Capitolo 30

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Mi sento afferrare per un braccio con decisamente poca delicatezza "Ahia!" grido e mi volto di scatto, incrocio lo sguardo con quello furente di Valentine, vedo uno strano luccichio nei suoi occhi "Che ti prende??" gli chiedo alzando la voce rivelando un leggero tremolio "Vieni con me" dice in tono intimidatorio, mi porta da un'altra parte senza lasciare la presa salda sul mio braccio e lo seguo verso il retro del palazzo.

Non si vede anima viva, siamo soli e questo mi preoccupa non poco.

Si ferma d'un tratto e mi spinge verso il muro parandosi di fronte a me, trattengo il respiro col timore di ciò che probabilmente ha intenzione di fare. Si avventa su di me e morde rudemente sul mio collo provocandomi un dolore pazzesco, inizio ad urlare e a dimenarmi come non mai, ma lui mi tappa la bocca con un mano e con l'altra mi blocca le braccia sopra la testa. Inizia a inghiottire il mio sangue e a succhiarlo via velocemente, tanto che sento subito cedermi le gambe e il dolore del morso accentuarsi, brucia da morire, per non parlare dei suoi canini ardenti nella mia carne.

La sua presa inizia a cedere e solo allora mi rendo conto dei lividi sui miei polsi, il mio collo è solcato da un grosso squarcio provocato dai suoi canini appuntiti "Adesso sai cosa succede se mi fai innervosire" dice leccandosi via le gocce di sangue romastogli sulla bocca. Vedo i sioi occhi scarlatti ritornare scuri e il suo animo tranquillizzarsi "Torna alla villa, noi verremo dopo" ordina con fare autoritario e mi volta le spalle, lo vedo allontanarsi da me passo dopo passo finché non svolta l'angolo e scompare.

Cerco di rialzarmi in piedi, ma non riesco neanche a sollevare un braccio e mi colpisce un improvviso colpo di sonno "Oi oi che oscenità.." sento dire da una voce sconosciuta "Povera ragazza" continua, poi non sento più niente e vengo risucchiata nel buio.

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La mia coscienza pian piano riaffiora alla mente e stringo le palpebre, provo ad aprirle ma mi sembrano pesanti come mattoni, come il resto del mio corpo. Provo a muovere la testa e il collo inizia a bruciarmi, facendo riaffiorare alla memoria ciò che è successo prima di svenire.

Rabbrividisco e tiro su le coperte fin sopra il naso, resto così per qualche secondo.

Aspetta.. quali coperte? Perché c'è una coperta? E perché sono sdraiata su un letto??

Apro gli occhi lentamente, mi trovo in una camera da letto molto grande dai muri di un giallo pallido e il pavimento rivestito in legno opaco.

"Bensvegliata" Claude è seduto sul bordo del letto vicino a me e mi guarda con un sorrisetto sul volto "Claude..??" lo chiamo stupita di vederlo "Perché sei qui?!" gli chiedo agitata "Stai tranquilla, non mordo mica eh!" lo guardo come per dargli del deficiente e lui ride per la sua stessa battuta "Ah già, mordo eccome"

Bussano alla porta e Claude dice di entrare, entra un ragazzo dai lunghi capelli castani, vestito di tutto punto come un maggiordomo e porta un paio di occhiali sottili che si aggiusta sul naso non appena entra "Cosa c'è, Stephano?" gli chiede voltandosi verso di lui "Chiedono della vostra presenza all'uscita, vogliono ringraziarvi per l'invito e per la bella serata" risponde in tono pacato chinando leggermente la testa "Aah va bene, va bene, vengo... resta con lei e non lasciarla scappare via" dice Claude scocciato alzandosi dal letto e dirigendosi verso la porta.

Si sofferma un attimo sull'uscio appoggiando la mano allo stipite "Ovviamente non ti dimenticare del tuo lavoro principale" dice richiudendo poi la porta alle sue spalle.

"Perché mi tenete qui?" chiedo al vampiro non appena la porta si chiude, lui mi lancia qualche occhiatina ma rimane fermo e zitto dov'è "Oi ci senti??" con un gesto irritante si sistema gli occhiali sul naso e ritorna com'era prima.

Vampire love [SOSPESO]Where stories live. Discover now