Capitolo 31

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"Jessy?? Sei tu?? Da quando sei tornata a casa?!? Jessy!!" il rumore del pugno di mia madre che batte contro la porta della mia camera è talmente forte che riesce a svegliarmi e a strapparmi dal sonno "SÌ SONO IO! LASCIAMI DORMIRE" urlo di rimando sperando che la smetta "È mezzogiorno vuoi dormire fino a sera ancora?? E perché hai chiuso la porta a chiave?? C'è qualcuno lì con te?!" sospiro rumorosamente esasperata e scendo con un balzo dal letto tutta innervosita e spalanco la porta, davanti a me mi si para davanti la figura di mia madre, vestita di tutto punto e mi guarda sorpresa "Oh dove l'hai preso questo vestito?" mi chiede per prima cosa, noto di avere ancora addosso l'abito di ieri sera "Cosa ti sei fatta al collo??" continua tastandolo, faccio una smorfia e mi ritraggo, scansando la sua mano "Niente di grave" rispondo brevemente, mi hanno solo morsa due vampiri la stessa notte.

Lei mi guarda incerta "Ah.. comunque io e tuo padre usciamo a mangiare con dei colleghi di lavoro, preparati qualcosa tu o se vuoi puoi andare a mangiare fuori, potresti chiedere a Valentine di.." la interrompo bruscamente "Scordatelo!" e lei sgrana gli occhi "Avete litigato?" mi maledico per la mia reazione esagerata e scuoto la testa "Ah, lascia stare.. mi aggiusterò in qualche modo, ciao ciao mamma" dico e ritorno in camera chiudendo la porta.

"Hai litigato con Valentine?" chiede una voce spaventandomi "Daniel! Che ci fai tu qui?!?" gli chiedo, lui è seduto sul bordo del mio letto, è vestito diversamente da ieri e indossa una maglietta a maniche corte nera e un paio di jeans dello stesso colore "Sono venuto a vedere come stavi"

"Sto bene, ora te ne vai?" emette una risata "Ti da così tanto fastidio la mia presenza?" mi chiede  con un vago sorriso "È l'unico mio giorno libero e speravo di passarlo con chi voglio e come voglio" rispondo semplicemente, lui allarga il sorriso e sembra voler dire qualcosa, ma si blocca e si fa improvvisamente serio "Ah che palle.. ci si vede" mi saluta con una mano e salta fuori dalla finestra con un balzo.

Chissà come mai se n'è andato così frettolosamente... adesso che vedo la finestra è intatta! Eppure ieri sera ricordo che me l'aveva spaccata... bah, saranno trucchetti da vampiri.

Sento la porta dell'ingresso aprirsi e dei passi avvicinarsi alla mia camera, mia madre apre la porta e mi punta gli occhi addosso "Non mangi?" mi chiede, sgrano gli occhi, è ritornata solo per controllare che mangiassi?! "Sì sì ora vado.." rispondo "Ho preso, ora possiamo andare" questa è la voce di mio padre e sentendolo mia madre gli dice che lo raggiunge subito "Eravamo tornati perché avevamo dimenticato una cosa.. ciao buon appetito" dice e se ne va.

Visto che ci sono mi avvio verso il bagno a darmi una lavata, ma proprio in quel momento sento mia madre dire allegramente "Oh ciao! Jessy è in casa, accomodati pure.. noi usciamo. Divertitevi!" e ridacchia "Buona giornata" risponde il presunto ospite. Oh no...

La porta si richiude, seguito da un rumore di passi anche troppo familiare. Mi spiaccico contro la porta all'istante chiudendola a chiave e inizio a tremare piano.

Vedo di fianco a me la maniglia abbassarsi più volte e mi sento morire al pensiero che quella orrenda creatura diabolica sia proprio dietro di me e a separarci ci sia solo un futile pezzo di legno "Sarei io l'orrenda creatura diabolica?" mi chiede divertito, il mio cuore ha un sussulto sentendo la sua voce e stringo in un pugno i lembi del mio vestito "Come potrei definirti in tale modo, o sommo signore delle tenebre?" dico ironica provocandogli una risata "È divertente confrontare ciò che pensi con ciò che dici.." dice "Ma ora apri la porta o la sfondo" continua più minaccioso facendomi rabbrividire e obbedisco, sapendo che ne sarebbe veramente capace.

La porta si apre e a poco a poco vedo la sua figura dietro di essa "Buongiorno.. ti piaceva così tanto il vestito che non te lo sei tolto neanche per dormire?" mi chiede deridendomi "Mi sono addormentata appena mi sono sdraiata, ero stanchissima" ribatto, Valentine non smette di fissarmi con presunzione. Gli passo vicino dirigendomi verso la mia camera sotto il suo sguardo e mi segue fino all'uscio, dove lo blocco "Stai li, mi devo cambiare" gli dico e chiudo la porta, ma ovviamente la trattiene con una mano e spinge per entrare "E beh? Tanto siamo fidanzati" ribatte, 'tu hai già una fidanzata, e non sono io' penso con cattiveria, per poi dannarmi da sola ricordando che mi può leggere nella mente, infatti sorride accattivante "Anche se ce l'ho, non vuol dire che l'abbia scelta io"

Vampire love [SOSPESO]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora