride mostrando i canini.

La mia schiena incontra il muro non potendo più indietreggiare, l'unica via d'uscita è la porta che dista due metri da me.

Corro verso l'uscita ma sento qualcuno afferrarmi il polso "Dove pensi di scappare?" il ragazzo dagli occhi celesti mi sbatte contro il muro e mi intrappola col suo corpo appoggiando le mani contro la parete "Cosa volete da me? Perché sono qui?" chiedo con voce tremante senza staccare gli occhi dal mio aggressore.

"Mh..." mugugna affondando il suo viso nei miei capelli, si abbassa sull'incavo del mio collo e riesco a sentire il suo respiro sulla mia pelle, i suoi capelli neri mi solleticano il viso e mi faccio piccola contro il muro.

Lo sento inumidire un punto insistentemente, mordicchiare e... i suoi canini sporgere dalle labbra e sfregare contro il mio collo, sposta le mani su i miei polsi che tiene attaccati al muro "No non farlo, fa m..." gemo dal dolore quando i suoi canini penetrano nella mia carne perforando la pelle, un acuto dolore pervade quella zona e dalla mia bocca esce un mezzo sospiro, non riesco nemmeno ad urlare.

Cerco di togliermelo di dosso, lui si stacca di qualche centimetro "Se ti muovi ti fai più male" mormora all'orecchio e riaffonda i canini nel collo, la sensazione è bruttissima, come una puntura con un ago almeno dieci volte più spesso del normale.

Sento il sangue risucchiarmi via e le forze farsi meno, la mia presa du di lui si allenta.

Poco a poco il dolore si muta in... piacere? Vengo percossa da una strana sensazione di estasi, il mio respiri diventa affannoso e a volte mi sfuggono dei gemiti dalla bocca.

Sento le gambe molli e quando finalmente si stacca leccando via il rivolo di sangue, cado in ginocchio "Buono..." commentò leccandosi le labbra.

Mi viene da vomitare pensando che davvero qualcuno abbia bevuto il mio sangue.

Riesco a sentire due braccia forti avvolgermi e sostenermi, poi il buio.