||Part.III||

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«Bene, eccoci qui.» disse Jack sedendosi sulla sedia dove poco prima sedeva Kyle. «Allora, come ti senti?»
«Tutto sommato sono viva, quindi direi che non posso lamentarmi.» chissà perché ero così ostile nei suoi confronti. Sentivo il bisogno di essere distaccata e fredda con lui già da subito.
«Piccola sicura che vada tutto bene?»
«Non lo so, tu che dici? Sono quasi morta. A quanto pare la mia vita è un teatrino dove tutti hanno un copione ben preciso tranne me, che dovrei avere il ruolo da protagonista, ma non ho un ruolo preciso, anzi.. Non ne ho proprio uno.»
«Non dovresti dire certe cose ragazzina lo sai? Tua madre era in pensiero. »
«Peccato che lei non sia mia madre, almeno questo l'ho capito.»
«Forse non è ancora il momento di parlare della tua storia, sei ancora troppo scossa.»
«No! Non potete rimandare ancora.. Non ammetto più alcun tipo di silenzio su questa faccenda. Parlate ora.»
«Bene, come vuoi.» mi disse con sguardo severo guardandomi negli occhi. «Sicura di esser pronta?»
«Pronta o no, adesso o mai più.»
«Mh, l' hai tirata su meglio di quanto mi aspettassi mia cara Eleonor.» fece un ghigno sotto i baffi prima di continuare a parlare. «Hai ragione mia figlia non è la tua vera madre, ma ti ha accudito come se fossi davvero sua figlia.»
«E per questo non posso che ringraziarla, ma ciò non toglie che debba conoscere la mia vera madre e che qualcuno qui mi debba dare più di delle semplici spiegazioni.»
«Bene, iniziamo parlando di tuo padre.»
«Mio padre.. perché lui lo è davvero.. giusto? Ky e Dav sono davvero i miei fratelli.. Non è forse vero?»
«Si, Kyle e Davon sono i tuoi reali fratelli, avete solo una madre diversa.» Era già qualcosa, almeno esisteva una piccola verità in questa storia piena di bugie.
«Va avanti..»
«Per quanto riguarda tuo padre, io fossi in te, non sarei felice di averlo come genitore.»
«Dove vuoi andare a parare? Non capisco..»
«Adesso ascoltami senza interrompere, capito?»
«Okay.» cercai di mantenere i nervi saldi, ed il controllo su ogni minima emozione.
«Tuo padre, che tutti conoscono con il nome di Leon, in realtà non è che Malphas, un demone molto pericoloso.»
«Demone?!»
«Sbaglio o ti avevo espressamente detto di non interrompermi?»
«Giusto.. Continua.»
«Iniziamo dai dettagli più semplici. Mia figlia Eleonor conobbe Leon, un giovane ragazzo che diceva di venire da Los Angeles. Si innamorò di lui dopo pochissimo tempo trascorso insieme ed era convinta che lui ricambiasse i suoi sentimenti, perciò vennero a vivere qui da me. Si sposarono dopo due anni, così nacque Davon. Leon era ossessionato dal bambino, lo portava sempre con se.. Ma chi poteva giudicarlo? Aveva tutto l'aspetto di un padre affettuoso che amava giocare con suo figlio, finché tua madre..»
«Eleonor..»
«Mh.. Si, finché Eleonor non lo trovò una sera, intento a fare qualcosa di strano al bambino. Lo vide addormentare suo figlio pronunciando delle parole incomprensibili al suo orecchio. «Non è del tutto strano, magari era una strana ninna-nanna.. »
«Se non fai silenzio non racconterò più nulla, ci siamo capiti?»
«Si signore..»
«Dal fragile braccio del piccolo, un fiume di sangue correva fino al pavimento. Tutto ciò spaventò Eleonor che indietreggiò di colpo facendo rumore. In quello stesso istante Leon si rese conto di essere osservato e si voltò con uno sguardo raccapricciante. Fu in quel momento che sentì mia figlia urlare disperata e mi affrettai per raggiungerla, ma quando arrivai da lei era distesa, priva di conoscenza, sul pavimento.
Tuo padre fece di tutto per non destare sospetti, ed Eleonor al suo risveglio non ricordava più nulla di quella sera.»
«Com'é possibile una cosa simile..»
«Ha dei poteri Erika, proprio come te, la sola differenza è che lui non perde il controllo perché sa come gestirli.»
«Oh.. Ma grazie.»
«Solo la verità.»
«Non dimenticate che fin ora non sapevo nulla, magari anch'io sarei stata in grado di controllarli se li avessi scoperti fin dall'inizio.»
«Vuoi continuare la storia?»
«Si può dire che sia qui apposta.»
«Dopo quel giorno mia figlia scoprì di essere nuovamente incinta.»
«Ky..»
«Esatto genio. Con l'arrivo di Ky Leon lasciò perdere Davon completamente. Per qualche anno tutto sembrò tranquillo e si trasferirono a Los Angeles, finché un giorno non arrivasti tu. Tuo padre disse che ti aveva trovato, così Eleonor decise di prenderti con se. In realtà io sapevo bene che la sua era solo una menzogna, questo perché io faccio parte dei guardiani. Proteggo le porte di un mondo meraviglioso popolato da creature create dagli dei, di una bellezza senza eguali. Un mondo che fa parte di te ragazzina, poiché tua madre è una di quelle creature.»
«Mia madre..»
«Erika, lei appartiene ad un gruppo di giovani chiamate Idriadi, creature acquatiche, nello specifico è però una Limnìadi.»

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