Capitolo 26

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Corro verso la stanza di Lucas, ma sbatto contro qualcuno che mi prende per le spalle "Perchè corri in questo modo a quest'ora?" alzo lo sguardo e riconosco il viso a dir poco perfetto di Daniel, tutto tirato a lucido, probabilmente starà uscendo "Dov'è la camera di Lucas??" chiedo a voce forse troppo alta "Sshh non urlare! Perchè lo cerchi?" mi chiede a bassa voce "Dimmelo e basta è urgente!" insisto, lui si guarda in giro "Ti ci accompagno io" dice e mi prende in braccio, poi inizia a correre così veloce che in poco tempo si ferma qualche secondo dopo davanti a una porta "Questa qui"

"E quella di Lheo??" chiedo, lui indica la porta affianco "Quella lì e questa è la mia se ti interessa" risponde lui indicando poi la porta alla sinistra di quella di Lucas "Scusami ma ora devo andare, sono anche in ritardo.. ciao!" mi saluta e dopo avermi posato un bacio sulla guancia corre via.

Quando serve ha sempre qualcosa da fare.. uff.

Apro quasi con timore la porta delle loro stanze e scopro che entrambe sono vuote, loro non ci sono.

Inizio ad aprire anche altre porte senza bussare, alcune sono chiuse a chiave, altre semplicemente deserte. Dove può averli portati Valentine??

Scendo le scale che trovo dopo dieci minuti di ricerca, maledico questa villa dannatamente grande per l'ennesima volta.

Continuo a cercarli ma non li trovo, alla fine finisco in cortile. L'aria di notte è insolitamente fredda per essere quasi estate... fredda. I vampiri soffrono il freddo. Non dirmi che...

Ritorno alla villa in fretta e furia sperando di aver torto, non può esser stato così meschino. Mi dirigo alla sala da pranzo annessa alla cucina, Li dev'essere ritornato in camera visto che le luci sono spente.

Trovo l'interruttore che premo e il lampadario inizia a brillare illuminando tutto, quindi vado in cucina. Tutto è rimasto uguale all'ultima volta che ci sono stata. I miei occhi automaticamente ricadono sul frigorifero, decisamente troppo piccolo per contenere una persona, eppure non mi sento per niente rilassata. Apro lo sportello. Ci sono poche cose, tra cui qualche verdura, della carne e delle bibite... non c'è traccia di bottiglie di sangue, nè nient'altro contenente un liquido scuro.

Dall'altra parte della cucina vedo una porta che prima non avevo visto, mi avvicino con la mano tesa ad abbassare la maniglia e appena lo apro tiro un mezzo sospiro di sollievo. Le scale, che percorro, conducono a una riserva di vini di diverse date, tutti molto vecchi e sicuramente costosissimi, ma neanche qui nessuna traccia di sangue.

Ispezionando lo spazio ristretto, camminando tra file e scaffali di bottiglie di vino, vedo una porta piuttosto stretta dall'aria pesante... sul pavimento, nelle vicinanze di essa, c'è un liquido, mi inginocchio per vedere meglio. Acqua. Se questa è acqua, allora dev'essere il congelatore.

Di fianco alla porta c'è un pannello che indica e modifica la temperatura all'interno del congelatore.

D'istinto abbasso la maniglia che sorprendentemente è aperta, ma rimango pietrificata sull'uscio quando vedo, attraverso le sacche di sangue deposte all'interno, due corpi seduti per terra "Oddio" porto la mano davanti alla bocca trattenendo a stento le lacrime.

Vedo il braccio di Lucas muoversi per un attimo e mi basta per fiondarmi su di lui, ma mi fermo. Stacco una sacca contenente sangue e lo metto tra la porta e il muro, in modo da mantenerla aperta.

Mi inginocchio su di lui e gli prendo la mano. È ghiacciata. Sembra quella di un morto. Lheo è seduto proprio di fianco a lui ed è messo anche peggio, alcune ciocche dei suoi capelli sono coperti dalla brina ed è più pallido del solito "Jessy?" mormora Lucas, ha gli occhi aperti e mi sta guardando "Mi dispiace, è tutta colpa mia.." le lacrime inizia ad inondare le mie guance, Lucas allunga una mano sul mio viso e cerca di asciugarmele "Vai via, se ti scopre sono guai" dice "Non dire sciocchezze, sono venuta apposta per tirarvi fuori" rispondo tirando su con il naso, stringo la presa sulla sua mano e con l'altra lo prendo per il braccio, aiutandolo a tirarsi su "Parlo sul serio, soprattutto ora che è incazzato nero" insiste sottraendosi alla mia presa "Anch'io parlo sul serio" ribatto, rimaniamo qualche secondo a fissarci negli occhi, alla fine sospira creando una nuvoletta di aria condensata "Allora porta fuori Lheo, lui non è come me" dice indicando il ragazzo che giace incosciente accanto a lui "In che senso?" chiedo intanto che prendo il braccio di Lheo, lo avvolgo attorno alle mie spalle e con tutta la mia forza lo tiro su "Poi ti spiego"

Vampire love [SOSPESO]Where stories live. Discover now