||Part.VⅠⅠ||

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La battaglia era ormai alle porte, mancavano poche ore. Tutti dormivano sparsi per casa, le barriere ci proteggevano e tutti riposavano beati come se nulla dovesse accadere. 

Erano gli ultimi attimi di quiete, anche se la tranquillità non c'era mai stata. Dal mio arrivo in questo posto c'erano stati solo problemi, ma almeno tutti fino ad allora erano rimasti vivi, o quasi. Ero pronta al peggio, anche se non si è mai davvero pronti, ci si convince e basta con la speranza di non dover affrontare nessuna disgrazia. 

Ovviamente io non riuscivo a chiudere occhio, un po' per paura e un po' per l'adrenalina dovuta al pensiero del pericolo, perché da quando avevo scoperto di più su me stessa avevo compreso che, nonostante tutto, mi sentivo bene a combattere, si dimostrava liberatorio infondo e più il prezzo era alto più bisognava darsi da fare ed al pensiero una sorta di eccitazione mi incuriosiva e mi spaventava al tempo stesso.

Avevamo creato una bella squadra ed eravamo ben consapevoli che sul piano numerico il nemico sarebbe stato avvantaggiato e che uno solo di noi si sarebbe dovuto quindi occupare di più di un nemico, ma nessuno ci avrebbe comunque messo in difficoltà più del dovuto. 

Sapevamo di cosa potevano essere capaci, ma sapevamo anche quello che noi avremmo potuto fare sul campo. 

Compreso quanto fosse inutile stare sdraiata a letto, scostai con la massima cautela il braccio di Allison che dormiva profondamente proprio accanto a me.

Cercai di limitare al minimo il rumore mentre scendevo, scavalcando Asahina appisolata ai piedi del letto. 

La mia stanza era un campo minato di persone.

Affacciandomi alla finestra potevo ammirare il cielo nuvoloso, l'odore pungente della pioggia in arrivo mi solleticava il naso. 

Combattere sotto la pioggia sarà più difficile probabilmente... pensai.

«Sono pensieri inutili che non ti servono a nulla, penso proprio che dovresti prendere esempio dagli altri e provare a dormire.» mi consigliò Chaos interrompendo i miei pensieri.

sospirai, non più sorpresa dai suoi interventi.

«Sono preoccupata per tutti loro, per Noel e per Eleonor. Sono preoccupata per i poteri che sento irrequieti dentro di me.» confessai a bassa voce

«Domani sarai una persona nuova ma non troppo diversa da quello che sei oggi. »

«Tu e i tuoi indovinelli...» borbottai.

«Le  entità magiche parlano sempre così, forse dovresti farlo anche tu.»

Mi sfuggì una risata e lei mi zittì subito.

«Perché tu non dormi, non sei mai stanca?» chiesi.

«A dire il vero no. Non ho un corpo, vivo nel tuo perciò la stanchezza puoi percepirla solo tu. Sono solo spirito, perciò non ho bisogno ne di mangiare ne di dormire.»

«Perciò se io dormo e tu resti sveglia, potresti benissimo prendere possesso del mio corpo...»

«Non dire stupidaggini, il corpo umano ha un limite sarebbe comunque affaticato perché in sostanza è lui che ha bisogno di riposo, se tu uscissi dal tuo corpo entrando in un altro che ha appena finito otto ore di sonno saresti in forma.»

«Sono confusa...» ammisi.

«E comunque posso avere il controllo del tuo corpo solo se tu me lo permetti, potrei riuscirci anche se non lo fai ma solo per una brevissima frazione di secondo che non basterebbe nemmeno per fare un passo completo.» mi spiegò.

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⏰ Last updated: Oct 07, 2020 ⏰

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