||Part.II||

72 8 0
                                    

Mi svegliai con mio fratello seduto accanto che dormiva con la testa vicino a me sul lettino. Diedi un occhiata a l'ora, avevo dormito un bel po', e Ky era stato al mio fianco tutto il tempo.

Scrutai il mio fratellone molto attentamente. Forse non ero stata l'unica a non dormire per giorni. 

Avrei dovuto svegliarlo? Avrei fatto meglio ad andarmene lasciandolo lì? 

«Ky, apri gli occhi, avanti!» Ma non accadde nulla. «Fratellone? Ehi!» No, niente da fare.

«Brutto idiota!» 

«Si, questa è la mia Eika.» disse sollevando la testa. 

L'aveva fatto di proposito. Stupido. «Ma finiscila. Dobbiamo andare, tra poco la campanella suonerà e noi saremo ancora qui.»

«Vieni anche tu con noi?» disse speranzoso, ma io gli diedi un «No.» secco e la sua espressione divenne più seria. 

Mi avviai verso la classe, dovevo recuperare le mie cose. 

Emerald non era nel mio Zaino. «Dov'è finito adesso?!»

«Cosa cerchi?» a quelle parole trasalì voltandomi indietro. «Sapphire?»

«Maleducata, dovresti salutare anche noi.» 

Incredula mi accorsi della presenza di Neal e Karen. «Voi...»

«Strano vederci fuori dai tuoi sogni vero?» disse con un ghigno perfido stampato in volto Karen. «Incubi vorrai forse dire.» 

«Chiamali come preferisci tesoro.» così dicendo Neal mi raggiunse con un balzo. «Stammi lontano o te ne pentirai.» 

«E chi sarà a farmi pentire delle mie azioni?»  Questo tizio è troppo sicuro di se. «Indovina.» dissi sferrandogli un calcio dritto nello stomaco, poi uscì dalla stanza evitando le mani di Karen e la spada di Sapphire.  Arrivai fuori scuola, poco distanti da me c'erano i miei amici, non potevo andare lì. Cercai di fuggire nel lato opposto, ma una macchina mi si piazzò proprio davanti con lo sportello spalancato.  «Salta su, sbrigati.» 

«Davon?»

«Erika attenta!» urlò Kyle a pieni polmoni, e mentre mi giravo a guardarlo ecco che una mano riuscì a strattonarmi facendomi così entrare in auto. «La portano via!» gridò Logan. «Dobbiamo aiutarla!»

«Dav lasciami subito.» dissi piena di rabbia. «Ti sto salvando la vita, stupida.» 

Okay, che cosa?

«Non so quale sia il tuo piano, ma non crederai che io mi fidi di te vero? Non sono così allocca.»

«Non te l'ho chiesto. Voglio solo fare la cosa giusta adesso.»

  «Per te la cosa giusta era uccidermi, cos'è hai cambiato idea così su due piedi? Chi mi dice che non lo rifarai, che stai dicendo la verità?»  

  «Nessuno. Nessuno può dirtelo... Ma ora ascoltami, nostro padre ha deciso di venire da te personalmente per chiederti di seguirlo.»

«Rifiuterò il suo invito.» 

 «Credi che basti?»

«No, sicuramente no.»

«Dovrai lottare con lui, ma non ne uscirai viva né tu né gli altri.»   

«Credi che non abbia fatto nulla in tutto questo tempo? Non sono stata ferma ad aspettarvi. Ho imparato molte cose, so difendermi e difendere gli altri anche a costo della mia stessa vita.»   

«Erika, se vi affronterete ora qualcuno morirà. Hai imparato tanto lo so bene...»  Lo sa?

«Ma non tutto. Devi andare al lago, vederti con tua madre e la tua gente, la tua forza principale non è quella che hai usato fin'ora.»

Another Strange WorldUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum